“Viaggiare
è molto utile, fa lavorare l'immaginazione, il resto è solo delusioni e pene.
Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza, va dalla
vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato.” Con questa
citazione di Céline, che funge da chiave di lettura del viaggio narrato nel
film, si apre il lungometraggio.
Jep
Gambardella è un giornalista di costume e critico teatrale immerso negli
innumerevoli eventi mondani che si svolgono nella bellissima Roma. Ha scritto
una sola opera, “L’apparato umano”, a causa di un blocco creativo dal quale non
riesce ad uscire. Con il tempo il suo unico scopo è diventato quello di
trasformarsi nel re dei mondani. E come dice nel film:”E ci sono riuscito. Io
non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle
fallire”. Ogni notte partecipa a feste di amici annoiati e compagni di
sventure: Romano, scrittore mai realizzato e sfruttato dalla giovane donna che
si porta dietro; Lello, ricco venditore di giocattoli che tradisce la moglie;
Viola, ricca borghese con un figlio affetto da disturbi psichici che si
suiciderà; Stefania, egocentrica scrittrice radical chic; Dadina, la direttrice
nana del giornale per cui scrive.
Una
mattina, tornando a casa da una delle solite feste, incontra il marito di
Elena, il suo primo amore. L’uomo gli rivela di avere scoperto, leggendo il
diario della moglie, di essere stato per lei solo un buon compagno di cui mai
la moglie si è innamorata. Questo episodio e il suo 65° compleanno spingono Jep
a rivedere la propria vita e a meditare su se stesso e il mondo che lo
circonda. Ma soprattutto ripensa alla scrittura come confida all'amico Romano.
Ma il suo sogno sembra infrangersi di fronte allo spettacolo miserabile che
offre Roma ogni sera con le sue feste e i personaggi che incontra. Tutto questo
lo induce ad un’amara confessione:”Mi chiedono perché non ho più scritto un
libro. Ma guarda qua attorno: queste facce, questa città, questa gente. Questa
è la mia vita: il nulla. Flaubert
voleva scrivere un romanzo sul nulla e non ci è riuscito: dovrei riuscirci io?”.
Sembra il segno di un fallimento durato un'intera vita: “Ho cercato la grande
bellezza e non l'ho trovata” dice il protagonista. Ma ad un certo punto tutto
cambia. Dopo l’incontro con una “santa”, una missionaria del terzo mondo, che
Dadina ha mandato ad intervistare, Jep si reca presso l’isola del Giglio, per
un reportage sul naufragi della Concordia. Qui, ricordandosi del suo primo
incontro con Elisa, torna a sperare: il suo romanzo è pronto per nascere.
Tra
gli attori che hanno interpretato il film, a parte Toni Servillo (Jep),
ricordiamo: Carlo Verdone (Romano), Sabrina Ferilli (Ramona), la
spogliarellista di cui Jep si invaghisce, Pamela Villoresi (Viola), Iaia Forte,
Galatea Renzi, Giorgio Pasotti, Isabella Ferrari, Roberto Herlitzka, Massimo
Popolizio, Ivan Franek, Serena Grandi, Giovanna Vignola, Antonello Venditi e
Fanny Ardant ad interpretare se stessi.
Il
film ha vinto numerosi premi tra cui l’Oscar come miglior film straniero.
Serena I.
©DeniseInguanta
"La grande bellezza"
regia: Paolo Sorrentino
attori: Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Pamela Villoresi, Iaia Forte, Galatea Renzi, Isabella Ferrari, Serena Grandi
Drammatico, Italia - Francia, 2013
182 min.
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