Le poesie rivelano nell'immediato la natura estremamente creativa di Biondi che, essendo anche un regista e uno studioso della cinematografia straniera con particolare attenzione allo sperimentalismo, pare evocare immagini che rappresentano un mondo urbano abitato da larve al limite della sopravvivenza, fatto di periferie industriali, bidonville, bassi e interni cupi.
Una poesia che sembra essere fatta di discorsi che sono cominciati prima e che continueranno dopo, colti per strada ma complicati da inserti tipografici che richiamano i giocolieri tipografici futuristi.
Emerge un sentimento malinconico verso un mondo urbano governato dal caos, dove anche la morte diventa anonima.
Una visione disillusa del mondo, dunque, pare venire fuori dalla poesia di Beniamino Biondi che usa la scrittura per disegnare immagini forti, figlie di un mondo senza salvezza.
"Cherosene" è in sé un piccolo universo di tipi umani, di frammenti di vita banale, un microcosmo di insulsi reietti e di gente comune che trascina la propria esistenza ai limiti dello squallore.
Ma davanti a questa visione sconsolante dell'universo umano appare tutta la forza del poeta Biondi, scrittore maturo ben oltre la sua giovane età, cantore moderno di immagini folgoranti, intellettuale nel senso più completo del termine che prova a nascondere la sua sensibilità dietro versi che riproducono quadri poetici acidi e carichi di denuncia sociale contro un'esistenza mesta e incapace di migliorarsi.
Resistere o precipitare? Davanti a questa domanda universale Biondi ci lascia in bilico come su un'altalena esistenziale dalla quale ogni uomo non sa decidersi se scendere o dondolare all'infinito.
Emerge con forza una poesia decisa e mai edulcorata da fittizie speranze di salvezza, una poesia che esprime nel migliore dei modi le contraddizioni del mondo moderno. Versi che lasciano il segno e che ci aprono altri, infiniti modi di guardare il mondo e i suoi abitanti, spesso troppo chiusi nella loro meschinità e nelle loro misere cose.
Addentrarsi in "Cherosene" significa imparare a osservare la realtà da un altro punto di vista, quello di un poeta geniale e maturo qual è indubbiamente Beniamino Biondi.
©DeniseInguanta
Da "Cherosene":
"resistere o precipitare
(non)
porre fine alle cose
(in conclusione)
farneticando (o nudo o altrimenti mascherato)"
"e intanto che i parenti chiacchierano lui muore; ancora ieri
cenava davanti la tv
e ora la camera da letto puzza
d’alcool, il borotalco adorna le lenzuola
in lacrime sbadigliano una mesta pena
e contano i quattrini
come pecore per il sonno"
Beniamino Biondi
"Cherosene"
Tabula Fati
56 pp., 7 euro
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