Lo abbiamo incontrato per saperne di più circa la sua esperienza e lo stile di vita inglese.
Hai deciso di trasferirti a Londra solo per lavoro o ci sono anche altre motivazioni?
In realtà ero partito per fare una vacanza di due mesi, ma nel frattempo mi sono registrato in una teaching agency (agenzia per l'insegnamento) per provare a capire un po' il sistema di reclutamento del personale educativo nel Regno Unito. Dopo il colloquio, un'agenzia mi ha subito proposto un contratto come learning support assistant (che equivale più o meno al nostro insegnante di sostegno) in una scuola secondaria. Fatte le dovute valutazioni, vista la facilità con cui ho trovato lavoro a Londra, a differenza dei tempi “biblici” di attesa a cui deve sottostare un insegnante in Italia anche solo per una supplenza, ho deciso di restare.
Quindi non avevi stabilito di trasferirti in Inghilterra?
Diciamo che non avevo programmato un vero e proprio trasferimento, ma una “esplorazione”.
Cosa odii e cosa ami della metropoli londinese?
Amo la multiculturalità, le infinite opportunità che questa città offre, i teatri, i musei, i parchi, i pub, gli artisti di strada, l'efficienza dei servizi, la facilità di spostarsi da un posto all'altro con i mezzi di trasporto.
Odio il caos delle ore di punta e la difficoltà a incontrare gli amici, per via delle distanze “siderali” tra un quartiere e l'altro e degli orari lavorativi diversi, che in un certo senso ti fa sentire solo.
Sei soddisfatto del lavoro che stai svolgendo? O speri di fare carriera in qualche altro settore? Se si, quale?
L'attuale impiego è solo un punto di inizio, un modo per scoprire il sistema scolastico inglese e imparare a conoscerlo. Quello che colpisce qui è la facilità con cui si può cambiare lavoro. Quello londinese è un sistema flessibile, che ti permette, con l'esperienza acquisita, di avanzare di livello o di cambiare completamente settore se hai voglia di imparare e di affrontare nuove sfide. Personalmente non sono sicuro di rimanere nell'ambito della scuola, mi piace cambiare e qui ho la possibilità di farlo. Nel futuro più immediato c'è comunque ancora la scuola e prima di provare altre strade voglio cimentarmi nell'insegnamento delle lingue straniere.
Ti manca l’Italia? Che cosa in particolare?
Dell'Italia, o meglio, della Sicilia, mi mancano la
famiglia, gli amici, il gusto di prendere un caffè insieme a loro la mattina
prima di andare a lavoro, i ritmi più blandi, il mare e i suoi profumi e le
serate “pizza e cinema”.
Pensi di essere riuscito ad integrarti?
Se si conosce la lingua, Londra non ti fa mai sentire uno straniero. Non ho avuto nessun problema d'integrazione.
Qual è stata la cosa più difficile a cui hai dovuto abituarti?
Pensi di essere riuscito ad integrarti?
Se si conosce la lingua, Londra non ti fa mai sentire uno straniero. Non ho avuto nessun problema d'integrazione.
Qual è stata la cosa più difficile a cui hai dovuto abituarti?
Alzarmi alle 5.30 per poter arrivare in tempo a scuola...In realtà non mi ci sono ancora abituato.
Se un giovane italiano ti chiedesse qualche consiglio per potersi trasferire ed ambientarsi a Londra cosa gli risponderesti?
Gli direi di non partire senza prima essersi documentato; internet è un potente strumento dove si possono trovare tutte le informazioni utili per affrontare una nuova avventura. Gli raccomanderei di essere pronto a sacrificarsi fin dall'inizio, a partire dal basso, anche rinunciando a fare vita sociale. Ma col tempo i sacrifici saranno ripagati.
Pensi di restare a Londra o ritieni che questa sia soltanto un’esperienza, più o meno lunga, da concludersi comunque con il rientro in Italia?
Se un giovane italiano ti chiedesse qualche consiglio per potersi trasferire ed ambientarsi a Londra cosa gli risponderesti?
Gli direi di non partire senza prima essersi documentato; internet è un potente strumento dove si possono trovare tutte le informazioni utili per affrontare una nuova avventura. Gli raccomanderei di essere pronto a sacrificarsi fin dall'inizio, a partire dal basso, anche rinunciando a fare vita sociale. Ma col tempo i sacrifici saranno ripagati.
Pensi di restare a Londra o ritieni che questa sia soltanto un’esperienza, più o meno lunga, da concludersi comunque con il rientro in Italia?
Rientrare in Italia? Difficile, molto difficile. E' più
probabile che, invece, dopo Londra, “esplori” altre città del Regno Unito, ma
non mi dispiacerebbe in futuro fare esperienza in altri Paesi.
©DeniseInguanta
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