Il libro "Elysium" della musa Mara (moglie dell'artista Mario Vespasiani e sua musa) è un testo fondamentale, non solo per chi ama l’arte ma anche per chi ama: in quanto non si limita solo a raccontare un artista, ma è un’opera che testimonia una vita in atto nella sua totalità, che non conosce separazione tra esistenza, creazione e visione. Inoltre, per la prima volta nella storia, la Musa non resta figura laterale, evocata, idealizzata o defilata. Qui la Musa parla e nel farlo ridefinisce il proprio ruolo. Da sempre la Musa è stata un’entità invocata: presenza distante, energia astratta, corpo simbolico. Epica, romantica, letteraria, a volte persino mitizzata fino a perdere consistenza umana. In Elysium, invece, Mara trasforma questo ruolo secolare senza distruggerlo bensì “trasmettendolo con anima e corpo". Non svela il mistero, ma lo attraversa, come non sottrae sacralità all’atto creativo, semmai lo restituisce alla sua dimensione più autentica: quella relazionale.