"Chi ha detto che non potrò mai essere felice?" è il primo romanzo di Rosalba Serra, edito da Pragmata e pubblicato il mese scorso.
Il libro, così come si legge nella sinossi, racconta la storia di Damiano e Amelia, che tra loro non si conoscono, vivono in modo separato due diversi drammi dell'animo, arrecatigli da un divenire imprevedibile, che in modo invisibile intreccia i loro destini, facendoli incontrare in una libreria di Palermo e poi più volte durante la loro lunga ricerca della serenità. Due storie di dolore che si risolvono con la volontà e la coscienza dell'autoaffermazione.
Dunque si tratta di un romanzo di approfondimento psicologico di sicuro insegnamento per tutti.
La scrittrice utilizza un linguaggio scorrevole, per nulla farraginoso, tanto da consentirne la lettura nell'arco di poche ore.
Ma la velocità di lettura è legata anche al fatto che la storia di Damiano e Amelia avvince il lettore a tal punto da volerne conoscere al più presto tutti gli aspetti e naturalmente il finale.
La storia è ambientata a Palermo, città decritta nei suoi colori e profumi e si svolge nell'arco di qualche anno. Vi è anche un episodio ambientato a Roma; si tratta del Capodanno trascorso separatamente dai protagonisti nella capitale.
Damiano è un quarantenne romano, ma vive a Palermo dove fa il poliziotto. Un avvenimento improvviso gli sconvolge la vita: uccide per errore un suo collega, Roberto Innoia. Il tormento per questo incidente lo porterà ad affidarsi allo psicoterapeuta Luigi Albanese con il quale stringe un rapporto umano. Ha una compagna, Lucrezia, che però non riesce a comprendere realmente il suo disagio e questo determina una situazione di alti e bassi nel loro rapporto di coppia.
Amelia è una donna fondamentalmente sola perché ha sposato un uomo, Antonio, molto diverso da lei per carattere ed estrazione sociale. Si ritrova a dovere subire le continue vessazioni psicologiche da parte del marito e cerca di essere indipendente trovandosi un lavoro come hostess in un teatro, ma si troverà ad affrontare le continue avances del suo titolare. Ma Amelia è anche stata la migliore amica di Roberto Innoia e la sua perdita, unitamente al suo matrimonio complicato, la portano ad affidarsi alle cure del dott. Luigi Albanese.
I due personaggi lottano per cercare un riscatto, per trovare la serenità interiore, per raggiungere la felicità, da qui il titolo emblematico del libro.
In questo loro tentativo di autoaffermazione non sono lasciati del tutto soli. Amelia potrà contare sull'affetto di due amiche mentre Damiano su quello della madre.
I due si incontreranno più volte per caso senza riuscire, però, a guardarsi negli occhi.
Si avverte dall'inizio alla fine del romanzo la
presenza di quel sottile filo che unisce i personaggi; filo che si potrebbe tranquillamente chiamare
destino. Un destino che ci consola, che ci giuda, che ci fa comprendere che nulla avviene mai per caso, che anche quando la vita mette sulla nostra strada una persona che riusciamo magari soltanto a sfiorare quella potrebbe presto o tardi far parte della nostra esistenza.
Il messaggio dominante dell'opera è davvero molto positivo, ovvero a tutti è data la possibilità
di riscattarsi e naturalmente essere felici se però ci si riesce a liberare dai sensi
di colpa e dalle imposizioni esterne.
Agire e reagire rappresentano il segreto della felicità.
La storia, che si sviluppa in 119 pagine, è dunque segnata dalla forza di un destino che potrebbe apparire forse un pò troppo complice. Ma chi può dirlo, nella vita tutto è possibile! Anche le più frequenti coincidenze.
L'autrice, Rosalba Serra, è psicologa e psicoterapeuta secondo l'approccio centrato sulla persona. E' anche esperta in biblioterapia e metodi narrativi. Alcuni suoi racconti
sono stati pubblicati da Pragmata nella raccolta
"Prospettive",
AA.VV. Moglie e madre, vive e lavora a Mazzara del Vallo (Tp).
©DeniseInguanta
Rosalba Serra
"Chi ha detto che non potrò mai essere felice?"
Edizioni Pragmata
eBook 119 pp., 4,99 €
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