mercoledì 15 aprile 2015

"LA RAGAZZA DELLO SPUTNIK" DI MURAKAMI HARUKI, UN TRIANGOLO AMOROSO TRA SOGNO E REALTA'

Un romanzo del 1999, poi tradotto in Italia nel 2001, "La ragazza dello Sputnik", rivela tutta la maestria dello scrittore giapponese Murakami Haruki nello scrivere storie affascinanti che si sviluppano tra sogno e realtà.
Il libro ha contribuito, più degli altri romanzi, a far conoscere l'importante autore in Europa.
La storia è racconta da un giovane senza nome, prima studente, poi maestro elementare. È innamorato di una delle protagoniste del romanzo, sua coetanea, Sumire, una ragazza con il mito di Kerouac e della generazione beat. Sumire però non lo ricambia, lo accetta come amico e confidente ma non gli si concede. Lei è invece innamorata di un'altra donna, Myu, un'imprenditrice quarantenne di origine coreana, bellissima e affascinante. Solo che anche Myu, pur attratta da Sumire, non vuole concretizzare in amore il loro sentimento. Non vuole o non può; c'è qualcosa di misterioso nel suo passato che le impedisce di amare, che la separa dal mondo. 
Così i destini dei tre protagonisti si inseguono senza mai congiungersi, vagano nello spazio e nel tempo come un satellite alla deriva per l'eternità.
Con "La ragazza dello Sputnik", Murakami ha scritto un vero romanzo d'amore. Ma un amore che sembra non appartenere a questo mondo. I personaggi sono vivissimi, riconoscibili, capaci di suscitare grandi emozioni nel lettore, ma a un certo punto attraversano territori paranormali o onirico-fantastici, dove ci si può ritrovare o perdere definitivamente. 

"Nella primavera del suo ventiduesimo anno, Sumire si innamorò per la prima volta nella vita. Fu un amore travolgente come un tornado che avanza inarrestabile su una grande pianura. Spazzò via ogni cosa, trascinando in un vortice, lacerando e facendo a pezzi tutto ciò che trovò sulla sua strada e dietro non si lasciò nulla. La persona di cui si era innamorata aveva diciassette anni più di lei ed era sposata. E come se non bastasse, era una donna. E’ da qui che tutto cominciò, ed è qui che tutto (o quasi) finì."

"In lontananza potremmo anche essere belle a vedersi, come stelle cadenti. Ma in realtà non siamo che prigioniere, ognuna confinata nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun'altra parte. Quando le orbite dei nostri satelliti per caso si incrociano, le nostre facce si incontrano. E forse, chissà, anche le nostre anime vengono a contatto. Ma questo non dura che un attimo. Un istante dopo ci ritroviamo nella propria assoluta solitudine. Fino al giorno in cui bruceremo e saremo completamente azzerate."
©DeniseInguanta




Murakami Haruki
"La ragazza dello Sputnik"
Einaudi
240 pp., 14,50 euro

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