tag:blogger.com,1999:blog-82845456184638812962024-03-25T09:58:41.839+01:00Lettera Ddi DENISE INGUANTADenise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.comBlogger713125tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-47729953957928611672024-03-25T09:00:00.000+01:002024-03-25T09:58:10.765+01:00II edizione del Premio letterario “Modello Camilleri”, intervista al Dirigente Scolastico Giuseppe Amato <p> </p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span class="fontstyle2" style="box-sizing: border-box;">L’</span><span class="fontstyle0" style="box-sizing: border-box;"><b>Istituto d’Istruzione Superiore Statale “E. Fermi” di Arona</b> (NO), diretto dal<b> Dirigente Scolastico Giuseppe Amato</b>, organizza la <b>seconda edizione</b> del </span><span class="fontstyle3" style="box-sizing: border-box; font-weight: bold;">Premio letterario nazionale </span><span class="fontstyle2" style="box-sizing: border-box; font-weight: bold;">“</span><span class="fontstyle3" style="box-sizing: border-box;"><b>Modello Camilleri”</b>.<span></span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-size: large;"><span class="fontstyle3" style="box-sizing: border-box; font-family: georgia;">Si tratta di un premio </span><span class="fontstyle0" style="box-sizing: border-box; font-family: georgia;">da assegnare a racconti inediti di narrativa italiana con contaminazioni dialettali. Il concorso è rivolto alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado di ogni regione italiana. I racconti dovranno essere inviati entro il 13 aprile 2024.</span></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Amato ha parlato al nostro microfono del premio letterario. </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGWg1amzw0V964EDmEZDFLUqt1mltk66lp_5C8XEwbPn-cqGM8HTfzoVqmINPo93r5OCa5Yjzzpb1hHZogXU-0hacfnIq7wgM4yuhP8i6MBKbAHqCvTbPLsjwtdMBAMCRH7OCjD3K9bsPdEgdOmEIbEGidtJrgOFiMXAtcJfCxgIanEiImhBPZ9DmzY8s/s3196/20240318_221807-COLLAGE.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2400" data-original-width="3196" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGWg1amzw0V964EDmEZDFLUqt1mltk66lp_5C8XEwbPn-cqGM8HTfzoVqmINPo93r5OCa5Yjzzpb1hHZogXU-0hacfnIq7wgM4yuhP8i6MBKbAHqCvTbPLsjwtdMBAMCRH7OCjD3K9bsPdEgdOmEIbEGidtJrgOFiMXAtcJfCxgIanEiImhBPZ9DmzY8s/w400-h300/20240318_221807-COLLAGE.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Locandina del concorso|Il DS Giuseppe Amato </td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody></tbody></table><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Da Arona, sede dell'IIS Fermi da Lei diretto, a Porto Empedocle, paese di origine di Andrea Camilleri. Com'è nata l'idea di unire questi due luoghi così lontani attraverso un concorso letterario?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Sono da sempre un appassionato lettore dei libri di Andrea Camilleri. Sono di Agrigento e ho avuto anni fa la possibilità di conoscere personalmente il Maestro Camilleri. Quando sono arrivato in Piemonte come dirigente scolastico di un istituto comprensivo che non aveva nome, ho pensato di intitolarlo ad Andrea Camilleri, prima scuola in Italia ad avere l'onore di portare il suo nome. Così, nell'ambito dell'intitolazione, è nata l'idea di organizzare il Premio Letterario Nazionale “Modello Camilleri”. Quando mi sono trasferito ad Arona come dirigente scolastico dell'IIS Fermi, ho pensato di organizzare nuovamente il concorso, che era rimasto fermo alla prima edizione. </i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Qual è la finalità del Premio Letterario Nazionale “Modello Camilleri”? </span></p><p><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">La finalità del premio è quella di stimolare la capacità di s</span><span style="font-family: georgia;">crittura nei giovani per valorizzare il patrimonio linguistico dialettale e sviluppare il talento creativo. In definitiva gli obiettivi del concorso riguardano la rivalutazione della lettura e della scrittura in generale e del dialetto in particolare, il che significa la riscoperta delle proprie radici, e il rafforzamento dei legami tra generazioni diverse poiché i ragazzi riscoprono il dialetto soprattutto grazie ai nonni. </span></span></i></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sulla base della Sua esperienza di Dirigente Scolastico e uomo di cultura, quanto è importante oggi che i ragazzi leggano dei buoni libri e si cimentino nella scrittura? D'altronde, come sappiamo bene, attualmente internet e la tecnologia in generale hanno preso il sopravvento.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Sì, esatto, oggi internet ha preso il sopravvento, e se è vero che, sotto alcuni punti di vista, si scrive di più rispetto al passato perché si fa un ampio uso dei social e dei messaggi, è anche vero che ciò non rappresenta un fenomeno del tutto positivo perché spesso si scrive male e di fretta, dimenticando completamente le regole grammaticali e la cura dei contenuti. Pertanto è fondamentale oggi che i ragazzi leggano dei buoni libri e si cimentino nella scrittura in modo da riscoprire valori che ormai sembrano persi e apprendere correttamente la lingua italiana. </i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Chi giudicherà i racconti?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Ci sarà una commissione costituita dai docenti di Lettere dell'IIS Fermi che farà una prima selezione dei racconti. I dieci racconti ritenuti più meritevoli saranno poi valutati da una “Giuria di Qualità”, composta da membri scelti fra docenti di Lettere, scrittori, giornalisti, critici e cultori di lettere, che sceglierà le tre opere vincitrici. </i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Quando e come avverrà la cerimonia di premiazione?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>La cerimonia di premiazione sarà a fine maggio e si terrà sia in presenza che online in modo da dare a tutti la possibilità di partecipare. Il nome dei tre vincitori sarà rivelato proprio in occasione della premiazione e non prima. </i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il concorso ha ottenuto importanti patrocini. </span></p><p><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">Sì, abbiamo il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Novara, della Città di Arona e della Strada degli Scrittori. </span><span style="font-family: georgia;">Tutti questi patrocini dimostrano che con il Premio "Modello Camilleri" stiamo portando avanti un importante lavoro in ambito culturale a favore delle scuole italiane. </span></span></i></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Cosa spera possa suscitare questo concorso?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i>Sicuramente spero che possa suscitare una grande partecipazione da parte degli studenti, cosa che in realtà è già accaduta nelle precedenti edizioni quando arrivarono innumerevoli racconti da scuole di varie regioni d'Italia. Inoltre spero che questo premio possa contribuire ad onorare e tenere viva la memoria del grande Andrea Camilleri. </i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i><br /></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il bando del concorso è reperibile sul sito della scuola all'indirizzo</span></p><p><a href="http://www.iisenricofermiarona.it/premio-letterario-nazionale-modello-camilleri/"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">http://www.iisenricofermiarona.it/premio-letterario-nazionale-modello-camilleri/</span></a></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Per eventuali richieste di informazioni è possibile rivolgersi al seguente indirizzo di posta: modellocamilleri@fermiarona.edu.it</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: 13.2px;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-size: xx-small;">©DeniseInguanta</span><span style="font-size: x-small;"> </span></span></i></span></p><p><i style="font-family: georgia; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;">A</span></span></i></span></i><i style="font-family: georgia; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;">rticolo presente anche su</span><span style="font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></i></span></i></p><p><i style="font-family: georgia; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></p><p><i style="font-family: georgia; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></p><p><i style="font-family: georgia; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></p><p><i style="font-family: georgia; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-18168036070070303142024-03-08T00:30:00.000+01:002024-03-08T00:46:56.810+01:00Donne tra ricatto e riscatto<div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">L'<b>8 marzo </b>di ogni anno ricorre la <b>"Giornata internazionale della donna"</b>, più comunemente detta <b>"Festa delle donne"</b>.</span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: large;">La ricorrenza fu istituita per la prima volta nel 1909 negli Stati Uniti, fu poi celebrata a partire dal 1911 in alcuni paesi europei e dal 1922 anche in Italia.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBxDfxv6dP3mLvRbTdvYquHVOLJoDQmL62_nRo8B69HWsyVNiOCDFWebqit00l5sX6Wcl8q6Ypf4h8WBq4E2aQIV5IijT2PxB1u8OeNAbK48lvl2yLJfKsayCvFdyjxjp3Ekh7m8c4dP0/s1600/mimose.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBxDfxv6dP3mLvRbTdvYquHVOLJoDQmL62_nRo8B69HWsyVNiOCDFWebqit00l5sX6Wcl8q6Ypf4h8WBq4E2aQIV5IijT2PxB1u8OeNAbK48lvl2yLJfKsayCvFdyjxjp3Ekh7m8c4dP0/s320/mimose.jpg" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Lo scopo di tale giornata commemorativa è noto a tutti: ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne,
sia le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora oggetto in molte
parti del mondo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La festa prende il nome dal <b>"Woman’s Day"</b>, tenutosi negli Stati Uniti </span></span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">il 3 maggio 1908,</span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> giorno in cui Corinne Brown si trovò a presiedere, causa l'assenza dell'oratore ufficiale designato, la conferenza tenuta ogni domenica dal Partito socialista di Chicago nel Garrick Theater, a cui tutte le donne erano
invitate e dove si discusse dello sfruttamento delle operaie attuato dai datori di lavoro,
delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto alle donne.</span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La <b>mimosa</b>, invece, fu scelta come fiore simbolo di questa festa perché fiorisce proprio nei primi giorni di marzo e cominciò ad essere regalata alle donne a partire dal 1946, secondo la comune idea di tre politiche antifasciste italiane: Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La "Festa della donna" ha quindi avuto una funzione importante negli anni, ricordando il cammino seguito dall'emancipazione femminile. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ma con il tempo questo onorevole compito ha perso il suo valore; ciò perché ricordare un evento deve servire a bloccare quello che di negativo gravita intorno ad esso. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ma nel nostro caso qualcosa non ha funzionato. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Sì, perché in questi ultimi 100 anni cambiamenti epocali nella condizione femminile non ce ne sono stati; a parte la minigonna, una fin troppo discutibile libertà sessuale diventata meschina merce di scambio per qualche donna poco propensa ad impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi,</span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"> e la brillante carriera professionale di poche fortunate; per il resto, la violenza, i soprusi, una dilagante differenza tra i generi</span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">, lo stalking, lo sfruttamento sessuale e lavorativo, il femminicidio, gli stupri di guerra, le mutilazioni genitali, gli sfregi con l'acido e tutta una serie di fenomeni negativi ci ricordano che maschi e femmine non sono ancora considerati uguali, purtroppo.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Eppure il ruolo femminile nella società non ha mai smesso di essere fondamentale. Da sempre le donne, con il loro impegno a casa e sul lavoro, con la loro amabile cura verso marito e figli, con le loro brillanti idee professionali, hanno contribuito al progredire della società.</span></span><br /><span style="font-size: large;"><span><span style="font-size: large;"><span><span style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia;">È</span></span><span style="font-family: times, times new roman, serif;"> scientificamente </span></span></span></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">provato che </span></span>una donna, se è attenta e intraprendente, può riuscire a fare molte più cose di un uomo a parità di tempo, ciò perché gestisce meglio le sue energie. Non a caso sono sempre di più le figure femminili che emergono nel mondo della finanza, della politica e della cultura. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Tuttavia sono ancora moltissime quelle sfruttate, violate e deturpate nel corpo e nella mente, soprattutto nei paesi più poveri. Laddove, infatti, regna l'analfabetismo diventa più difficile far prendere consapevolezza alle ragazze della necessità di ricercare in ogni modo la libertà; far comprendere che non sono proprietà dei loro padri o mariti, che non sono bestie da soma né merce di scambio.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Alla luce di questi tragici fatti viene da chiedersi se abbia ancora valore la "Festa delle donne". </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Sì, se viene impiegata per riflettere e per organizzare eventi collaterali che servano a fare il punto della situazione sull'attuale condizione femminile. No, se scade in una banale cena tra amiche o in una serata in discoteca.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Spesso si dice che la donna andrebbe "festeggiata" ogni giorno; invece è preferibile affermare che la donna andrebbe "rispettata" sempre, ma non perché essere fragile rispetto all'uomo ma in quanto essere umano che, se messa in condizione di farlo, può dare sempre di più </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">alla società </span></span>con il suo impegno e la sua dedizione.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Ma, d'altro canto, va ricordato a tutte che la società può offrire loro moltissimo se sapranno duramente impegnarsi per costruire il proprio futuro senza ricorrere a mezzi poco ortodossi e ricordando sempre che il loro corpo non è un mezzo di scambio o un volano verso il benessere economico. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">D'altronde tutto ciò che si ottiene scendendo a compromessi è destinato a finire. Il mondo, ragazze, è di chi utilizza l'intelligenza. Il resto è solo squallido ricatto da cui non c'è riscatto!</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-size: small;">©DeniseInguanta</span></i></span></span><br />
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-size: x-small;">Articolo presente anche su</span></i></span></span><br />
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><i><span style="font-size: x-small;">AgoraVox e su <a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/">Il Nuovo Baracchino</a></span></i></span></span><br />
<br />Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-80710020287298188562024-02-27T22:23:00.003+01:002024-03-03T12:42:37.074+01:00Indetta la II edizione del Premio letterario nazionale "Modello Camilleri" <p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span class="fontstyle2" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a;">L’</span><span class="fontstyle0" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a;"><b>Istituto d’Istruzione Superiore Statale “E. Fermi” di Arona</b> (NO), diretto dal<b> Dirigente Scolastico Giuseppe Amato</b>, organizza la seconda edizione del </span><span class="fontstyle3" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; font-weight: bold;">Premio letterario nazionale </span><span class="fontstyle2" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; font-weight: bold;">“</span><span class="fontstyle3" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a;"><b>Modello Camilleri”</b>.<span></span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><a name="more" style="background-color: white;"></a></span><p style="background-color: white;"></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span class="fontstyle3" style="box-sizing: border-box;">Si tratta di un premio </span><span class="fontstyle0" style="box-sizing: border-box;">da assegnare a racconti inediti di narrativa italiana con contaminazioni dialettali. Il concorso è rivolto alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado di ogni regione italiana. I racconti dovranno essere inviati entro il 13 aprile 2024. </span>I dieci elaborati ritenuti più significativi saranno sottoposti al vaglio della Giuria di qualità che individuerà entro il mese di maggio i vincitori.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #19191a; margin-bottom: 1rem; margin-top: 0px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La giuria è composta da esperti del settore: giornalisti, scrittori, docenti di Lettere, esponenti del mondo culturale. Si tratta di Serena Caruso Bavisotto (dirigente Ufficio Scolastico del Piemonte), Gaetano Savatteri (giornalista, scrittore e autore dei libri che hanno ispirato la fiction “Makari”), Denise Inguanta (giornalista, scrittrice, editor e docente di Lettere), Jana Karsaiova (scrittrice slovacca finalista al Premio Strega con il suo primo romanzo “Divorzio di velluto”), Maria Rita Di Natale (docente di Lettere), Benedetta Bonacina (scrittrice e regista teatrale).</span></p><div style="background-color: white;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Scopo del concorso è favorire il pensiero creativo delle giovani generazioni, attraverso percorsi di esplorazione e sperimentazione delle proprie capacità espressive. Si vuole inoltre aggiungere a questa finalità di potenziamento degli obiettivi di scrittura anche la valorizzazione delle risorse dialettali, patrimonio di cultura e strumento di identità regionali, sul modello dello scrivere di Andrea Camilleri: il dialetto fa parte del bagaglio culturale di ognuno di noi ed è l’inevitabile segno che ci fa dire che apparteniamo a un certo luogo e a un certo tempo, che ci identifica e ci colloca nel posto preciso della nostra storia personale.</span></div><div style="background-color: white;"><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il bando del concorso è reperibile sul sito della scuola all'indirizzo</span></p><p><a href="http://www.iisenricofermiarona.it/premio-letterario-nazionale-modello-camilleri/" style="color: #c81010; text-decoration-line: none;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">http://www.iisenricofermiarona.it/premio-letterario-nazionale-modello-camilleri/</span></a></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Per eventuali richieste di informazioni è possibile rivolgersi al seguente indirizzo di posta: modellocamilleri@fermiarona.edu.it</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"></span><span style="font-family: georgia;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-size: xx-small;">©DeniseInguanta</span><span style="font-size: x-small;"> </span></span></i></span></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJgZl0vNgOoOLzlRQo9zQ_it2PEztT7FwskaszgMLFwGNBrezFv84TzvkEcQQfW0rbDc3ageIKIUfk7OkUIiiYk0Xg2b0BFVQwR6wsUWYVBInJ__f6HvG43cZT5i-_zZWcOdc_uDxqjJErb0jHG7_FIH4EGLz4WsKjcPMfsGQ5JicA_nacMWvYAiDKZ2w/s1280/IMG-20240227-WA0000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="919" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJgZl0vNgOoOLzlRQo9zQ_it2PEztT7FwskaszgMLFwGNBrezFv84TzvkEcQQfW0rbDc3ageIKIUfk7OkUIiiYk0Xg2b0BFVQwR6wsUWYVBInJ__f6HvG43cZT5i-_zZWcOdc_uDxqjJErb0jHG7_FIH4EGLz4WsKjcPMfsGQ5JicA_nacMWvYAiDKZ2w/w461-h640/IMG-20240227-WA0000.jpg" width="461" /></a></div><br /><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div><div style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><i style="font-family: georgia; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></div></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-49755344742574532182024-02-09T09:00:00.000+01:002024-02-09T09:28:48.508+01:00Montalbano sono, il lato narcisistico del commissario di Vigata <p><!--StartFragment-->
</p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Per la Rai è ormai un’abitudine consolidata quella di
riproporre periodicamente le puntate de “<b>Il commissario Montalbano</b>”, celebre
prodotto televisivo tratto dai romanzi di <b>Andrea Camilleri</b>.<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><o:p></o:p></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">C’è però da dire che ogni volta il pubblico risponde positivamente
e il successo della serie televisiva è sempre confermato. Sarà per quei luoghi meravigliosi
che si trovano in Sicilia, sarà per l’intreccio avvincente delle storie raccontate,
sarà per la bravura degli attori – primo tra tutti Luca Zingaretti – ma sta di fatto
che la trasposizione televisiva dei romanzi del celebre scrittore empedoclino ha
sempre un ottimo riscontro tanto che la Rai continua a mandare in onda repliche
su repliche.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Bravo, anzi bravissimo, affascinante, arguto, altruista, ma forse,
in fondo, Salvo Montalbano un difetto ce l’ha: subisce fin troppo il fascino delle
donne e relega la povera Livia – la sua donna da tempi immemori – a una condizione
di instabilità emotiva senza fine. Insomma, bisogna dirlo chiaramente: Salvo
Montalbano è proprio un narcisista!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Basta seguire le puntate de “Il giovane Montalbano” – la serie
con Michele Riondino – per capire che il commissario non tratta proprio benissimo
la povera Livia Burlando e, a dire il vero, neppure qualche altra donna che gli
capita sotto tiro. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Eternamente attratto dal fascino femminile, si infila in storie
non proprio limpide mentre la sua povera compagna aspetta disperata e dall’altra
parte dell’Italia che la loro storia si concretizzi in un matrimonio o anche solo
in una convivenza. Certo, Livia è un po’ ingenua e per nulla capace di dare un ultimatum
al commissario, così gli anni passano e lei, bella e nel fiore della gioventù nella
versione giovanile della serie, diventa paranoica e annichilita da adulta, una donna
a volte di una pesantezza…<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Tutta colpa del commissario che, per la verità, ha sempre dato
alla sua compagna un posto di minore importanza nella sua vita, le ha fatto mille
promesse mai mantenute, l’ha sempre convinta a fare ciò che lui voleva avvalendosi
della sua forte personalità e alla fine l’ha scaricata addirittura al telefono per
una donna più giovane. Insomma, anche se è vero che Livia è fin troppo remissiva,
non si può certo nascondere che Salvo è proprio un narcisista impenitente, un uomo
che gioca con la sua posizione di potere, conoscendo i sentimenti della compagna
verso di lui, per poi abbandonarla, ormai donna di mezza età, nella solitudine.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Tuttavia il commissario ha talmente tanti pregi e il pubblico
lo adora così tanto che possiamo ritenere il suo lato narcisistico solo un piccolo
e insignificante dettaglio. <o:p></o:p></span></p>
<!--EndFragment--><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; text-align: justify;"><i style="text-align: start;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Articolo presente </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">su</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; text-decoration-line: none;"><span style="color: #999999;">Il Nuovo Baracchino</span></a><span style="color: #666666;"> </span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSrRhWepywLg0LsiOG9R__wlMDr3k-1afaz-Nw7qqOF7XWMH2qufT625bHN4FRnWae-8Q9De8X0uV5qWYEJm4aM8vQahBBEMHpFNDGq8PfSL2W5-A_aoimCW7EmwNbDsN60AkC_9X77GDw3aLq_LEyxVsfCdc77wdhJ4RoE3S8M6990Mrxzs3MDdjJ3og/s1080/Schermata-2021-12-15-alle-14.50.23.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="796" data-original-width="1080" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSrRhWepywLg0LsiOG9R__wlMDr3k-1afaz-Nw7qqOF7XWMH2qufT625bHN4FRnWae-8Q9De8X0uV5qWYEJm4aM8vQahBBEMHpFNDGq8PfSL2W5-A_aoimCW7EmwNbDsN60AkC_9X77GDw3aLq_LEyxVsfCdc77wdhJ4RoE3S8M6990Mrxzs3MDdjJ3og/w400-h295/Schermata-2021-12-15-alle-14.50.23.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Salvo Montalbano/Luca Zingaretti </td></tr></tbody></table><br /><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><p></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-27987551178470204252024-01-27T00:00:00.000+01:002024-01-27T00:27:51.269+01:00Viaggio nei campi di sterminio, il Giorno della Memoria... corta <span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Il 27 gennaio di ogni anno ricorre la Giornata della Memoria per non dimenticare le vittime dell'Olocausto.</span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">E come non ricordarlo? Ovunque, anche sulle bacheche dei social, non si parla d'altro. </span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Decine di interviste ai sopravvissuti, racconti della loro atroce esperienza, si susseguono. </span></span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Restiamo allibiti ad ascoltare le loro parole che ci descrivono atmosfere surreali, che ci narrano come sia stato possibile raggiungere l'apice della cattiveria umana.</span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Nei campi di sterminio uomini e donne persero la dignità di essere umani, furono ridotti ad uno stato di totale schiavitù, non più padroni del loro corpo, della mente e perfino dei pensieri. </span></span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Arrivarono a cibarsi di ratti pur di sopravvivere, a picchiarsi l'un l'altro sotto le minacce delle SS e a diventare, come nel caso di molti piccoli ebrei, bersaglio dell'atroce tiro al piattello dei nazisti.</span></span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh2Gp0Q-aXiJWyzr7d60723qKqea4CCYVVWzOvBzHwJdmOO4a_y1WHT788JrTr_D_J6h6y4AUVtJKi_oF7TEC_9Wbr2J8wIObKdBrQ4VItekISY3mEkD7KH96YwIuKsJoVSw_NyyX30BM/s1600/lager.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh2Gp0Q-aXiJWyzr7d60723qKqea4CCYVVWzOvBzHwJdmOO4a_y1WHT788JrTr_D_J6h6y4AUVtJKi_oF7TEC_9Wbr2J8wIObKdBrQ4VItekISY3mEkD7KH96YwIuKsJoVSw_NyyX30BM/s320/lager.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Ora chiedetevi se questo è un uomo, così come fece Primo Levi che a causa delle brutture che aveva visto e vissuto nei campi di concentramento si tormentò per tutta la vita.</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Adesso chiudete gli occhi. Immaginate di essere a casa al caldo con i vostri cari, seduti intorno al tavolo, magari durante il pranzo. </span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">All'improvviso l'uscio della vostra abitazione viene spalancato. Entrano uomini in divisa con cani affamati e ringhiosi che vengono aizzati contro di voi. Vi minacciano, vi costringono a salire su squallide camionette e poi su vagoni merci. </span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Dopo un viaggio lunghissimo durato giorni, ammassati come nemmeno animali da macello dovrebbero stare, giungete a destinazione. </span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Guardatevi intorno e ascoltate: neve alta da sprofondarci, cielo plumbeo, freddo che penetra fin dentro le ossa, misere baracche, di nuovo il ringhiare dei cani, urla disumane e nauseabondo fetore di morte.</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Ecco: siete ad Auschwitz o a Dachau o a Bergen-Belsen o in qualunque altro terribile campo di concentramento partorito dalla malvagità della mente umana.</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Basta. Adesso riaprite gli occhi. Siete di nuovo nelle vostre tiepide case con i vostri cari, liberi, vivi.</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Poteva succedere a voi. Potrebbe succedere ancora.</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Meditate che questo è stato. Meditate che alla cattiveria umana non c'è mai fine.</span></span><br />
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: large;">Riflettete, gente, perché oggi non sia il Giorno della Memoria... corta.</span></span><div><span style="font-family: times, times new roman, serif; font-size: large;"><br /></span>
<i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">©DeniseInguanta</span></i><div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></span></i></div></div><div><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></i></div><div><i><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></i></div></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-18512501794956073882023-12-11T15:02:00.000+01:002023-12-11T15:02:09.631+01:00Premio "Riviera delle Palme", tra i vincitori anche l'artista Mario Vespasiani<p>Cresce l'attesa per la premiazione del prestigioso <b>premio "Riviera delle Palme"</b>.<span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span face="sans-serif">Il premio è dedicato a personaggi del territorio piceno: il Premio Riviera delle Palme per lo Sviluppo Sostenibile della Omnibus Omnes, con Patrocinio del Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite, promuove e premia la sostenibilità sociale, economica, ambientale e culturale. </span></p><p><span face="sans-serif">Questa prima edizione vedrà la premiazione il 16 dicembre alle ore 17.00 all’Auditorium Comunale Tebaldini di San Benedetto del Tronto, in concomitanza con quella del Premio Charles Dickens. </span></p><p><span face="sans-serif"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNvXeXfSZhNm_pjQZnQXtggvhdySVKigwuL93dZKbr-e2gfzDfAniGu4TlDlk4bWfOsmFCicg_yE5kjqrIB_keXKWCnv9OGD3WUGQWHY_AO8GTvFjePMUnhYS5ilCpUp6331cAPMxpy9kSLOqHEf7zx8U0afB4343Ghvq5Bx1vgUKwv50Os5lqgFAW-i0/s3226/SAVE_20231211_145713.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3226" data-original-width="2334" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNvXeXfSZhNm_pjQZnQXtggvhdySVKigwuL93dZKbr-e2gfzDfAniGu4TlDlk4bWfOsmFCicg_yE5kjqrIB_keXKWCnv9OGD3WUGQWHY_AO8GTvFjePMUnhYS5ilCpUp6331cAPMxpy9kSLOqHEf7zx8U0afB4343Ghvq5Bx1vgUKwv50Os5lqgFAW-i0/w145-h200/SAVE_20231211_145713.jpg" width="145" /></a></div><br /><span face="sans-serif"><br /></span><p></p><p><span face="sans-serif">I vincitori di questa edizione sono: <b>Mario Vespasiani per l’Arte</b>, <b>Vittorio Massi per lo Sport</b>, <b>Angela Velenosi per l’Imprenditoria</b>.</span></p><p><span face="sans-serif">Arte - Mario Vespasiani: la sua visione e la sua sensibilità di artista lo indicano come driver di cambiamento e di innovazione, testimonial di quella rigenerazione intellettuale ed emotiva essenziale per ripensare creativamente a nuove forme di civiltà più inclusive e attente agli equilibri di sostenibilità.</span></p><p><span face="sans-serif">Sport - Vittorio Massi, in qualità di Presidente della U.S. Sambenedettese: il ruolo dello sport è importante in quanto il suo linguaggio universale accomuna popoli, culture e generi. Nel caso specifico di Massi, viene premiata la sua energia di patron e l’onda di entusiasmo e di unione sportiva che ha suscitato, creando un sentimento positivo a livello cittadino.</span></p><p><span face="sans-serif">Imprenditoria - Angela Velenosi: coniuga tradizione e innovazione nel comparto vitivinicolo cercando di produrre in maniera ecologicamente rispettosa per l’ambiente; sensibile ai temi ambientali e allo sviluppo eco-sostenibile, dal 2016 ha iniziato il percorso di conversione in agricoltura biologica e promuove attivamente la immagine del vino made in Italy nel mondo. </span></p><p><span face="sans-serif">Fiore all’occhiello del Premio è la targa esclusiva che verrà consegnata ai premiati, che riproduce un'opera di Mario Lupo, grande artista il cui </span><span face="sans-serif">lavoro, dopo anni dalla sua </span><span face="sans-serif">sc</span>omparsa, è ancora simbolo della Riviera delle Palme, con i suoi pescatori, le donne in attesa, il mare e i gabbiani. All’evento del 16 dicembre sarà presente anche la figlia dell’artista, Maristella Lupo, che sta portando avanti un progetto di rivisitazione e riscoperta delle opere e della appassionata arte del padre. </p><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif;"><span style="font-size: xx-small;">©DeniseInguanta</span></span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEIJTJDABVcyJlgEkYIpBXI4kCVt4f4QUGoxDAssTmAyQUzBEZeQE4t4QA-AiF_GIJ8uoPoZ2fKi9oOSuXtmOrDbWI7UWqT2AZD1ijLtbr1YwwV5dHPRtedYhDw-3k2nyfMiSfLWaRdKmAFx18mOsZRQLiXGZde8Sxr_LNAyCX2_ip73n0tx8znDVuJpE/s5317/SAVE_20231211_145356.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5317" data-original-width="3546" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEIJTJDABVcyJlgEkYIpBXI4kCVt4f4QUGoxDAssTmAyQUzBEZeQE4t4QA-AiF_GIJ8uoPoZ2fKi9oOSuXtmOrDbWI7UWqT2AZD1ijLtbr1YwwV5dHPRtedYhDw-3k2nyfMiSfLWaRdKmAFx18mOsZRQLiXGZde8Sxr_LNAyCX2_ip73n0tx8znDVuJpE/s320/SAVE_20231211_145356.jpg" width="213" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-9716537846827464982023-12-02T09:00:00.000+01:002023-12-11T15:03:30.156+01:00"In clinica psichiatrica c'è il glicine fiorito", Barbara Giangravè racconta la salute mentale nel suo ultimo libro <p><!--StartFragment-->
</p><p><span style="color: black; font-size: 14pt; mso-themecolor: text1;"><b><br /></b></span></p><p><span style="color: black; font-size: 14pt; mso-themecolor: text1;"><b>"In
clinica psichiatrica c'è il glicine fiorito"</b> è l'ultimo libro di <b>Barbara
Giangravè</b>, edito da <b>Fides</b>, in cui l'autrice racconta l'importante tema della
salute mentale.<span></span></span></p><a name='more'></a><span style="color: black; font-size: 14pt; mso-themecolor: text1;"><o:p></o:p></span><p></p>
<p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; orphans: 2; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="background: white; color: black; font-size: 14pt; mso-themecolor: text1;">Nel 1978, la cosiddetta “Legge Basaglia” sancisce la chiusura dei
manicomi in Italia. Si prospetta, idealmente, una nuova era, in cui chi soffre
di disturbi mentali non venga più stigmatizzato e rinchiuso in spaventose
strutture di contenimento, ma riabilitato e reinserito nella società. Ma, da
quel momento a oggi, cosa si è realmente fatto? Cosa è davvero cambiato? Questo
libro rappresenta una testimonianza diretta della realtà dei “nuovi manicomi”,
uno spaccato di vita all’interno di una clinica psichiatrica italiana, dove
l’autrice entra di sua spontanea volontà per provare a sconfiggere quel cancro
dell’anima che risponde al nome di “depressione”, un male invisibile e, in
quanto tale, troppo spesso sottovalutato e banalizzato da chi non lo prova
sulla propria pelle. Un racconto potente nella sua semplicità, un collage di
fatti, riflessioni e ricordi, capace di risvegliare le coscienze e scagliare il
lettore in una dimensione a cui la maggior parte dei cosiddetti “sani” non
vuole neppure pensare.<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="color: black; font-size: 14pt; mso-themecolor: text1;">Il delicato tema
della salute mentale è stato più volte affrontato ma non se ne parla mai abbastanza e dunque tanto ancora bisognerebbe fare per scandagliarlo al meglio. Così Giangravè, scrittrice
e giornalista, lo affronta in questo sua seconda fatica letteraria, raccontando
anche la sua esperienza in clinica psichiatrica.</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.25pt;">"Questo
romanzo se così si può definire - scrive l'autrice in appendice al volume -
nasce da un disturbo psicologico non meglio indicato, se non con il termine
onnicomprensivo di depressione".</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.25pt;">"Ho assunto e assumo
psicofarmaci, come molte persone, che hanno il merito di regolare l'equilibrio
della mia mente e di non farmi dipendere sempre dalla presenza di un familiare
o di un amico", confessa l'autrice.</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.25pt;">La scrittrice cerca con
questo suo ultimo romanzo di ridare dignità a coloro che soffrono di patologie psichiatriche
e di far parlare maggiormente della condizione delle case di cura.</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.25pt;">“Non bisogna vergognarsi
se si soffre di depressione o di altre patologie psichiatriche”, sottolinea Giangravè.
Così, attraverso la sua esperienza personale e la sua indagine giornalistica, l’autrice
pone l’accento su un tema importantissimo, davanti al quale spesso l’opinione pubblica
chiude gli occhi, e lo fa con estrema delicatezza ma allo stesso tempo con grande
determinazione.</span></p>
<!--EndFragment--><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif;"><span style="font-size: xx-small;">©DeniseInguanta</span></span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy3IVIIPIPoUv4W8YyxUON8z7_-h3ZTYW6it47DvSvzp2Dmj7VqpRg-ffmv6RL1jfgqj5vPDNEEMOWLbaZy2OOYr5qrRe1-ux-KiU9LiTpTPQfI1rhgi5aP0oYZ7Anlez8r7xGXJB6DbI73C6sHhVuz0OKAdL1t-QvzNcFrJ0d3-GiwPOsNIiJTQI3Q64/s700/9791280063687.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy3IVIIPIPoUv4W8YyxUON8z7_-h3ZTYW6it47DvSvzp2Dmj7VqpRg-ffmv6RL1jfgqj5vPDNEEMOWLbaZy2OOYr5qrRe1-ux-KiU9LiTpTPQfI1rhgi5aP0oYZ7Anlez8r7xGXJB6DbI73C6sHhVuz0OKAdL1t-QvzNcFrJ0d3-GiwPOsNIiJTQI3Q64/w458-h640/9791280063687.jpg" width="458" /></a></div><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><p></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-13896713478708524712023-11-25T08:00:00.000+01:002023-12-11T15:04:30.591+01:00Uomini che odiano il potere delle donne<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Che cosa passa per la testa degli uomini che odiano le donne? Che cosa spinge un uomo a detestare una donna fino ad umiliarla, vessarla, picchiarla e, infine, ucciderla?</span></span><br />
<a name='more'></a><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La donna è un essere misterioso per gli uomini, da sempre. Il suo corpo, destinato a custodire la vita, a generare, ha sempre destato timore negli uomini, tanto da volerlo controllare e soggiogare. </span></span><br />
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La donna cela in sé il più grande dei misteri: il parto. Mistero da cui l'uomo è escluso; arcano che il maschio con la sua rozza potenza non può controllare, ma che vorrebbe dominare per sentirsi padrone assoluto del mondo e dei suoi fenomeni.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La donna, invece, è scevra da questo modo di concepire la vita e la sua potenza. A lei è concesso un dono, che non la spaventa ma che accetta di buon grado perché è "femmina" e in virtù di ciò la natura le ha offerto la possibilità di generare le stirpi sulla terra.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Tuttavia alle figure femminili è stata spesso assegnata una valenza negativa.</span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8vaMT7olG5yJieYqOAzi5Ki8qF0PVkwuKpVoVZnvk4EMU32tZSEhahdvEUX1TffyKtcTbB2kQ4SZmbGRQKeYTqrBnUyy5BLPlNGdsxT2hyWgOgn8QiAzqJShWdawB5GWPTzwMgkywSSQ/s1600/odio+donne.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8vaMT7olG5yJieYqOAzi5Ki8qF0PVkwuKpVoVZnvk4EMU32tZSEhahdvEUX1TffyKtcTbB2kQ4SZmbGRQKeYTqrBnUyy5BLPlNGdsxT2hyWgOgn8QiAzqJShWdawB5GWPTzwMgkywSSQ/s320/odio+donne.jpg" width="267" /></a></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"> </span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">A Eva tentatrice si attribuisce la fine dell'amena vita di Adamo nel paradiso terrestre; a Elena l'inizio della guerra più epica; alle continue distrazioni femminili, che tenevano lontano dai doveri Ulisse, il suo postumo ritorno a casa; si potrebbe proseguire all'infinito raccontando quanto le donne possano influire sulle azioni maschili.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">È questo potere nascosto, eppure onnipresente, che l'uomo vuole fuggire o magari dominare.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Per tale motivo finisce per cercare di schiacciare la donna, per rivendicarne l'appartenenza in modo da controllarla e soggiogarla. Da qui quella frase sibillina, che a volte viene sottovalutata, "tu sei mia", "mi appartieni", come un oggetto da utilizzare a proprio piacimento.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">La donna, d'altro canto, sente, talvolta, che la sua femminilità può essere realmente espressa quando si affida ad un uomo; ciò la porta a diventare vulnerabile, a sopportare l'intollerabile, ad accettare violenza e soprusi.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Che cosa potrebbe arginare un circolo vizioso di questo tipo? Due fattori, principalmente.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Il primo è l'educazione amorosa, impartita con cura ai figli dalle madri, affinché prendano a cuore la sensibilità delle donne, non le deridano tra amici, non le illudano, non le riempiano di false promesse; se questa educazione sarà dispensata nel giusto modo verrà da sé che non ci saranno più donne maltrattate, violate nel corpo e nella mente, schiavizzate e infine massacrate e uccise.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">L'educazione amorosa deve essere alla base di ogni approccio maschile al mondo femminile.</span></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Il secondo, invece, è l'educazione al rispetto della libertà altrui perché l'uomo comprenda che la donna è e deve restare libera in tutte le sue facoltà; libera di dire no; libera di non scegliere l'uomo che le sta davanti. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Stare insieme, condividere la quotidianità, percorrere un pezzo di strada di vita l'uno accanto all'altra ("scendere, dandosi il braccio, almeno un milione di scale" - avrebbe detto Eugenio Montale), deve essere una scelta frutto della reciproca volontà; in questo scegliersi ogni giorno è infatti racchiusa la più grande libertà: quella di amare ed essere ricambiati.</span></span></div><div><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<div>
<i><span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div><span style="font-family: times, times new roman, serif; font-size: x-small;"><i><br /></i></span>
<i style="font-size: x-small;"><span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">Articolo presente anche in </span></span></i><i style="font-size: x-small;"><span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">AgoraVox</span></span></i></div><div><i style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></span></i></div>
Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-72665363189571408112023-11-23T01:00:00.000+01:002023-11-23T01:24:26.546+01:00"Il poeta e la musa - Il collezionista di aurore", è uscito il nuovo libro di Nunzio Beddia <p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white;"><b><br /></b></span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white;"><b>Nunzio Beddia</b> torna in libreria con una nuova importante opera letteraria dal titolo <b>"Il poeta e la musa - Il collezionista di aurore"</b>, edito da <b>Jouvence</b>. <span></span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;">Il libro consta di due testi, uno diverso dall’altro ma composti quasi uno di seguito all’altro. </span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;">Il primo (Il poeta e la musa) è un poemetto in 27 riquadri, impaginato in forma di prosa, ma composto secondo moduli ritmico-poetici. È l’intenso racconto del tentativo mancato di un incontro tra il Poeta e la propria Musa. </span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;">Il secondo testo (Il collezionista di aurore) racconta, attraverso una serie di flash, la ricerca ossessiva di una conoscenza impossibile. Tra gli argomenti che, nel corso delle scorribande mattutine del protagonista, vengono sdoganati, figurano: l’interiorizzazione propria del cammino neocatecumenale cattolico, le scritte trovate per caso sui muri o sui banchi di scuola, la fantasia più metaforica e sbrigliata, un umorismo amaro e spietato e una nuova affabulazione filosofico-teologico-estetica.</span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;">Un doppio libro imperdibile che, ancora una volta, testimonia il talento letterario dello scrittore e filosofo Nunzio Beddia.</span></span></p><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif;"><span style="font-size: xx-small;">©DeniseInguanta</span></span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; margin: 0cm;"><i style="background-color: transparent; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></span></i></div><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;"><br /></span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEtTP9Y6oKENdXreixe_wIIDRq0lt1bsntmy8wY_Bp9ln2LmfCG14E7LvCdOsBiDnl9Onpz3jILnIoCG9Zmmh0Y3XGUUC_-qcg5i7KuwfeWe94YslUMpSidYQiJ_AaxzOaGr2n_taz_jgwl0a5iXVREZBQb_MFC1prCkoAM11WZgRkn80WtIsxprB6Wto/s889/9788878019744_0_536_0_75.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="889" data-original-width="536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEtTP9Y6oKENdXreixe_wIIDRq0lt1bsntmy8wY_Bp9ln2LmfCG14E7LvCdOsBiDnl9Onpz3jILnIoCG9Zmmh0Y3XGUUC_-qcg5i7KuwfeWe94YslUMpSidYQiJ_AaxzOaGr2n_taz_jgwl0a5iXVREZBQb_MFC1prCkoAM11WZgRkn80WtIsxprB6Wto/w241-h400/9788878019744_0_536_0_75.jpg" width="241" /></a></span></div><span style="font-family: arial; font-size: large;"><br /><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;"><br /></span></span><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;"><br /></span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: large;"><span face="Raleway, sans-serif" style="background-color: white; color: #263238;"><br /></span></span></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-85012572613835094982023-11-10T09:00:00.003+01:002023-11-13T10:32:06.003+01:00L’isola isolata, il caro voli che danneggia la Sicilia <p><br /></p><p>L’isola sempre più isolata, è proprio il caso di dirlo quando
ci si sofferma su ciò che sta accadendo riguardo i voli che dal Nord Italia portano
in Sicilia durante il periodo delle vacanze natalizie. <span></span></p><a name='more'></a><p></p><p>Voli che da Torino o
Milano arrivano a Palermo o Catania che costano diverse centinaia di euro, costi
proibitivi che impediscono i ricongiungimenti familiari tra le tante persone
che lavorano lontano da casa con le famiglie di origine, in particolare i moltissimi docenti che prestano servizio nelle regioni del Nord Italia.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Una situazione che isola la Sicilia ancor di più
e lo fa proprio nel periodo più importante dell’anno in termini di festività. Quest’anno
molti docenti saranno costretti a restare nelle città dove lavorano, rinunciando
a ritornare a casa. Allo stesso tempo la Sicilia sarà ancora una volta danneggiata
dal caro voli. Una vergogna tutta italiana che dovrebbe essere risolta con l’intervento
della politica.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal">Che vacanze natalizie saranno quest’anno per i siciliani fuori
dall’isola? Un Natale in famiglia ma con le tasche più leggere o un Natale in solitudine
nelle città di lavoro del Nord Italia? In considerazione dei tempi stretti è chiaro
che non arriverà il tanto atteso lieto fine del ritorno in famiglia grazie all’abbassamento
dei prezzi dei biglietti aerei, ma bisognerà adottare delle soluzioni alternative che in molti hanno
dovuto accettare loro malgrado: i viaggi della speranza in autobus per ore ed ore
attraverso l’Italia e poi in traghetto per approdare finalmente in Sicilia. Buona
fortuna a chi ha coraggiosamente scelto questa opzione per potere rientrare a
casa per le festività. </p><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif;"><span style="font-size: xx-small;">©DeniseInguanta</span></span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: xx-small;"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; margin: 0cm;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHBi48Nz6Mu84gWPJtCGHK2Lz9Ot-GvU08dKRl56c63nm9xzitUoCwtVawCmRvG6oBRZAa37buHR2Trzh1Vo2pEBFtpFUofFcoLq5YkWVUWIIhJ5ypD1sK_xUbONCDGaRuOU7MhWdOA64AF0tnFUcKVw2xyRxjeDcOKlhbfYIDJMQGgEDlYJxn3CrVKfI/s990/fuori-sede-990x710.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="710" data-original-width="990" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHBi48Nz6Mu84gWPJtCGHK2Lz9Ot-GvU08dKRl56c63nm9xzitUoCwtVawCmRvG6oBRZAa37buHR2Trzh1Vo2pEBFtpFUofFcoLq5YkWVUWIIhJ5ypD1sK_xUbONCDGaRuOU7MhWdOA64AF0tnFUcKVw2xyRxjeDcOKlhbfYIDJMQGgEDlYJxn3CrVKfI/w400-h286/fuori-sede-990x710.png" width="400" /></a></div><br /><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p>
<!--EndFragment-->Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-18883692607735255242023-11-02T09:00:00.000+01:002023-11-02T12:49:03.846+01:00La Festa dei Morti tra passato e presente<p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;"><br /></span></p><p><span style="font-size: x-large;"><span style="background-color: white; font-family: georgia;">La</span><span style="background-color: white; font-family: georgia;"> </span><b style="background-color: white; font-family: georgia;">Festa dei Morti</b><span style="background-color: white; font-family: georgia;"> </span><span style="background-color: white; font-family: georgia;">rappresenta una ricorrenza sempre molto sentita in tutta la Sicilia e anche Agrigento e provincia non fanno eccezione.</span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;">Da qualche giorno, infatti, si avverte l’atmosfera tipica di questo periodo e si ricordano le tradizioni legate a questa festa. Così, mentre in tutta Italia prende sempre più piede Halloween, nell’agrigentino la tradizione del 2 Novembre è ancora molto forte, anche se la festa dalle origini anglosassoni esercita comunque un certo fascino sui più piccoli.</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;"><br /></span></p><p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;"><br /></span></p><p></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9UfGskE9xV8bKOxicFe52AtKL_9hiVHl3l4HVjYO1wHNBHxadIQj9pbz499S0wlwtVuyAJUav_dEt7u8vTbz8Yez_z5WeDjlkbf80qUkjYYgY40aZmUIS18ZbDOBy32tw1lygPKyTTtg/s504/pupaccena.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="393" data-original-width="504" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9UfGskE9xV8bKOxicFe52AtKL_9hiVHl3l4HVjYO1wHNBHxadIQj9pbz499S0wlwtVuyAJUav_dEt7u8vTbz8Yez_z5WeDjlkbf80qUkjYYgY40aZmUIS18ZbDOBy32tw1lygPKyTTtg/s320/pupaccena.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pupi di zucchero</td></tr></tbody></table><br /><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;"><br /></span><p></p><p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;">Secondo la tradizione, tale ricorrenza risale al X secolo d. C., quando già si credeva che nella notte tra l’1 e il 2 novembre i defunti visitassero i loro cari ancora in vita per portare doni ai bambini. Tutt’oggi questa usanza è presente, soprattutto nei paesi della provincia, dove non di rado si tengono per l’occasione delle fiere (la “Fera di li morti”).</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;">Obbligatorio resta, in questi giorni, l’assaggio dei dolci tipici della festa: i tetù, le ossa di morto, la frutta martorana e per i più golosi la pupaccena o pupa di zucchero, ovvero i pupazzi di zucchero a forma di cavalieri e dame, così chiamati probabilmente perché celebravano la “cena sacra” dei morti. Talvolta, come accadeva in passato, queste dolcezze vengono regalate ai bambini nel cosiddetto “cannistru”, un cesto che al mattino i genitori fanno trovare ai bambini, dicendo loro che è un dono portato dai morti. Inoltre, fino a qualche tempo fa, per la commemorazione dei defunti le famiglie siciliane portavano in tavola “i favi a cunigghiu”, ovvero fave bollite e condite con olio e origano, a “murtidda”, cioè piccole bacche di mirto, e i “cruzziteddi”, ovvero le castagne secche.</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;">Oggi a ricordare che sta per arrivare la Festa dei Morti ci pensano anche i Social con la condivisione di foto e ricordi e, in particolare, con la diffusione dell’ormai famosissimo racconto di Andrea Camilleri su questa ricorrenza.</span></p><p><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;">Lo scrittore ha raccontato la festa dedicata ai defunti ne "Il giorno che i morti persero la strada di casa", di cui di seguito riproponiamo un estratto: </span><i style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;">“Fino al 1943, nella nottata che passava tra il primo e il due di novembre, ogni casa siciliana dove c’era un picciliddro si popolava di morti a lui familiari. Non fantasmi col linzòlo bianco e con lo scrùscio di catene, si badi bene, non quelli che fanno spavento, ma tali e quali si vedevano nelle fotografie esposte in salotto, consunti, il mezzo sorriso d’occasione stampato sulla faccia, il vestito buono stirato a regola d’arte, non facevano nessuna differenza coi vivi. Noi nicareddri, prima di andarci a coricare, mettevamo sotto il letto un cesto di vimini (la grandezza variava a seconda dei soldi che c’erano in famiglia) che nottetempo i cari morti avrebbero riempito di dolci e di regali che avremmo trovato il 2 mattina, al risveglio”</i><span style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: x-large;">. </span></p><div><span style="line-height: 20.9484px;"><span style="background-color: white; font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;">©</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;">DeniseInguanta</i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div><div><span style="line-height: 20.9484px;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif; font-size: 13.2px;"><br /></i></span></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-11602049402500713812023-11-02T04:00:00.000+01:002023-11-02T04:13:39.649+01:00Pier Paolo Pasolini, un artista "scomodo"<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="sc"><b><br /></b></span></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><span class="sc"><b>Pier Paolo Pasolini</b> </span>è stato un grande<span class="apple-converted-space"> </span><b>scrittore</b>, <b>poeta</b>, <b>autore</b> e <b>regista
cinematografico e teatrale</b> italiano. Nacque a Bologna nel <span class="sc">1922</span><span class="apple-converted-space"> </span>e morì, brutalmente assassinato, a
Ostia nel<span class="apple-converted-space"> </span><span class="sc">1975</span>.</span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">
<o:p></o:p></span>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il
2 Novembre ricorre l'anniversario della sua
morte. Occasione che ogni anno determina grande coinvolgimento dell’opinione
pubblica, in quanto lo scrittore ha sempre destato molto interesse sia per le
sue capacità artistiche che per la sua vita travagliata.</span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgou7CvMVTszHUqs26nf8c8vGsgguiDwBMlAVeU-dpfDEEXL4CKzo3DZgbDvz1wZX81mZZHxiDUWTv1pPktWmWcekOmbiyICO27OealijszcoaCRrImV4U-P73Dh9zwpZFRCyDKUHo4vkZjhnyYV-HgWzhNwFYW2jTQIRkeZWECWyYSSuSM3MEsIvA5/s1256/PASOLINI.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1203" data-original-width="1256" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgou7CvMVTszHUqs26nf8c8vGsgguiDwBMlAVeU-dpfDEEXL4CKzo3DZgbDvz1wZX81mZZHxiDUWTv1pPktWmWcekOmbiyICO27OealijszcoaCRrImV4U-P73Dh9zwpZFRCyDKUHo4vkZjhnyYV-HgWzhNwFYW2jTQIRkeZWECWyYSSuSM3MEsIvA5/s320/PASOLINI.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pier Paolo Pasolini</td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div><div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Pasolini
compì gli studi a Bologna, dove si laureò<span class="apple-converted-space"> </span>con
una tesi su Pascoli. In seguito<span class="apple-converted-space"> </span>si
trasferì nel paese materno di Casarsa, in<span class="apple-converted-space"> </span>Friuli,
con la madre e il fratello minore Guido, morto poi nella lotta di resistenza, e
vi rimase fino a quando, per sfuggire allo scandalo provocato dalla pubblica
denuncia della sua omosessualità, si stabilì con la madre a Roma. Da questo
momento in poi s’impegnò a testimoniare e a difendere, spesso anche in sede giudiziaria,
la propria diversità, fino alla morte per assassinio, avvenuta barbaramente all'idroscalo
di Ostia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il
suo esordio letterario fu in dialetto friulano con raccolte quali <em>Poesie a Casarsa</em> e<span class="apple-converted-space"> </span><em>La meglio gioventù</em><em><span style="font-style: normal; mso-bidi-font-style: italic;">,</span></em><span class="apple-converted-space"> </span>dove cercava di andare ben oltre la
nozione ermetica di poesia pura, alla ricerca di una lingua intatta, che potesse
esprimere in letteratura il suo desiderio di purezza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Il suo interesse per la poesia dialettale trovò espressione in due
importanti antologie:<span class="apple-converted-space"> </span><em>Poesia dialettale</em><span class="apple-converted-space"> </span><em>del</em><span class="apple-converted-space"> </span><em>Novecento</em><span class="apple-converted-space"> </span>e<span class="apple-converted-space"> </span><em>Canzoniere
italiano. Antologia della poesia popolare</em>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Gli anni Cinquanta furono gli anni della sua completa affermazione
letteraria. Fondò <em>Officina</em>, la rivista della polemica antinovecentesca,
e diventò condirettore di<span class="apple-converted-space"> </span><em>Nuovi
argomenti</em>, rivista fondata<span class="apple-converted-space"> </span>da<span class="apple-converted-space"> </span>A. Moravia<span class="apple-converted-space">.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La sua acuta osservazione della realtà lo portò a pubblicare due
romanzi d'ambientazione romana:<span class="apple-converted-space"> </span><em>Ragazzi
di vita</em>, per il quale dovette subire un processo per oscenità, e<span class="apple-converted-space"> </span><em>Una vita violenta</em>, che era stato
accolto freddamente dalla critica marxista. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La sua vita artistica rispecchiava pienamente la sua ideologia, da
sempre vicina al Comunismo, e la massificazione culturale che lo circondava lo
spinse sempre di più a ricercare novità. Per questo la vocazione dell’autore,
già insofferente dei limiti di un genere letterario, si era orientata verso
altri mezzi d'espressione: il cinema, del quale si sarebbe poi occupato anche
in veste di teorico, il teatro, tra le cui opere vanno ricordate <em>Orgia</em> e<span class="apple-converted-space"> </span><em>Affabulazione</em>, e il
giornalismo con la collaborazione con il<span class="apple-converted-space"> </span><em>Corriere
della sera</em>. Postume, in ordine sparso, sono uscite raccolte di scritti
giornalistici, di critica letteraria, opere narrative come <em>Petrolio</em>,
romanzo incompiuto che riassume tutti i temi dello scrittore, nonché le
raccolte complete dei suoi testi teatrali. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma l’arte che lo fece conoscere al grande pubblico fu senza dubbio
il cinema, nel quale operò come sceneggiatore collaborando, tra gli altri, con<span class="apple-converted-space"> </span>F. Fellini e con<span class="apple-converted-space"> </span>B. Bertolucci. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Pasolini trasferì i frutti della sua ricerca narrativa in film quali
<em>Accattone</em> e<span class="apple-converted-space"> </span><em>Mamma
Roma</em>, reinventando un linguaggio cinematografico autonomo di alta qualità.
Approdò a risultati più compiuti ne<span class="apple-converted-space"> </span><em>Il
Vangelo secondo Matteo</em>, in cui l'armonica fusione del cinema con la
letteratura, la pittura e la musica diede l'avvio a quel "cinema di
poesia" di cui egli fu in<span class="apple-converted-space"> </span>Italia<span class="apple-converted-space"> </span>uno dei più importanti esponenti. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">L'ultimo film, uscito postumo,<span class="apple-converted-space"> </span><em>Salò
o le</em><span class="apple-converted-space"><i> </i></span>120 <em>giornate
di</em><span class="apple-converted-space"><i> </i></span><em>Sodoma</em><em><span style="font-style: normal; mso-bidi-font-style: italic;">,</span></em><span class="apple-converted-space"> </span>destò grande scalpore per la crudezza
delle scene. Rimane un grande esempio del cinema d'inchiesta<span class="apple-converted-space"> </span><em>Comizi d'amore</em><span class="apple-converted-space">,</span> indagine sulla sessualità nell'Italia dei
primi anni Sessanta, condotta dallo scrittore insieme a Moravia. Esemplare
parabola della storia d'Italia, dalla predicazione francescana ai funerali di
Togliatti, è<span class="apple-converted-space"> </span><em>Uccellacci e
uccellini</em><span class="apple-converted-space">,</span> film dalla forte connotazione visionaria.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Pasolini era considerato un filosofo <span class="apple-converted-space"> </span>che, utilizzando gli strumenti a lui
concessi dalla cultura del suo tempo e attingendo al patrimonio millenario delle
culture precedenti, soprattutto dai miti greci, ha saputo comprendere e
trasmettere ai suoi contemporanei il molteplice e complesso svilupparsi delle
dinamiche sociali, politiche ed economiche. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Fu grande conoscitore del pensiero di Karl Marx e</span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"> </span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">di Antonio Gramsci, dai quali ereditò
soprattutto l’attenzione per le classi subalterne e la critica programmatica di
ogni ideologia e di ogni falsa conoscenza. Per questo suo atteggiamento di
critica verso la società a lui contemporanea fu considerato una figura scomoda.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La sua morte resta un mistero. Fu infatti trovato massacrato
all’Idroscalo di Ostia e dell’omicidio fu incolpato Pino Pelosi, un ragazzo di vita <o:p></o:p></span><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: large;">diciassettenne</span><span style="font-family: times, "times new roman", serif; font-size: x-large;">. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ma presto iniziarono a sorgere dubbi secondo i quali ad uccidere
Pasolini fossero state più persone e che addirittura dietro l’omicidio ci fosse,
in realtà, una matrice politica.</span></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><span style="font-family: times, times new roman, serif; font-size: large;"><br /></span><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><br /></td></tr></tbody></table></span></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">In ricordo dell'anniversario della sua morte sono stati
organizzati diversi eventi, tra i quali l’esposizione a Roma degli oggetti
personali ritrovati sul luogo dell’omicidio.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Pier Paolo Pasolini ha lasciato alla società civile italiana un
debito che difficilmente verrà saldato. Fu colpevolizzato, tradito durante tutta
la sua esistenza, emarginato e vittima di persecuzione, collezionando un numero
impressionante di condanne penali per presunte offese alla religione di Stato e
al comune senso del pudore sulla base delle sue opere a carattere letterario e
dei suoi film.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ciò che è certo è che a quarantasette anni di distanza dalla sua morte
il nostro Paese dovrebbe ricordarlo come una delle più grandi espressioni
culturali di tutti i tempi e la giustizia dovrebbe finalmente fare luce sui
retroscena della sua terribile morte.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<i style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><i style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></span></i></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><i style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></i></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><i style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></i></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><i style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></i></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><i style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></i></div><div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;"><i style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; line-height: 18.48px; orphans: 1;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></i></div>
Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-91700790180568812972023-10-27T10:00:00.000+02:002023-10-28T11:27:59.764+02:00"Mediterraneo - stesso sangue, stesso fango", il nuovo libro di Antonio Evangelista<p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #585858; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-family: georgia; font-size: x-large;"><br /></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #585858; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">È uscito </span><b style="font-family: georgia;">"Mediterraneo - stesso sangue, stesso fango",</b><span style="font-family: georgia;"> il nuovo libro di </span><b style="font-family: georgia;">Antonio Evangelista</b><span style="font-family: georgia;">, edito da Santelli. <span></span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #585858; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Si tratta di una disamina dei principali conflitti e delle crisi economiche e politiche nei Paesi del Mediterraneo: eventi criminali rispetto ai quali il Mare Nostrum diventa scena del crimine. </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #585858; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Lo scopo di questa analisi è rendere evidente il modus operandi e i moventi dei Paesi occidentali, che invadono altri Stati e ne usurpano le risorse, ne ostacolano le strategie energetiche, invocando il vecchio slogan dell’esportazione della democrazia. L’Italia è al centro di questo scenario, in quanto naturale snodo mediterraneo della rete dei gasdotti. Ecco allora spiegata la semina del dissenso e delle proteste negli Stati presi di mira. Destabilizzare per occupare, per sottomettere e sfruttare, a ogni costo. </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #585858; margin: 0px 0px 15px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #585858; margin: 0px 0px 15px;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFUUCSs0oBb9x6um3XGtdwL02C3ihcDNW2kPOxvn_HjJWrNx5h7dIrzrNbNmxoW397rRtXMOVZsnoz0siWCNL3shMHVIqaMx2WAQX-Gy4smqFv6MSVxO7drHOloqPzVE0miHXBw_NYOLZQROlMF0rMu9mb07COK17M-dBbMtxsT_w4hl2CdXb8a6AHx1s/s1620/17-35-38-FRONTEEvangelista_280x420mm_1080x.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1620" data-original-width="1080" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFUUCSs0oBb9x6um3XGtdwL02C3ihcDNW2kPOxvn_HjJWrNx5h7dIrzrNbNmxoW397rRtXMOVZsnoz0siWCNL3shMHVIqaMx2WAQX-Gy4smqFv6MSVxO7drHOloqPzVE0miHXBw_NYOLZQROlMF0rMu9mb07COK17M-dBbMtxsT_w4hl2CdXb8a6AHx1s/s320/17-35-38-FRONTEEvangelista_280x420mm_1080x.jpg" width="213" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #585858; margin: 0px 0px 15px;"><span style="background-color: transparent;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Antonio Evangelista, ex dirigente di Polizia, ha avviato la sua carriera tra le mine inesplose nei campi profughi di Sabra e Shatila nel 1982, poi come incaricato negli Uffici Investigativi e Antiterrorismo e come membro della Polizia Internazionale ONU, ha infine concluso nel 2022 in Giordania, come dirigente della Polizia-Interpol ed esperto di terrorismo confessionale (ISIS) e criminalità organizzata.</span></span></p><div><br /></div><div><br /></div><div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><i style="text-align: start;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Articolo presente </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">su</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; text-decoration-line: none;"><span style="color: #999999;">Il Nuovo Baracchino</span></a><span style="color: #666666;"> </span></i></span></div></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-60768213419593062312023-10-17T18:00:00.001+02:002023-10-17T18:42:19.329+02:00"L'arte del riciclo... La resilienza del tempo", al via la mostra di Alfredo Bordenca<p><br /></p><p>Oggi più che mai le opere del maestro <b>Alfredo Bordenca</b> sono di grande attualità. <b>"L’arte del riciclo… La resilienza del tempo” </b>è la sua mostra di scultura e pittura contemporanea che mette in risalto i valori perduti e le conseguenti instabilità sociali. <span></span></p><a name='more'></a><p></p><p>Sarà inaugurata il 20 ottobre alle ore 17.00 al Museo Archeologico Regionale ''P. Griffo'' di Agrigento, Auditorium Michele Lizzi, e proseguirà fino al 20 novembre 2023, con ingresso libero.</p><p><br /></p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVvXnQokjxr5yWTqg-QO24A3xC_8cwky_D5n5H8l3YKeIXtkfZ3_RCFxUi4ETjtfarV66s9XShveyMDqLKR71kKvmmnhWGbIgT50nWrdGO_93Ew-Nw7OgC6mUBvWtPEUUMGpDwUzehq_1BLemwXQge7lu-SRnj3_2SeGbebskgi_DV1TP3iNgOIomToH4/s1600/IMG-20231017-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1120" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVvXnQokjxr5yWTqg-QO24A3xC_8cwky_D5n5H8l3YKeIXtkfZ3_RCFxUi4ETjtfarV66s9XShveyMDqLKR71kKvmmnhWGbIgT50nWrdGO_93Ew-Nw7OgC6mUBvWtPEUUMGpDwUzehq_1BLemwXQge7lu-SRnj3_2SeGbebskgi_DV1TP3iNgOIomToH4/s320/IMG-20231017-WA0000.jpg" width="224" /></a></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p>Già nel lontano 1972 Renato Civello a Roma presentava l’artista Alfredo Bordenca, classe 1945, come capace di vivere la propria pittura con schiettezza di intendimenti, ma anche con il più profondo rispetto di certi canoni che non possono essere dimenticati. Nel 1975 Mara De Mercuri sottolineava che gli appunti grafici dell’artista Bordenca stavano esattamente tra due poli d’attrazione: una sorvegliata e severa attenzione al nuovo che si ripropone continuamente, una nostalgia consapevole e razionale per il paesaggio, le cose, le persone che fanno parte del quadro esistenziale delle origini. Anche Eugenia Serafini nel 1976 presenta l’arte di A. Bordenca come indirizzata verso due direzioni: una contenutistico e una stilistica. Lo vediamo affrontare il problema del drammatico rapporto uomo-natura con chiare implicazioni ecologiche, denuncia contro l’intervento demolitore dell’umanità, attraverso un linguaggio che è andato sempre più maturando e assumendo una precisa fisionomia. </p><p>In una seconda fase Bordenca si rivolge all’uomo in modo diverso, questa volta non più come distruttore ma vittima egli stesso della propria follia e, quindi, attonito spettatore di una natura che gli sfugge e della quale sente, infine, il pressante richiamo. </p><p>In occasione di una mostra a Roma nel 2001, Vittorio Esposito si è espresso sull’arte di A. Bordenca, sottolineando la sua ricerca strutturale incentrata sulla “forma”, o meglio su un insieme di “figure" totalmente astratte e, a volte, articolate con inserimenti naturalistici, pervase di un simbolismo tendente al misticismo della natura. È una situazione immaginativa e formale espressa con linguaggio strutturalista capace di coniugare concetto, manualità, razionalità, emozione e simbolo. </p><p>In questo ultimo decennio l’artista si è concentrato sulla riflessione e sulla ricerca e conoscenza di materiali. Ha prevalentemente concepito l’arte come ricerca della bellezza, atta ad emozionare, sviluppare sentimenti, educare ad un vissuto più sostenibile. </p><p>Oggi, afferma l’artista, con il crescere dei disagi sociali, con i mutamenti radicali del nostro sistema di vita rispetto al passato, sempre più verso lo sperpero di materiali, si va creando un accumulo di oggetti, soprattutto nel nostro mondo industrializzato, che gradualmente porterà allo scontro, provocando tensioni sociali e fame. La sensibilità di un artista e la sua forza creativa dovranno portare l’uomo a riflettere e a ripristinare l’ordine e l’equilibrio del suo modo di vivere errato per farlo retrocedere dall’idea dell'Usa e Getta, per riciclare e riutilizzare materiali per i bisogni quotidiani. Ecco perché con la sua arte l’artista mette in risalto i valori perduti e le problematiche che ne conseguono a causa della loro perdita e del loro spreco.</p><p><br /></p><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><i style="text-align: start;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Articolo presente </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">su</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; text-decoration-line: none;"><span style="color: #999999;">Il Nuovo Baracchino</span></a></i></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-35010771232903487822023-10-05T12:00:00.000+02:002023-10-05T12:49:17.977+02:00Dance (Theater) Your Life, un laboratorio creativo all'OpenSpace Theater<p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sabato 7 ottobre alle ore 16.00 si terrà all'<b>OpenSpace Theater</b> di <b>Agrigento</b> l'evento <b>"Dance Theater Your Life"</b>, un laboratorio esperenziale che permette di scoprire il proprio potenziale attraverso il movimento e la creatività.<span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Un laboratorio dedicato a tutte le età, dagli 8 anni in su, per bambini, ragazzi e adulti, che invita a esplorare il vero sé attraverso il potere dell'espressione artistica. </span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinBEwRUMQGe6ssI2whLRCzANtHWbQlqULBhGhyphenhyphen8EYz3hOCna7vRLRiVu11tj9JQwLhyqOqk_Rf8F8G-1WFHpcOMLeLXAgHfsu9SlFa4qkkgOXEb6garOolXhLSB6sWTxpywA0xuVxWWHU3R3ddrRybfPjWYwnorQg36ytYWVediwdjmK6ebMxGwirginU/s1920/IMG-20231004-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1080" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinBEwRUMQGe6ssI2whLRCzANtHWbQlqULBhGhyphenhyphen8EYz3hOCna7vRLRiVu11tj9JQwLhyqOqk_Rf8F8G-1WFHpcOMLeLXAgHfsu9SlFa4qkkgOXEb6garOolXhLSB6sWTxpywA0xuVxWWHU3R3ddrRybfPjWYwnorQg36ytYWVediwdjmK6ebMxGwirginU/w225-h400/IMG-20231004-WA0000.jpg" width="225" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: georgia;"><span style="font-size: large;">Si farà uso di una metodologia che utilizza tecniche teatrali e psicologiche, di danza, canto, musica e disegno e che permette di far emergere la propria autenticità, attraverso giochi ed esercizi che promuovono il contatto con gli altri e con se stessi, e l’espressione del sé.</span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="font-family: georgia;">Il laboratorio dà la possibilità di sviluppare il proprio autentico talento, attraverso il movimento e l'immaginazione, sperimentato in un ambiente divertente e inclusivo. A</span><span style="font-family: georgia;">iuta a liberare la creatività, a rompere le barriere cognitive, ad abbandonare i movimenti preconfezionati per abbracciare la libertà creativa, ad imparare a gestire le emozioni, a usare la voce e la parola e a controllare il gesto e il movimento.</span></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Nella fase finale del laboratorio si può progettare di portare in scena quello che è stato prodotto durante il percorso.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Per chi ama l'arte, il movimento e l'espressione di se stesso, il laboratorio è un'occasione di autoscoperta e creatività. </span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sono previste sessioni di gruppo e individuali.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">È possibile prenotare una lezione gratuita da fare in occasione dell'open day. </span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Contatti: 3285498041 - 3283465376 </span></p><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><i style="text-align: start;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Articolo presente </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">su</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; text-decoration-line: none;"><span style="color: #999999;">Il Nuovo Baracchino</span></a></i></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><br /></span></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-25417344756046457772023-09-29T12:00:00.004+02:002023-09-30T17:16:24.096+02:00Sbarchi di migranti, cosa sta succedendo nel Mediterraneo? Intervista ad Antonio Evangelista <p style="line-height: 115%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><b><span style="color: black;"><br /></span></b></p><p style="line-height: 115%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><b><span style="color: black; font-size: large;">Antonio Evangelista</span></b><span style="color: black;"><span style="font-size: large;"> è
stato esperto per la sicurezza all’estero e si è occupato di Isis. Ha portato
avanti diverse missioni, investigando sui crimini di guerra, terrorismo,
crimine organizzato, mafie balcaniche e corruzione ed è stato in Giordania per
anni per occuparsi di terrorismo. Attualmente, tra i vari impegni
professionali, si occupa anche di analisi geopolitica.</span><span></span></span></p><a name='more'></a><o:p></o:p><p></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Ha
scritto diversi libri, tra i quali <b>“Mediterraneo - stesso sangue, stesso
fango”</b>, che sarà pubblicato a breve, nel quale ha affrontato,
tra i vari argomenti, anche la questione riguardante gli sbarchi di migranti nel
Mediterraneo.<o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Evangelista
ha risposto alle nostre domande proprio sulla questione sbarchi. </span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnsdddvIe2vGZmLmCIgDiGUCCSBnb-8swoW3jhlSwHDdKsdypGMlp50gsHNgUi0wDF44nY4IakyNGLfg8yXGL6ujKyO1jkCGJKB2ljuVcx_QGYL8O2KVAYHqmtpgew0JxSbwSkmMKU4hb2UiURas44gId29PNSUyKXxWex4CjzOQAfa_nSB5CM8nvXPxk/s300/6515.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnsdddvIe2vGZmLmCIgDiGUCCSBnb-8swoW3jhlSwHDdKsdypGMlp50gsHNgUi0wDF44nY4IakyNGLfg8yXGL6ujKyO1jkCGJKB2ljuVcx_QGYL8O2KVAYHqmtpgew0JxSbwSkmMKU4hb2UiURas44gId29PNSUyKXxWex4CjzOQAfa_nSB5CM8nvXPxk/s1600/6515.jpeg" width="300" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Antonio Evangelista </td></tr></tbody></table><br /><span style="color: black;"><br /></span><p></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Ultimamente
c’è stato un numero elevato di sbarchi di migranti. Che cosa sta succedendo nel
Mediterraneo?</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Nel
Mediterraneo, nel mare nostrum, sta succedendo di tutto e non da ieri. Quando
parliamo di questo mare dobbiamo rammentare quanti e quali sono gli interessi
strategici dei paesi le cui coste vi si affacciano, ai quali si aggiungono i
paesi che trovandosi fuori da quel mare ne hanno condizionato o determinato,
senza esclusione di colpi, vicende/tragedie ancora oggi non del tutto chiarite
come la strage di Ustica e in questo caso mi riferisco ovviamente a USA, UK e
Francia.<o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Sono
decenni che nel Mediterraneo si muovono profughi delle guerre dovute alla
‘esportazione della democrazia’ della NATO e delle sue bugie, a cui si
aggiungono i migranti economici, e l’Italia, che di questo mare è la porta di
ingresso in Europa, è la prima a essere coinvolta, come sempre da sola in prima
linea.<o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Per
venire ai giorni più recenti rilevo che negli ultimi sbarchi sembra
predominante la presenza di emigranti ‘economici’ e proprio pochi giorni
addietro mi è capitato di leggere un tweet interessante che mi ha rammentato
una situazione simile risalente all’ondata di migranti che interessò Germania e
Austria nell’estate 2015 e mi spiego.</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Un
tweet datato 14 settembre 2023 del reporter Erik Tegnér [1] riferisce:</span><!--[endif]--></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><i><span style="color: black; font-size: large;">“Ho
appena parlato con 4 maliani e 1 guineano (18 anni). 3 mesi di viaggio via
Algeria/Tunisia. Sorprendentemente, nessuno ha pagato la traversata per
arrivare qui a #Lampedusa. A corto di cibo nel centro, aspettano il cibo fuori
dai ristoranti. La gente del posto li serve.”</span></i><span style="color: black;"><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">A
questo elemento si aggiunga la denuncia fatta pubblicamente dallo stesso
giornalista circa il fatto che funzionari UE gli avrebbero impedito di
intervistare i migranti [2]; </span><!--[endif]-->perché? E quale autorità hanno questi sul suolo nazionale?</span></p><!--StartFragment-->
<p style="line-height: 115%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><o:p></o:p></p>
<!--EndFragment--><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">Andiamo
indietro di qualche anno, quando la Germania e l’Austria si sono trovate a
fronteggiare un’ondata di profughi che arrivavano prevalentemente da Siria e
Medio Oriente. Un’analisi del prof. Vladimir Shalak [3] </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%; text-align: left;">esaminò il flusso di tweets relativi a quell’onda
di rifugiati - che si riversarono sulle coste della Grecia, via Turchia, per
raggiungere Germania e Austria [4] - e scoprì, con un programma denominato </span><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%; text-align: left;"><a href="http://www.vaal.ru/show.php?id=210"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%; text-decoration-line: none;">Scai4Twi</span></a> [5]</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%; text-align: left;">,
che diciannovemila tweets ricevuti dagli immigranti diretti in Germania
(hashtag #refugee), indicavano Germania (50%) e Austria come paesi più
accoglienti, di fatto orientavano il flusso dei rifugiati. Il 93% dei tweets
dedicati alla Germania inneggiavano </span>“<i>Wilkommen</i>”
ai profughi. Tra i messaggi più virali quello lanciato da Lotte Leicht, allora
Direttore dell'agenzia Human Rights Watch in Bruxelles, il 30 agosto 2015
e quello del Washington Post datato 1° settembre 2015. Poi il prof. Shalak indagò
sulla provenienza dei tweets e scoprì che solo il sei per cento di questi
arrivavano dalla Germania! Quasi la metà provenivano da Regno Unito, U.S.A.,
Australia, Canada e India. Siriani, afghani, africani erano invitati a casa
della Germania e dell'Austria da terzi estranei. Perché? Un messaggio
amichevole tra Stati?</span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Mentre
questo succedeva i Servizi Segreti austriaci denunciarono l’esistenza di
organizzazioni U.S.A. che, secondo un dipendente della difesa austriaca,
pagavano i contrabbandieri che portavano migliaia di rifugiati in Europa.</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Nello
stesso periodo venni a sapere da conoscenti volontari in organizzazioni che
aiutavano questi migranti in Italia che molti di loro avevano avuto il
‘biglietto pagato’ per attraversare il Mediterraneo. Esattamente come riferito
dal reporter francese Tegnér a proposito degli ultimi arrivati a Lampedusa.</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">Il 17
agosto 2015 il sito <a href="http://www.libreidee.org"><span style="color: black;">www.libreidee.org</span></a> accusò gli U.S.A. di
finanziare il traffico di </span><span style="color: black;">migranti [6] </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">africani dalla Libia verso l’Italia. Come affermato
dall</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">’austriaco
‘InfoDirekt</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">’, che disse di averlo appreso da un rapporto
interno dello Österreichischen Abwehramts</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"> (i Servizi
Segreti militari in Vienna). L’articolo accusava organizzazioni non governative
americane descritte nell’articolo come bracci del Dipartimento di Stato o di
George Soros</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">. Proprio questo nel </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">settembre 2016 </span><span lang="it" style="font-family: "Times New Roman", serif;">si impegna pubblicamente con cinquecento milioni
di dollari ad aiutare rifugiati e migranti in tutto il mondo [7].
</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">E tutti gli investimenti fanno capo alla
‘organizzazione madre’ di Soros</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">, la <i>Open Society Foundations</i></span><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">.</span></span></p>
<!--EndFragment--><p style="line-height: 115%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">Anche Thierry Meyssan da ‘Rete Voltaire’ allora
rilancia l’informazione [8] </span>che
conferma un suo precedente articolo che denunciava come l’ondata di rifugiati
in Europa non era l’effetto collaterale accidentale dei conflitti in Medio
Oriente, ma un obiettivo strategico degli Stati Uniti.</span></p><!--StartFragment-->
<p style="line-height: 115%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><o:p></o:p></p>
<!--EndFragment--><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">Allora
magari è solo una coincidenza ma visto che secondo alcuni a pensar male ‘ci si
azzecca’ ricordo che precedentemente all’ondata di profughi in Germania
questa aveva ripetutamente richiesto la restituzione dell’oro custodito dagli
USA nella FED di New York, come riportato da CNBC, nel settembre 2016 [9] <a href="#_ftn4" name="_ftnref4" style="mso-footnote-id: ftn4;"><span style="color: black;"></span><!--[if !supportFootnotes]--><span style="color: black; text-decoration: none; text-underline: none;"></span></a></span><!--[endif]--><span style="text-align: left;">a seguito dell’annuncio della Bundesbank. Allora, riferisce lo stesso giornalista, c’era la sensazione che la fiducia tra le banche centrali fosse venuta meno e Berlino aveva messo in discussione le credenziali della Federal Reserve di New York.</span></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="font-size: large;"><span style="color: black;">Ma
perché la Germania vuole vedere il suo oro per decenni immagazzinato nelle
profondità del suolo della Federal Reserve Bank di New York, 1.536 tonnellate
d’oro ovvero quasi la metà delle riserve di Berlino?! Non sarà per caso dovuto
allo scandalo dei lingotti d’oro riempiti di tungsteno scoperti a Manhattan il
23 settembre 2012? Dieci lingotti d'oro falsi ‘ripieni’ di tungsteno appunto e
senza valore venduti a ignari rivenditori nel Midtown Diamond District di
Manhattan? I Servizi Segreti USA tacquero [10] <a href="#_ftn5" name="_ftnref5" style="mso-footnote-id: ftn5;"><span style="color: black;"></span><!--[if !supportFootnotes]--><span style="color: black; text-decoration: none; text-underline: none;"></span></a></span><!--[endif]-->e ancora oggi non si sa quanti lingotti d’oro finto furono
venduti e da dove provenivano.</span></p><!--StartFragment-->
<p style="line-height: 115%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><o:p></o:p></p>
<!--EndFragment--><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Allora,
per concludere, quando il capo di governo italiano annuncia la tassazione degli
extraprofitti delle banche e la BCE censura senza appello il provvedimento,
l’impennata di migranti provenienti dal Nord Africa, che secondo le
dichiarazioni di Erik Tegnér non avrebbero pagato il biglietto, mi fa diventare
‘complottista’ come direbbe qualcuno. </span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Resta
il fatto che sono in buona compagnia se penso che, come hanno scritto pochi
giornalisti, anche la Germania non ha creduto agli USA quando questi hanno
rifiutato il controllo dell’oro nei caveaux della FED in New York e penso che
la Germania abbia temuto che il suo oro potesse diventare tungsteno [11]. </span><a href="#_ftn1" name="_ftnref1" style="mso-footnote-id: ftn1;"><sup><span style="color: black;"></span><!--[if !supportFootnotes]--></sup><span style="color: black; text-decoration: none; text-underline: none;"></span></a></span><!--[endif]--></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="background: white; color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="background: white; color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="background: white; color: black; font-size: large;">Quali possono essere le conseguenze negative di sbarchi così
frequenti e incontrollati?</span><span style="color: black;"><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Pressione
politica ed economica sull’Italia e sul suo governo, pericoli per ordine
pubblico e sicurezza pubblica, disordini e delegittimazione della nostra
politica con il conseguente arrivo di altri ‘tecnici’. Preciso che le
conseguenze negative non sono nell’immigrazione in se stessa ma nella
finta/inesistente ‘accoglienza-integrazione’ che serve a tanti sepolcri
imbiancati per sciacquarsi la bocca con gli elettori di turno. Dopo di che il
problema resta sulle spalle di persone comuni e di migranti ‘traditi’ da false
promesse.</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Come
potrebbe essere gestito meglio il flusso di migranti a livello europeo?</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">A
livello europeo non ci sono serie intenzioni di gestirlo, è più comodo e facile
dare una pacca sulle spalle del governo italiano di turno e pronunciare due
parole di circostanza. Diversamente non dovrebbero esistere paesi come Spagna e
Germania che finanziano NGO che operano per il salvataggio di migranti nel
Mediterraneo e nemmeno dovremmo avere centri di permanenza o muri finanziati
dalla UE in Grecia, Croazia, Slovenia ossia Europa. E questo dimostra la miopia
politica UE perché non esiste migrante che non possa arrivare dove vuole con
l’aiuto della criminalità organizzata che di questi flussi ha fatto una
fabbrica di soldi. <o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Cosa
ne pensa, in sintesi, dell’arrivo dei migranti?</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Devono
entrare regolarmente con i flussi stabiliti dal nostro governo. Il futuro sono
le società multiculturali e lo dico avendo lavorato negli ultimi venti anni con
colleghi di ogni nazionalità, ma non deve essere la mafia a decidere chi entra
in Europa ma nemmeno quei paesi che hanno interesse a seminare caos fuori da
casa loro.<o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">C’è
il rischio di infiltrazioni terroristiche tra i migranti?</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Bisogna
fare una distinzione tra il periodo in cui ISIS era al massimo della sua acme e
quello successivo, diciamo da quando la Russia è intervenuta in Siria e il
Califfato è arretrato fino alla sconfitta ‘militare’ che non equivale alla sua
scomparsa.<o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Nel
primo caso è improbabile che un terrorista che per il Califfato costituiva un
investimento si muova con i flussi di migranti irregolari. Quando ISIS
pianificava un attentato i suoi miliziani erano preparati nel dettaglio e la
loro missione prevedeva il benestare dell’imam, del governatore e
dell’istruttore al campo di addestramento, ergo non lo metti su un barcone a
rischio affondamento vanificando così i tuoi piani di morte. Discorso diverso
per i singoli miliziani del Califfato che in seguito alla disfatta militare del
Califfato hanno battuto in ritirata cercando in ordine sparso mezzi ed occasioni
per rientrare nei paesi di provenienza e qui appunto entra in gioco la rotta
mediterranea e non meno quella balcanica.<o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Si
riuscirà mai a controllare le partenze dei migranti?</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black; font-size: large;">Se
volessero farlo seriamente tutti i paesi insieme sotto il coordinamento della
UE credo che potrebbero, ma abbiamo visto che ci sono troppi interessi in
contrasto tra loro che non consentono un simile approccio: significherebbe
prima di tutto uno stop agli interventi umanitari a colpi di ‘bombe
democratiche’ e invasioni di altri paesi, e sfruttamento delle risorse
minerarie ed energetiche. Vi pare possibile? Pensate che la Francia
rinunci all’uranio del Niger o la Gran Bretagna al gas del Medio Oriente o gli
USA al petrolio della Siria che tuttora mentre parliamo è regolarmente saccheggiato
dai militari statunitensi? Impossibile. Ricordate che fine ha fatto Enrico
Mattei per aver interferito con le politiche energetiche delle Sette Sorelle?<o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">A
breve uscirà il suo nuovo libro “Mediterraneo - stesso sangue, stesso fango” per
Santelli Editore, in cui affronta la questione dei migranti in un capitolo specifico. Quali sono gli altri argomenti che tratterà e che ovviamente, come
dice lo stesso titolo, riguardano tutti il Mediterraneo?</span><o:p></o:p></span></p><p style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-variant-caps: normal; font-variant-ligatures: normal; line-height: 115%; orphans: 2; text-align: justify; text-decoration-color: initial; text-decoration-style: initial; text-decoration-thickness: initial; text-justify: inter-ideograph; widows: 2; word-spacing: 0px;"><span style="color: black;"><span style="font-size: large;">Sì,
il Mediterraneo è il comune denominatore e i temi trattati sono crisi, omicidi
e politiche energetiche di vari paesi bagnati dal mare nostrum analizzati in
chiave ‘criminalistica’ per evidenziare che sulla scena del crimine, il
Mediterraneo appunto, i soggetti che incontriamo sono ricorrenti, che esiste un
modus operandi che accomuna molte di queste tragedie, che antefatti, mainstream
informativo, propaganda sono simili nonostante il passare degli anni e i
diversi teatri operativi di intervento NATO, ONU, EU, ecc. Per fare un esempio,
durante l’invasione della NATO della Jugoslavia i serbi sono stati descritti
come il diavolo in terra! Oggi, a distanza di oltre venti anni, cablo dei
militari di stanza in Bosnia Herzegovina desecretati nel 2022 stanno
raccontando un’altra storia dove ‘altri diavoli’, bosniaci ‘musulmani’, croati
e mercenari di varia provenienza istruiti e addestrati dall’Occidente hanno
seminato parimenti odio e morte e allora mi chiedo quanti anni dovremo
aspettare per sapere cosa sta succedendo davvero in Ucraina diventata un pozzo
nero di morti e miliardi di euro dell’Europa ergo anche nostri. Quanto tempo ci
vorrà per scoprire chi ha sabotato il Nord Stream 2? </span><o:p></o:p></span></p><p><!--StartFragment-->
<!--EndFragment--></p><p class="MsoNormal" style="line-height: 115%; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;"><br /></p><div style="mso-element: footnote-list;"><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">
<!--EndFragment--><div style="mso-element: footnote-list;"><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;"><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><i style="text-align: start;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Articolo presente </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">su</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; text-decoration-line: none;"><span style="color: #999999;">Il Nuovo Baracchino</span></a><span style="color: #666666;"> </span></i></span></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px;"><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div>
</div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;"><br /></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;"><br /></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;"><br /></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">1 <a href="https://twitter.com/tegnererik/status/1702428958078193726?t=2_X8YRvbMvmzwpg7TNvXxw&s=08">https://twitter.com/tegnererik/status/1702428958078193726?t=2_X8YRvbMvmzwpg7TNvXxw&s=08
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">2 <a href="https://www.youtube.com/watch?v=4e6uN0miJE4">https://www.youtube.com/watch?v=4e6uN0miJE4
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">3 <a href="https://www.maurizioblondet.it/indovinate-chi-invita-i-profughi-in-germania/?fbclid=IwAR0mgHq9g9TxONrWO68l557uy4T5LOqLnSc1krmvosCHfxV-bALxFn5uEG0">https://www.maurizioblondet.it/indovinate-chi-invita-i-profughi-in-germania/?fbclid=IwAR0mgHq9g9TxONrWO68l557uy4T5LOqLnSc1krmvosCHfxV-bALxFn5uEG0
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">4 <a href="https://www.voltairenet.org/article188774.html">https://www.voltairenet.org/article188774.html
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">5 <a href="http://www.vaal.ru/show.php?id=210">http://www.vaal.ru/show.php?id=210
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">6 <a href="https://www.libreidee.org/2015/08/infodirekt-vienna-gli-U.S.A.-finanziano-il-traffico-di-migranti">https://www.libreidee.org/2015/08/infodirekt-vienna-gli-U.S.A.-finanziano-il-traffico-di-migranti</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">7 <a href="https://www.jta.org/2016/09/20/global/george-soros-pledges-to-invest-up-to-500-million-to-help-refugees">https://www.jta.org/2016/09/20/global/george-soros-pledges-to-invest-up-to-500-million-to-help-refugees</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">8 <a href="https://www.voltairenet.org/article189307.html">https://www.voltairenet.org/article189307.html
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">9 <a href="https://www.cnbc.com/2017/02/14/germany-has-got-its-gold-back--they-must-know-something-we-dont.html">https://www.cnbc.com/2017/02/14/germany-has-got-its-gold-back--they-must-know-something-we-dont.html
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">10 <a href="https://nypost.com/2012/09/23/fake-gold-hits-nyc/">https://nypost.com/2012/09/23/fake-gold-hits-nyc/
</a></div><div id="ftn1" style="mso-element: footnote;">11 <a href="https://soc.culture.swiss.narkive.com/9EvfbLtN/us-refuses-inspection-gold-reserves-of-germany-may-be-tungsten">https://soc.culture.swiss.narkive.com/9EvfbLtN/us-refuses-inspection-gold-reserves-of-germany-may-be-tungsten</a></div>
</div><div style="mso-element: footnote-list;"><div id="ftn5" style="mso-element: footnote;">
</div>
</div></div><div id="ftn5" style="mso-element: footnote;">
</div>
</div>
<!--EndFragment-->Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-22787955865845136092023-09-27T18:00:00.001+02:002023-09-27T18:08:38.424+02:00Il valore della memoria storica nell’arte di Mario Vespasiani<p><br /></p><p><span style="font-size: large;">Dopo le opere dedicate al Capitano Nobile e al Generale
Dalla Chiesa ora un capolavoro ricorda <b>Salvo D’Acquisto</b>.</span><span></span></p><a name='more'></a><p></p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;">Ci sono uomini che percorrono la loro epoca con un tempo
proprio e senza adattarsi alle mode del presente aprono strade solitarie,
incomprensibili ai più, inseguendo non le vetrine ma le visioni, percezioni che
dicono che la vita sia ben oltre il visibile e ciò che si possa materialmente
avere.<b> Mario Vespasiani</b> fa parte di quelle rare eccezioni capaci di intrecciare
cultura a manualità, originalità a sentimento. Uno di quelli che non possono
dimenticare le tradizioni e gli eroi, ma che al contrario sono in grado di dar
loro nuova energia, aggiornando l’insegnamento ricevuto, nella lingua attuale.
Vespasiani non è l’artista delle provocazioni e delle azioni rumorose, è bensì
una sorta di mistico-samurai che si muove coi suoi tempi, che sono quelli
propizi per offrire una traccia, una riflessione, per poi appostarsi come una
tigre. E le opere che nascono fuori dai cicli tematici ben rappresentano questi
balzi, segnali che la grande arte – in una società sovraesposta – sa mantenersi
a freno e svelarsi quando è il momento. </span></p><p class="MsoNormal"><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_M0NXuwwOtN9K9XLHesxNCsxeldSwVDagT99lLpparVpngaCXj5DdbIe__A6HLksQloAMWJYs_1UuC75ku2WmSMVntHXQ07KRhg9cUSi-GO0Mo-jsDo7mm3WXBjZVcaMnOfPDiEZ4XB4Z6Fn65xUF7k4Cqx31fC8_ynn_ZrAWxotgVeMWLpC5VrVixF0/s1247/IMG_5581.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1247" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_M0NXuwwOtN9K9XLHesxNCsxeldSwVDagT99lLpparVpngaCXj5DdbIe__A6HLksQloAMWJYs_1UuC75ku2WmSMVntHXQ07KRhg9cUSi-GO0Mo-jsDo7mm3WXBjZVcaMnOfPDiEZ4XB4Z6Fn65xUF7k4Cqx31fC8_ynn_ZrAWxotgVeMWLpC5VrVixF0/w493-h640/IMG_5581.jpeg" width="493" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il ritratto di Salvo D'Acquisto </td></tr></tbody></table><br /><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;">L’opera dedicata al valoroso Salvo
D’Acquisto si colloca sulla scia dei dipinti che l’artista ha riservato ai
personaggi leggendari, anche se non necessariamente celebri. Vespasiani guarda
al simbolo e sa bene che la sua arte ha un ruolo che si rivolge al sacro,
avanguardia anomala nell’odierna società nichilista, e per questo procede,
illumina, innalza come nessun altro: lavora unendo passato e futuro ma più di
tutto le forze che mantengono unite tali distanze.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;">Il 23 settembre 2023 è stato celebrato l’ottantesimo
anniversario della tragica scomparsa di Salvo D’Acquisto, vice brigadiere dei
Carabinieri, barbaramente ucciso dalla follia nazista. Ricordo amaro quanto
pregno di significato è ancora oggi immaginare un giovane uomo andare incontro
al martirio, ma a maggior ragione considerare di offrire la propria vita al
posto di quella di 22 innocenti, scelti frettolosamente – dopo l’esplosione
forse accidentale di una granata – e destinati ad una fucilazione di
rappresaglia, tale vicenda ha qualcosa che supera la dimensione del coraggio ed entra in
quella della fede. Un racconto carico di commozione e di significato perché
sottolinea quanto sia cara la libertà e quanto sia arduo il compito di ogni
generazione nel mantenerla viva e luminosa come una fiamma. Se da un lato è
fondamentale il valore della memoria storica, dall’altro quello della
responsabilità quotidiana garantisce un servizio di custodia di ciò che spesse
volte sembra dato per assodato, mentre è invece frutto di un costante impegno
fatto di difesa (dei valori fondamentali) e di avanzamento (sulle
caratteristiche di ogni epoca).</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;">In questo muoversi lungo la prima linea della cultura è
emblematico il lavoro di Mario Vespasiani, figura di spicco dell’arte
contemporanea italiana, che da sempre si è spinto nei sentieri inesplorati del
sapere, attraverso i quali ha mostrato l’indagine dell’assoluto, i confini del
bene e del visibile. Un artista dalla rara sensibilità in grado di decifrare il
presente in chiave teorica con i suoi scritti e con sue le rassegne sul
pensiero contemporaneo, come in termine pratico mediante le sue opere. Nel
corso del tempo ha studiato attraverso il tema del ritratto i personaggi più
significativi della nostra epoca e parallelamente ha svolto un ammirevole
lavoro sulla memoria, dando nuova luce a personalità del passato che in certi
momenti hanno incrociato la sua ricerca.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;">Il ritratto dedicato a Salvo D’Acquisto non fa eccezione,
un’opera dall’evidente raffinatezza stilistica che intreccia varie chiavi di
lettura: quella emotiva è naturalmente la prima che salta all’occhio, ma come
vuole la ricerca di Vespasiani bisogna scendere nel profondo per cogliere gli
altri riferimenti possibili. Il volto nei suoi acquerelli appare sempre
speculare, nella cui parte bassa non vengono riportati gli occhi, ad indicare
la nostra incapacità di vedere fisicamente chi è scomparso, ma anche ad
identificare la sua anima che si sdoppia dal corpo fisico, continuando a
persistere. Sullo sfondo sventola nel cielo azzurro un tricolore che Vespasiani
ha reso stilizzato: nella parte sinistra, il drappo verde riprende le colonne
tortili del baldacchino di San Pietro, ad incoraggiare la causa di beatificazione,
nella parte destra il lembo rosso avvolge le spalle del Carabiniere come il
classico mantello dei supereroi, sottolineando l’aspetto concreto e non
cinematografico di una persona reale che si è spesa totalmente. Al centro del
cappello la fiamma dell’Arma prende i contorni divini del Sacro Cuore mentre in
alto si legge una frase del vice brigadiere partenopeo che ha reso immortale il
suo ricordo e commosso l’artista al punto da dargli pieno risalto nel dipinto:
«Se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho
paura! » Salvo Rosario Antonio D’Acquisto</span></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnc4O3ZVubeeRNcNOj62bRFrdjFZc4oj-r3DxhiQLTc_UhqmmjLMCCOK3W5EPbS4XHfVLjv7XESXytHPaVVIvsCNf89jVepva4WSgYnfdZn7mQRSxZofmgzXG1LhAzpuFchoBmhTcOwHoYxfX8dMm45XQTPR3wjzSFu4FQds3YcOKRRkzPmnarAvF3Ytw/s1280/IMG_4696%20copia.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="862" data-original-width="1280" height="270" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnc4O3ZVubeeRNcNOj62bRFrdjFZc4oj-r3DxhiQLTc_UhqmmjLMCCOK3W5EPbS4XHfVLjv7XESXytHPaVVIvsCNf89jVepva4WSgYnfdZn7mQRSxZofmgzXG1LhAzpuFchoBmhTcOwHoYxfX8dMm45XQTPR3wjzSFu4FQds3YcOKRRkzPmnarAvF3Ytw/w400-h270/IMG_4696%20copia.jpeg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mario Vespasiani e sua moglie Mara in una foto artistica </td></tr></tbody></table><br /><p class="MsoNormal"><br /></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;">Mario Vespasiani con questi ritratti non intende solo
rendere omaggio con la sua arte ai grandi uomini, non si tratta solo di
pregevoli ricordi, bensì è un’azione che prova a mettere in circolo quelle
forze di bene che li hanno guidati. Questi uomini e donne vengono allora
guardati e nominati intensamente per fare in modo che le loro qualità scendano
su di noi, che siano al nostro fianco. La rilevanza artistica e umana di Mario
Vespasiani è tale che ad oggi è l’unico artista ad aver esposto al Museo
Storico dell’Aeronautica Militare e al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri,
per il suo alto valore professionale e per le sue opere di solidarietà gli è
stata consegnata nel 2022 dal Generale Rosario Aiosa la targa del Gruppo delle
Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;">Di recente anche Papa Francesco rivolgendosi agli ufficiali
e ai militari dell’Arma dei Carabinieri ricevuti in udienza in piazza San
Pietro per tale anniversario ha puntualizzato il concetto intuito da
Vespasiani: “Come non vedere sullo sfondo di questa storia drammatica e
toccante l’imitazione di Gesù che, inviato dal Padre per manifestarci il suo
amore, ha dato la vita per liberarci dal potere della morte, ha preso su di sé
le nostre colpe, si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri
dolori e proprio per le sue piaghe noi siamo stati guariti”. Il Santo Padre ha
poi rivolto l’invito a non perdersi d’animo e “a non cedere alla tentazione di
pensare che il male sia più forte, che al peggio non ci sia mai fine e che il
vostro impegno sia inutile. Guardando a Salvo d’Acquisto, lasciatevi animare
dalla passione per il bene”.</span><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: large;"><br /></span></p>
<!--EndFragment-->Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-19021395524743531402023-09-13T12:00:00.001+02:002023-09-15T10:29:43.335+02:00L’algoritmo della vergogna e le altre storture della scuola italiana<p><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></p><p><span style="font-size: large;"><b>Algoritmi</b> killer, <b>assunzioni a tempo indeterminato</b> che arrivano dopo anni o addirittura quando è quasi giunta la pensione, il balletto dei <b>concorsi per ottenere il ruolo</b>, il conseguimento dei <b>titoli culturali</b> a pagamento per aumentare il punteggio nelle graduatorie, ormai da tempo questi e altri problemi caratterizzano il mondo della <b>scuola</b> tanto bistrattato dalla politica.<span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-size: large;">In questi giorni di inizio del nuovo anno scolastico si parla tanto dell’utilizzo dell’algoritmo come sistema usato dai provveditorati per reclutare i docenti. Un sistema assolutamente fallimentare che, inventato in tempi di pandemia per evitare le convocazioni in presenza, è poi rimasto in uso invece di essere abolito perché malfunzionante. Ma in Italia si cancellano le novità positive (come lo smart working che ha subito una drastica riduzione dopo la pandemia) e si mantengono quelle negative. A causa dell’algoritmo anche quest’anno migliaia di docenti con punteggio alto si sono visti scavalcare dai loro colleghi con punteggio più basso perché ritenuti rinunciatari non avendo indicato nell’istanza per le supplenze tutte le sedi possibili e anche immaginabili visto che le domande per le GPS sono state compilate a luglio e, come ormai abitudine di questi anni, senza conoscere le disponibilità delle cattedre.</span></p><p><span style="font-size: large;">Come si può chiedere a un docente di compilare alla cieca una domanda per ottenere un posto di lavoro che, a seconda di dove sarà ubicato, potrà mettergli a soqquadro la vita per un anno? Cos’è una lotteria? Vince il posto migliore chi è più fortunato? Non è forse questa una vergogna tutta italiana? Così, ad oggi, tanti docenti precari da anni con punteggi notevoli sono rimasti a casa nell’attesa delle convocazioni dalle graduatorie di istituto che però non garantiscono incarichi con contratti fino alla fine dell’anno scolastico.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Algoritmi della vergogna dunque, sistemi killer di reclutamento dei docenti, lesivi del diritto al lavoro e della dignità personale.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Perché non ritornare alle convocazioni in presenza, fatte magari a fine agosto in modo da avere tutte le disponibilità delle cattedre, e dare a tutti la possibilità di lavorare scegliendo in base al punteggio la sede più comoda secondo le proprie esigenze personali e familiari? Perché si continua a insistere con il sistema dell’algoritmo se ogni anno fa strage di docenti?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Altro punto da mettere sotto osservazione: perché in Italia i docenti restano precari per anni? Perché, anziché portare avanti il sistema farraginoso dei concorsi, mentre passano gli anni per bandirli, non si procede con l’assunzione da graduatoria? In questo modo i docenti precari verrebbero assunti con un sistema limpido e scorrevole tale da valorizzare l’esperienza di insegnamento e garantire a tutti, ognuno in base al proprio turno, il ruolo. Di pari passo andrebbero organizzati corsi abilitanti, anche online per i lavoratori, per i docenti entrati di ruolo da graduatoria ma non ancora in possesso dell’abilitazione. Ciò potrebbe abolire per gli insegnanti il dispendio economico dovuto ai tanti corsi di preparazione a pagamento organizzati da vari enti per il superamento del concorso.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Va aggiunto che anche il conseguimento dei titoli culturali a pagamento per aumentare il punteggio nelle graduatorie dovrebbe in qualche modo essere rivisto perché ci sono precari con anni di servizio che vengono superati da chi ha una maggiore possibilità economica e pertanto può permettersi di acquisire più punteggio puntando su certificazioni, master e titoli vari.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm06oeC6Mhi82J_88Et-Uvq97nq8Da52hiCwEZl7nzBQ_bBMfZdPWrmaq7M43jlouUjwY7KJ9NjZeBSsmyr2GzmdbYVS1uJPVyHGjYHWtii1nopsOx92eFqNTNMNwM1342_V7sj0HxuR2fDs3q9Prrn81eMoXm3tu1lTpIUyYCivmyKHarJMEVKZmuRYs/s420/Scuola.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="420" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm06oeC6Mhi82J_88Et-Uvq97nq8Da52hiCwEZl7nzBQ_bBMfZdPWrmaq7M43jlouUjwY7KJ9NjZeBSsmyr2GzmdbYVS1uJPVyHGjYHWtii1nopsOx92eFqNTNMNwM1342_V7sj0HxuR2fDs3q9Prrn81eMoXm3tu1lTpIUyYCivmyKHarJMEVKZmuRYs/s320/Scuola.jpg" width="320" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Bisogna ripristinare un equilibrio tale da garantire ai tanti docenti italiani una vera stabilità lavorativa ed economica, con il conseguente aumento degli stipendi che devono essere più dignitosi e soddisfacenti.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">In questo stato di cose cosa fanno i sindacati? Dov’è il loro reale ed effettivo sostegno ai lavoratori?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Altra nota dolente: perché i docenti non si organizzano in modo compatto per avviare e portare avanti una battaglia per il riconoscimento dei loro diritti e il cambiamento di questo attuale sistema che tanto li danneggia?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Forse è vero che in Italia tutti si lamentano ma allo stesso tempo vogliono che a risolvere i loro problemi siano sempre gli altri.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sport nazionale? Dormire sonni tranquilli mentre il Paese va allo sfacelo.</span></p><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; text-align: justify;"><i style="text-align: start;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"><span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">Articolo presente </span><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">su</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; text-decoration-line: none;"><span style="color: #999999;">Il Nuovo Baracchino</span></a><span style="color: #666666;"> </span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div><div><span style="font-size: xx-small;"><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span style="color: #666666;"><br /></span></i></span></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-25649987747045065252023-08-29T10:00:00.001+02:002023-09-07T11:32:36.099+02:00La Sicilia da leggere: conoscere l’isola grazie ai libri che la raccontano<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">La Sicilia è una terra meravigliosa, calda e accogliente come poche, luminosa e sincera, ricca di storia e arte, caratterizzata da paesaggi eccezionali, invidiata non solo per la sua straordinaria bellezza ma anche per la bontà della sua cucina. L’isola è il luogo ideale dove perdersi e ritrovarsi, dove vivere ed emozionarsi.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Questa terra così straordinaria è stata tante volte raccontata nei libri: una <b>Sicilia da leggere</b>, dunque, tra passato e presente, e da conoscere attraverso tante letture appassionanti e interessanti non solo per gli stessi siciliani ma anche e soprattutto per chi vuole scoprire, in qualche modo, l’isola.
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh_kRzD8K7bA7jjs94p4pfnIXuAPRB6keZ6Efd9S_S4_E1wuGiyp8jpvIQ-iv6Y8e0iBQtJord-hh6nS3r3QEHxdcSzBD1efPSctqFGjP82xWDt1uZqbdbppz-XAnj1Ng2ghu6Gc1J-lE/s1600/mare-libri-982x540.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="982" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh_kRzD8K7bA7jjs94p4pfnIXuAPRB6keZ6Efd9S_S4_E1wuGiyp8jpvIQ-iv6Y8e0iBQtJord-hh6nS3r3QEHxdcSzBD1efPSctqFGjP82xWDt1uZqbdbppz-XAnj1Ng2ghu6Gc1J-lE/s400/mare-libri-982x540.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">Ecco, di seguito, un elenco di alcuni dei libri che raccontano la Sicilia e la sicilianità.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">1. <b>“Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa</b>. Il libro, che narra le trasformazioni avvenute nella vita e nella società in Sicilia durante il Risorgimento, dal momento del trapasso dal regime borbonico alla transizione unitaria del Regno d’Italia, è considerato uno tra i più grandi romanzi di tutta la letteratura italiana e mondiale. Sono rimaste davvero celebri alcune frasi: «Noi fummo i gattopardi, i leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti gattopardi, sciacalli e pecore continueremo a crederci il sale della terra» o ancora «Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi».
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">2. <b>“L’esclusa” di Luigi Pirandello</b>. Nel romanzo l’autore narra una vicenda che rimanda ai paradossi del dramma esistenziale, del contrasto tra sostanza e apparenza. La protagonista è Marta, una ragazza sposata con Rocco Pentagora. Il marito scopre alcune lettere inviatele da un ammiratore e la giovane viene così accusata ingiustamente di adulterio e cacciata da casa: il marito l’abbandona e viene disprezzata da tutti.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">3. <b>“Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia</b>. Il romanzo racconta la storia di alcuni omicidi commessi dalla mafia e della lotta del comandante dei carabinieri Bellodi per scoprire la verità e arrestare i colpevoli.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">4. <b>“Un mese con Montalbano” di Andrea Camilleri</b>. Il titolo si collega al numero dei racconti, trenta esattamente, che coinvolgerebbero il lettore per un mese esatto, leggendo un racconto ogni giorno, come afferma lo stesso autore nella nota conclusiva.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">5. <b>“Il bell’Antonio” di Vitaliano Brancati</b>. Protagonista del romanzo è il bellissimo giovane Antonio Magnano, che vive a Catania in pieno periodo fascista. Ha la fama di seduttore e per questo è invidiato dagli uomini e ambito dalle donne. Ma sarà proprio questa fama a rovinarlo.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">6. <b>“Diceria dell’untore” di Gesualdo Bufalino</b>. Si racconta la convivenza di alcuni reduci di guerra moribondi in un sanatorio della Conca d’Oro, nel ’46. Fra il protagonista e una paziente dagli ambigui trascorsi nasce un amore puerile e condannato a una triste fine già in partenza.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">7. <b>“La mennulara” di Simonetta Agnello Hornby</b>. Racconta la vita e la morte di Rosalia Inzerillo, detta la Mennulara (la raccoglitrice di mandorle), nella cornice di una Sicilia stretta nelle sue contraddizioni.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">8. <b>“Bagheria” di Dacia Maraini</b>. Un lungo racconto autobiografico che dipinge, con tratti composti e partecipi, la Sicilia, la cittadina di Bagheria e la villa di famiglia dove Dacia Maraini approda bambina dopo due anni di prigionia trascorsi in un campo di concentramento giapponese.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">9. <b>“Non c’è più la Sicilia di una volta” di Gaetano Savatteri</b>. L’autore restituisce al lettore un volto inedito e sorprendente dell’isola, puntualizzando che non è vero che in Sicilia tutto cambia perché tutto rimanga com’è poiché, negli ultimi anni, quasi tutto è cambiato.
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: large;">10. <b>“I leoni di Sicilia” di Stefania Auci</b>. Il romanzo intreccia le vicende storiche con la vita privata dei Florio, trasportando il lettore in un mondo affascinante di forti personalità.
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<i style="text-align: start;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></span></i></div>
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<span style="font-size: xx-small;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Articolo presente su </span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><a href="http://www.infoagrigento.it/" style="color: #868686; text-decoration-line: none;">InfoAgrigento</a> </i><span style="font-family: georgia, "times new roman", serif;">e su</span><i style="font-family: georgia, "times new roman", serif;"><span><span style="color: #666666;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/"><span style="color: #999999;">Il Nuovo Baracchino</span></a><span style="color: #666666;"> </span></span></i></span></div>
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Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-34878851010347290422023-07-24T13:00:00.000+02:002023-08-29T10:26:33.083+02:00Cara Maria De Filippi, ecco perché non guardo "Uomini e Donne"<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">È uno dei programmi più visti della televisione, il pubblico segue con curiosità morbosa le vicende dei suoi concorrenti/protagonisti e</span></span><span style="font-size: large;">d è anche considerata una delle trasmissioni più trash della storia della tv.<span><a name='more'></a></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">"Uomini e donne", ideato e condotto da Maria De Filippi, è un format sui generis. </span></span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1UlOh40ngEYWTW_mpApAhd6Y6XfGjJi1vlaoigYE9-r8Ssw6qZbtABMHQGCP_stAibpqRDqZoljw5x1Koje_i2GRkxp9TnX1Uea131zswkMiNNDABUsB3AW73XmVxg-0dpJzO2rYVx5Q/s1600/logo-uominiedonne.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="120" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1UlOh40ngEYWTW_mpApAhd6Y6XfGjJi1vlaoigYE9-r8Ssw6qZbtABMHQGCP_stAibpqRDqZoljw5x1Koje_i2GRkxp9TnX1Uea131zswkMiNNDABUsB3AW73XmVxg-0dpJzO2rYVx5Q/s400/logo-uominiedonne.jpg" width="400" /></a><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Per i pochissimi che non lo conoscono, si tratta di una vetrina in cui ragazzi e ragazze si mettono in mostra, corteggiando il/la tronista di turno, per emergere nel mondo dello spettacolo. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Puntata dopo puntata il pubblico in studio e a casa assiste curioso alle vicende, spesso davvero strappalacrime, di questi giovani alla ricerca del successo. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">L'attenzione è tale che spesso, anche per strada, ci si ritrova a sentire donne di tutte le età discutere su questo e quell'altro episodio, di Tizio, Caio e Sempronio - i nomi, non me ne voglia nessuno, sono talvolta molto "particolari".</span></span><br /><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">In certi casi si assiste a vere e proprie "risse verbali" tra i simpatici ma nervosi partecipanti che si sfidano a colpi di congiuntivi sbagliati e parole dialettali per cercare di conquistare il principe azzurro o la cenerentola di turno.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Come se non bastasse, la mente di Maria De Filippi ha partorito pure "Uomini e donne over", destinato a tronisti e corteggiatori in età matura.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Ma la situazione più snervante di questo programma è "l'esterna": si tratta del momento in cui nel corso della trasmissione vengono mostrate le riprese effettuate durante un appuntamento tra tronista e corteggiatrice, o viceversa, all'esterno, appunto, degli studi televisivi. Ecco, questo è il momento più trash di "Uomini e donne". </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Sì, perché è davvero irritante osservare il tipo muscoloso e abbronzato che arriva all'incontro vestito di tutto punto come se fosse l'uomo più macho del mondo. Aspetta la sua consapevole preda, le offre da bere, la riempie di promesse, le dà un bacio "a stampo", le fa qualche moina e la rispedisce a casa per poi aspettare la settimana successiva in cui porterà in "esterna" un'altra povera disgraziata; così per tutto il resto delle successive puntate. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Ma è normale tutto ciò? Non ci meravigliamo se questo identico atteggiamento lo riscontriamo nella vita di tutti i giorni in cui ci sono fin troppi "falsi" tronisti. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Va bene, sarà pure un gioco televisivo, ma il problema è che è diventato anche un'abitudine nella vita reale. </span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Da questo atteggiamento così superficiale traggono, purtroppo, insegnamento anche i ragazzini che potrebbero pensare che sia normale tale passerella di ragazze, questa rappresentazione delle donne come "oggetto", come qualcosa da provare e cestinare nell'attesa di una new entry.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Ciò che più sconvolge è l'autentico interesse che molte donne hanno nei confronti di un prodotto televisivo di questo tipo; proprio loro che dovrebbero irritarsi per ciò che viene mostrato.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Certo, è chiaro che anche le partecipanti stanno lì per mostrarsi e cercare di fare un'improvvisata carriera nel mondo della televisione e anche loro non ci fanno una gran bella figura; ma è proprio il concetto di mancanza di rispetto verso gli altri ciò che emerge da un programma di questo tipo.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Si porta avanti una strenua lotta contro il "femminicidio", si cerca di inculcare il più possibile nella gente il concetto di rispetto verso gli altri, di attenzione verso i valori della persona e poi ci si riduce a guardare una tv fatta di false lacrime e finte emozioni, di baci costruiti e parole romantiche artefatte.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">Ecco, cara signora De Filippi, perché non guardo il suo programma. Ma lei, che è un'astuta donna di spettacolo, purtroppo non fermerà mai questa assurda sceneggiata.</span></span><br />
<i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;">©DeniseInguanta</span></span></i></div><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i></div><div><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small;">Articolo presente anche su</span><span style="background-color: white; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="background-color: white; color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></div><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i></div><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i></div><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i></div><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i></div><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i></div><div><i><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Times,"Times New Roman",serif;"><br /></span></span></i></div>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-44605690233307805242023-06-28T09:30:00.001+02:002023-06-28T13:11:23.245+02:00"Caddi come una lucciola", oggi l'anniversario della nascita di Luigi Pirandello<p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ricorre oggi <b>l’anniversario della nascita di Luigi
Pirandello</b> che nacque a Girgenti il 28 giugno 1867.<span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Anche quest’anno, come negli anni passati, il giorno della
nascita dell’autore è ricordato con numerose iniziative.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVd7y8HEq2kqIbdZHp9bzI5CdvCxqiOuN6jiNFrt8E-lRwNtPRvy-b5uSarI3ZSjHtX397CmLL5c6s1LgNC9QD_qALXilfR1u9UdMWISXCM0SzUBrkBD6Yjn15PONZbAtc1aqbLpjtTN9WzIm9ZWt2kjzKdM9fLrYCaqOAvBjlPFXy2J3cHC9rk8DL/s895/IMG_20190624_133922.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="762" data-original-width="895" height="272" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVd7y8HEq2kqIbdZHp9bzI5CdvCxqiOuN6jiNFrt8E-lRwNtPRvy-b5uSarI3ZSjHtX397CmLL5c6s1LgNC9QD_qALXilfR1u9UdMWISXCM0SzUBrkBD6Yjn15PONZbAtc1aqbLpjtTN9WzIm9ZWt2kjzKdM9fLrYCaqOAvBjlPFXy2J3cHC9rk8DL/s320/IMG_20190624_133922.jpg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Luigi Pirandello</td></tr></tbody></table><br /><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span><p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Pirandello, che è stato un drammaturgo, scrittore e poeta
italiano, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, è
considerato uno tra i più importanti drammaturghi del XX secolo per la sua produzione, le tematiche affrontate e l’innovazione del racconto teatrale. Tra i suoi lavori
spiccano diverse novelle e racconti brevi, in lingua italiana e siciliana, e
circa quaranta drammi, l’ultimo dei quali incompleto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">L’autore, che morì a Roma il 10 dicembre del 1936 e che
tanto ha dato con le sue opere all’analisi dell’animo umano, è uno degli
scrittori più importanti della letteratura e anche uno dei drammaturghi più
amati del teatro. Patrimonio della cultura mondiale, la produzione letteraria
di Luigi Pirandello rappresenta per tutti l’estrema sintesi del pensiero umano
e del modo di agire degli individui, pensiero e azione spesso indiscutibilmente
controversi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le sue opere teatrali sono tutt’oggi tra le più
rappresentate e riscuotono sempre grande successo di pubblico.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Le sue teorie mirano ad analizzare a fondo l’individuo; egli
si occupò di questioni teoriche fin da giovane, nonostante fosse convinto che
qualunque filosofia sarebbe fallita di fronte all’insondabilità dell’uomo
quando in lui prevale la “bestia”, l’aspetto animalesco e irrazionale.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Luigi Pirandello resta dunque uno degli autori più amati di
sempre e, ovviamente, non solo dagli agrigentini, che hanno per lui un profondo
rispetto e un grande affetto. A riprova della sua incalcolabile importanza nel
campo culturale c’è il fatto che la sua Casa natale, adibita a museo, è una
meta molto visitata dai turisti italiani e stranieri durante tutto l’anno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Artisti e scrittori, dunque, renderanno omaggio alla memoria
del grande scrittore, drammaturgo e poeta che tanto ha dato alla letteratura
internazionale.</span></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p><i style="background-color: white; font-family: georgia; font-size: 13.2px;"><span style="font-size: x-small;">©DeniseInguanta</span></i></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small;">Articolo presente anche su</span><span style="font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-family: "Times New Roman", Times, FreeSerif, serif; font-size: xx-small; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-13360012727653896412023-06-26T11:30:00.000+02:002023-06-26T11:42:46.494+02:00Truffe online, come difendersi? Risponde l'Avvocato Jacopo Evangelista<p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Sono moltissimi gli Italiani che ogni giorno denunciano di essere vittime di <b>truffe</b>; in particolare, le truffe più diffuse sembrano essere quelle <b>online</b>, anche per il fatto che internet è il mezzo più utilizzato per i pagamenti e la risoluzione di molti aspetti legati alla burocrazia. <span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Non a caso, ultimamente, una truffa molto diffusa sembra essere quella definita della "<b>finta CCIAA</b>": truffatori inviano alle aziende bollettini postali, con intestazioni che richiamano quelle della Camera di Commercio, riguardanti tasse da pagare.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Di questa e di altri tipi di truffa si è occupato l'<b>Avvocato Jacopo Evangelista</b>, che ha risposto a due importanti domande utili a capire <b>come comportarsi in caso di truffa</b> e <b>quali sono le pene previste per i truffatori</b>.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Vediamo cosa ha detto ai nostri microfoni.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis_d0c4l8TIMqDH50B-7sKUbWK2-b-85Hix7uWx2XOVtiQmeOT4WHN7CGi4X8_S3NRFRdQzws4OwNcAe0qzAUkYgdi0aL4VE3_KxwETRxFCGykzaRG6WrsXsehRQOJBBxvyWLLvckuDIsa3Qn55GpQSUbjXoPi3WN4wpmYGL14DhCju3LqV_Y5qqXw/s275/truffe.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis_d0c4l8TIMqDH50B-7sKUbWK2-b-85Hix7uWx2XOVtiQmeOT4WHN7CGi4X8_S3NRFRdQzws4OwNcAe0qzAUkYgdi0aL4VE3_KxwETRxFCGykzaRG6WrsXsehRQOJBBxvyWLLvckuDIsa3Qn55GpQSUbjXoPi3WN4wpmYGL14DhCju3LqV_Y5qqXw/w400-h266/truffe.jpg" width="400" /></a></div><br /><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Quale prassi bisogna seguire per vie legali quando si scopre di essere vittima di una truffa?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>In casi del genere la cosa fondamentale è recuperare ogni tipo di documentazione inerente all'interlocuzione ed ai pagamenti effettuati al truffatore. Può capitare, infatti, che attraverso un pagamento tracciabile si riesca a risalire all'intestatario del conto o della carta che ha ricevuto il pagamento.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>In alcuni casi, infatti, il truffatore fa affidamento sul senso di vergogna del truffato che, non denunciando, lo lascia sostanzialmente impunito. Questa prassi, tuttavia, altro non fa che alimentare il sistema delle truffe.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>Soprattutto in caso di truffe online ed in tutte le occasioni in cui c'è stato un pagamento tracciabile ci sono buone possibilità di risalire all'identità del truffatore.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>In alcune occasioni, queste truffe vengono perpetrate attraverso dei cosiddetti prestanome. In tali casi è sicuramente più complesso risalire al vero dominus dell’operazione, ma non impossibile. Si tratterà, e sarà compito delle forze dell’ordine, di ricostruire i contatti non più tra il truffato ed il truffatore, ma tra il prestanome (intestatario del conto o del numero di telefono) ed il vero truffatore (mente dell’operazione).</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>È consigliato, in casi del genere, rivolgersi ad un legale per la redazione della denuncia. Questo perché il tempo che un legale può dedicare alla ricostruzione delle operazioni, alla raccolta di tutto il materiale ed alla stesura della querela è tendenzialmente superiore a quello offerto dalle forze dell’ordine.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>Una volta impostata la querela ed indicato il percorso per le indagini, sarà compito delle forze dell’ordine proseguire con gli accertamenti che si ritengono più idonei attraverso gli strumenti che hanno a loro disposizione.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i><br /></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;">Quali sono solitamente le pene per i truffatori?</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>Il reato di truffa è previsto dall’art. 640 codice penale e prevede, nella sua forma semplice, la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni. In questo caso è necessaria la querela della persona offesa che deve essere presentata entro 3 mesi dal momento in cui si scopre di essere stati vittime di un raggiro.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>La pena è della reclusione da 1 a 5 anni nel caso di truffa aggravata.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>Si tratta di artifizi o raggiri commessi alternativamente</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>- a danno dello Stato, o di altro ente pubblico, o dell’Unione Europea;</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>- ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'Autorità;</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>- in caso di minorata difesa della persona offesa, vale a dire avendo profittato di circostanze di luogo, di tempo o di persona, anche in riferimento all'età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa del truffato. In questo caso, secondo la giurisprudenza costante, rientrano le truffe perpetrare online, poiché la distanza tra il truffato ed il truffatore e l’impossibilità di verificare direttamente le condizioni del prodotto agevolano la condotta delittuosa.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i>In ogni caso, sarà il Giudice a determinare la pena ritenuta congrua al fatto di reato specifico, dovendo valutare anche l’eventuale presenza di ulteriori circostanze aggravanti o attenuanti.</i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i><br /></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><span style="background-color: white; font-size: xx-small;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">©DeniseInguanta </span></i></span><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><br /></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: medium;"><i><br /></i></span></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-2538016396130512742023-06-03T10:30:00.000+02:002023-06-03T10:57:19.260+02:00Intitolazione dell’IC “Andrea Camilleri” di Favara, parla da Arona il DS Giuseppe Amato: “Lodevole iniziativa ma bisogna portare avanti il nome dello scrittore in modo originale”<p style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; margin: 0px 0px 17px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; margin: 0px 0px 17px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">È di qualche giorno fa la notizia che l’Istituto Comprensivo “Bersagliere Urso – Mendola” di Favara (AG) ha cambiato la sua denominazione in <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">I. C. “Andrea Camilleri”</span>.<span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; margin: 0px 0px 17px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il cambio di intitolazione è stato fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosetta Morreale che, per l’occasione, ha indetto un concorso letterario destinato agli studenti delle scuole del primo e del secondo ciclo e dedicato a racconti in lingua italiana con contaminazioni dialettali.</span></p><p style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; margin: 0px 0px 17px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Sulla questione si è espresso anche il <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Dirigente Scolastico Giuseppe Amato</span>, professore agrigentino che dirige l’IIS “Enrico Fermi” di Arona (NO).</span></p><p style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; margin: 0px 0px 17px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Amato fu il primo in Italia a fare intitolare qualche anno fa una scuola a Camilleri, un istituto comprensivo di Varallo Pombia. In quel frangente organizzò anche un concorso letterario dedicato allo scrittore siciliano e rivolto agli studenti delle scuole di tutte le regioni, che erano invitati a scrivere racconti in lingua italiana con richiami ai dialetti. Il concorso esiste tuttora ed è organizzato dall’IIS Fermi di Arona.</span></p><p style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; margin: 0px 0px 17px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Adesso il dirigente scolastico agrigentino, che da anni si è trasferito in Piemonte per lavoro ma che non ha mai smesso di amare incondizionatamente la terra di origine tanto da ricordarla con numerosi progetti, pur esprimendo soddisfazione per il fatto che ci siano altri eventi in ricordo di Camilleri, ha sottolineato in una dichiarazione le varie somiglianze tra le proprie iniziative e quelle dell’istituto comprensivo di Favara.</span></p><p style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; margin: 0px 0px 17px;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Ecco come si è espresso sulla questione: <em style="box-sizing: border-box;">“Ho appreso con vero piacere che vi è una seconda scuola in Italia dedicata ad Andrea Camilleri, cioè l’I. C. “Bersagliere Urso – Mendola” di Favara diretto dal DS Rosetta Morreale. Sono orgoglioso di essere stato il primo dirigente in Italia ad avere portato avanti una serie di iniziative legate al nome del grande scrittore siciliano, dall’intitolazione della scuola al concorso, e sono allo stesso tempo lieto di vedere che altre scuole stanno proseguendo sulla stessa scia, anche in considerazione del fatto che lo scopo delle mie iniziative è quello di portare avanti il nome, le opere e la filosofia, legata alla sicilianità, di Camilleri. Tuttavia credo che, anziché replicare le mie iniziative – intitolazione della scuola, concorso letterario con le stesse caratteristiche e lo stesso bando perfino nelle parole, murale dedicato allo scrittore siciliano nell’edificio scolastico come avevo già fatto io a Varallo Pombia – com’è accaduto nell’istituto di Rosetta Morreale, si debba realizzare qualcosa di più originale, dando spazio alla fantasia. Per questo invito la Dirigente ad allargare l’orizzonte delle iniziative e a portare avanti progetti nuovi rispetto a quelli già promossi da me, in questo modo penso che si potrà ricordare più efficacemente il nome del Maestro Camilleri perché sarà possibile spaziare in ambiti nuovi e maggiormente diversificati”</em>.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><span style="background-color: white; font-size: xx-small;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">©DeniseInguanta </span></i></span><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"></span></i></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzD79vut8iPvAvzBUkHtMxfdWrnRYK2E71q8YBIojgoRAoDowDMPn0pd6_rbufsjKAG7NTiFtKJ3FrHn4TAuuv5LV0-lDe9EJ33m-MtpUeV1b_m9bH72AhhFsoUGTHMj5SLOnS4YgNJhW9pKQyEK7BDkw_jyNVuTbSYFU17A79gbFl78QU-k75BD76/s2048/IMG-20230124-WA0008.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="2048" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzD79vut8iPvAvzBUkHtMxfdWrnRYK2E71q8YBIojgoRAoDowDMPn0pd6_rbufsjKAG7NTiFtKJ3FrHn4TAuuv5LV0-lDe9EJ33m-MtpUeV1b_m9bH72AhhFsoUGTHMj5SLOnS4YgNJhW9pKQyEK7BDkw_jyNVuTbSYFU17A79gbFl78QU-k75BD76/w400-h400/IMG-20230124-WA0008.jpg" width="400" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il DS Giuseppe Amato e la locandina del suo concorso </td></tr></tbody></table><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: xx-small; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p>
<!--EndFragment-->Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-53031827445254231672023-05-31T01:00:00.002+02:002023-06-03T10:57:56.263+02:00Premio Letterario Nazionale "Modello Camilleri", al via la premiazione <p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Si terrà lunedì 5 giugno alle ore 11:00 nei locali dell'istituto d'istruzione superiore statale "Enrico Fermi" di Arona (NO) la premiazione del concorso letterario nazionale <b>"Modello Camilleri"</b>.<span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Il Premio, indetto dall'istituto aronese e fortemente voluto dal <b>Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe Amato</b>, riguarda racconti inediti scritti da alunni di scuole secondarie di secondo grado di diverse regioni italiane.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">La giuria di qualità, che ha decretato i vincitori, è composta da esperti del settore: giornalisti, scrittori, docenti di Lettere, esponenti del mondo culturale. Si tratta di <b>Serena Caruso Bavisotto</b> (dirigente Ufficio Scolastico di Novara), <b>Gaetano Savatteri </b>(giornalista, scrittore e autore dei libri che hanno ispirato la fiction “Makari”), <b>Denise Inguanta</b> (giornalista, scrittrice, editor e docente di Lettere), <b>Maria Rita Di Natale</b> (docente di Lettere), <b>Jana Karsaiova</b> (scrittrice slovacca finalista al Premio Strega con il suo primo romanzo “Divorzio di velluto”).</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;">Appuntamento a lunedì per scoprire a chi andrà l'importante premio.</span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><br /></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: xx-small;"><span style="background-color: white;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span>©DeniseInguanta</span><span> </span></span></i></span><i style="background-color: white; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"></span></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-svTbA23RdcEHD23XjTb0phc29JQSBeY_-Mc8LeznsULWDeh4fZoctuhdUwc4wn42HElvSsjT5ujkGuSwYzegc9LD5kOTer8kGIEWXh0lXkefx9MIof4WDS1vMpF5-3yGGfCK-mw2JF4HAymzXc97AbyDmWFvZo96IfkA0dsQTuOBAHLFBQvQBpbA/s1386/Premio%20Camilleri.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1386" data-original-width="988" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-svTbA23RdcEHD23XjTb0phc29JQSBeY_-Mc8LeznsULWDeh4fZoctuhdUwc4wn42HElvSsjT5ujkGuSwYzegc9LD5kOTer8kGIEWXh0lXkefx9MIof4WDS1vMpF5-3yGGfCK-mw2JF4HAymzXc97AbyDmWFvZo96IfkA0dsQTuOBAHLFBQvQBpbA/w456-h640/Premio%20Camilleri.jpg" width="456" /></a></span></i></span></div><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span><p></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p><p><span style="font-family: georgia; font-size: large;"><i style="background-color: white; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><br /></i></span></i></span></p>Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8284545618463881296.post-45366573284490248972023-05-11T13:00:00.001+02:002023-05-11T13:19:00.249+02:00David di Donatello 2023, ecco tutti i vincitori <p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;">Sono
stati consegnati ieri sera i </span><strong style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;">David
di Donatello 2023</strong><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;">, i premi assegnati dall'Accademia del Cinema
Italiano, durante la diretta trasmessa su Rai1 condotta da </span><strong style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt; line-height: inherit;">Carlo Conti </strong><strong style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-weight: normal;">e</span></strong><strong style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"> Matilde Gioli</strong><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;">.<span></span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><br /></span></span></p><p><span style="font-family: arial; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGkkhPjjS22w06Ex3QkZJJtIiFmF9m2UNs496-89r0ocDFfa3WgK9ce37YYZkAOe_7PRthHA5IzmLt7Ocf6Xgc4bJmHl0iJZ1UCCqK-CPgIlYMlKlgw6Md9pFWZiUPNi0fZwaLQjVCD2GYZPBzaDUcA8Oa2NPkjrenV8ZvOsvvVzlK_mSZyW4886RX/s1200/FB_David_di_Donatello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGkkhPjjS22w06Ex3QkZJJtIiFmF9m2UNs496-89r0ocDFfa3WgK9ce37YYZkAOe_7PRthHA5IzmLt7Ocf6Xgc4bJmHl0iJZ1UCCqK-CPgIlYMlKlgw6Md9pFWZiUPNi0fZwaLQjVCD2GYZPBzaDUcA8Oa2NPkjrenV8ZvOsvvVzlK_mSZyW4886RX/w400-h266/FB_David_di_Donatello.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><br /><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><br /></span></span><p></p>
<p style="line-height: 17.7pt; margin-top: 0cm;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">A
trionfare è stato il film <b><em style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;"><span style="color: #1a1a1a; text-decoration: none;">Le otto montagne</span></em></b>,
che ha ottenuto quattro statuette, quella di miglior film ma anche
sceneggiatura non originale, fotografia e suono. A ricevere il riconoscimento
come miglior regia invece è stato <strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;">Marco
Bellocchio</strong> per <em style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;"><strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;"><span style="color: #1a1a1a; text-decoration: none;">Esterno notte</span></strong>,</em> che
ha vinto anche per il miglior truccatore, miglior montaggio e anche per il
miglior attore protagonista andato a <strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;">Fabrizio
Gifuni</strong>.<o:p></o:p></span></span></p>
<p style="line-height: 17.7pt; margin-top: 0cm;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Diversi importanti
riconoscimenti sono andati anche al film <b style="font-style: italic;">La stranezza</b>,<b style="font-style: italic;"> </b>che racconta
le vicende del grande drammaturgo agrigentino Luigi Pirandello alle prese con la
sua innovativa opera teatrale <i>“Sei personaggi in cerca d’autore”</i>. <o:p></o:p></span></span></p>
<p style="box-sizing: border-box; line-height: 17.7pt;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Durante
la serata sono stati consegnati anche dei David speciali al regista <strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;">Enrico Vanzina</strong> e all'attrice <strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;">Isabella Rossellini</strong>, mentre alla produttrice
cinematografica <strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;">Marina Cicogna</strong> è
andato il premio alla carriera. </span></span></p><p style="box-sizing: border-box; line-height: 17.7pt;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong><em style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;"><span style="color: #1a1a1a; text-decoration: none;">The Fabelmans</span></em> di Spielberg</strong> ha
trionfato come miglior film straniero dell'anno, mentre a <em><b>Il grande giorno</b></em> di
Massimo Venier con <strong style="box-sizing: border-box; line-height: inherit;">Aldo, Giovanni e Giacomo</strong> è
andato il David dello spettatore, ovvero quello assegnato alla pellicola che ha incassato di più nell'anno precedente. <o:p></o:p></span></span></p>
<p style="line-height: 17.7pt;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Di seguito ecco tutte le nomination e, in grassetto, i vincitori di questa
68esima edizione:<o:p></o:p></span></span></p>
<h2 style="margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior
film<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l11 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno Notte</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l11 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Il Signore delle formiche</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l11 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La stranezza</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l11 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><i><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Le otto montagne</span></i></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l11 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Nostalgia</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior regia<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l5 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Marco Bellocchio (</span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno Notte</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;">)</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l5 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Gianni Amelio (<em style="box-sizing: border-box;">Il Signore delle Formiche</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l5 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Roberto Andò (<em style="box-sizing: border-box;">La Stranezza</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l5 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Felix Van Groeningen & Charlotte Vandermeersh (<em style="box-sizing: border-box;">Le
Otto Montagne</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l5 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Mario Martone (<em style="box-sizing: border-box;">Nostalgia</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior esordio alla regia<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l4 level1 lfo3; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Carolina Cavalli (<em style="box-sizing: border-box;">Amanda</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l4 level1 lfo3; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Jasmine Trinca (<em style="box-sizing: border-box;">Marcel!</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l4 level1 lfo3; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Niccolò Falsetti (<em style="box-sizing: border-box;">Margini</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l4 level1 lfo3; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Giulia Louise Steigerwalt (</span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Settembre</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;">)</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l4 level1 lfo3; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Vincenzo Pirrotta (<em style="box-sizing: border-box;">Spaccaossa</em>)<o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior sceneggiatura originale<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l17 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Astolfo</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Gianni Di Gregorio, Marco
Pettenello)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l17 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Chiara</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Susanna Nicchiarelli)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l17 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno Notte</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Marco Bellocchio, Stefano
Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l17 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Il Signore delle Formiche</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Gianni Amelio, Edoardo
Petti, Federico Fava)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l17 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">L’Immensità</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Emanuele Crialese,
Francesca Manieri, Vittorio Moroni)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l17 level1 lfo4; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La Stranezza</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Roberto Andò, Ugo Chiti, Massimo
Gaudioso)</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior sceneggiatura non originale<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l1 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Bentu</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Salvatore Mereu)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l1 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Brado</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Massimo Gaudioso, Kim Rossi Stuart)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l1 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Il Colibrì</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Francesca Archibugi, Laura
Paolucci, Francesco Piccolo)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l1 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Le Otto Montagne</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Felix Van Groeningen, Charlotte
Vandermeersh)</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l1 level1 lfo5; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Nostalgia</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Mario Martone, Ippolita Di
Majo)<o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior attrice protagonista<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l3 level1 lfo6; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Benedetta Porcaroli <em style="box-sizing: border-box;">– Amanda</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l3 level1 lfo6; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Margherita Buy – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l3 level1 lfo6; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Penelope Cruz <em style="box-sizing: border-box;">– L’immensità</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l3 level1 lfo6; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Barbara Ronchi – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Settembre</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l3 level1 lfo6; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Claudia Pandolfi – <em style="box-sizing: border-box;">Siccità</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior attore protagonista<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l13 level1 lfo7; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Fabrizio Gifuni – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno notte</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l13 level1 lfo7; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Luigi Lo Cascio – <em style="box-sizing: border-box;">Il signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l13 level1 lfo7; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Ficarra e Picone – <em style="box-sizing: border-box;">La stranezza</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l13 level1 lfo7; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Alessandro Borghi – <em style="box-sizing: border-box;">Le otto montagne</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l13 level1 lfo7; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Luca Marinelli – <em style="box-sizing: border-box;">Le otto montagne</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Migliore attrice non protagonista<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l20 level1 lfo8; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Giovanna Mezzogiorno – <em style="box-sizing: border-box;">Amanda</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l20 level1 lfo8; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Daniela Marra – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l20 level1 lfo8; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Giulia Andò – <em style="box-sizing: border-box;">La stranezza</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l20 level1 lfo8; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Aurora Quattrocchi – <em style="box-sizing: border-box;">Nostalgia</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l20 level1 lfo8; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Emanuela Fanelli – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Siccità</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior attore non protagonista<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l16 level1 lfo9; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Fausto Russo Alesi – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l16 level1 lfo9; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Toni Servillo – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l16 level1 lfo9; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Elio Germano – <em style="box-sizing: border-box;">Il signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l16 level1 lfo9; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Filippo Timi – <em style="box-sizing: border-box;">Le otto montagne</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l16 level1 lfo9; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Francesco Di Leva – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Nostalgia</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior produttore<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l10 level1 lfo10; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno Notte</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Lorenzo Mieli, Simone
Gattoni)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l10 level1 lfo10; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La Stranezza</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Angelo Barbagallo, Attilio De
Razza)</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l10 level1 lfo10; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Le Otto Montagne</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Wildside, Rufus, Menuetto,
Pyramide Productions, Vision Distribution, Elastic, Canal+, Ciné+, Sky)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l10 level1 lfo10; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Nostalgia</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Medusa Film, Maria Carolina
Terzi, Luciano e Carlo Stella, Roberto Sessa, Angelo Laudisa)<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l10 level1 lfo10; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Princess</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> (Carla Altieri, Roberto De
Paolis, Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri,
Rai Cinema)<o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior fotografia<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno notte -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Francesco Di giacomo<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">I racconti della domenica, La storia di
un uomo perbene -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Giovanni Mammolotti<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La stranezza -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Maurizio Calvesi<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Le otto montagne -</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Ruben Impens</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l18 level1 lfo11; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Nostalgia -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Paolo Carnera<o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior compositore<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l8 level1 lfo12; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno notte -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Fabio Massimo Capogrosso<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l8 level1 lfo12; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Il pataffio -</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Stefano Bollani</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l8 level1 lfo12; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La stranezza -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Michele Braga, Emanuele
Bossi<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l8 level1 lfo12; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Le otto montagne -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Daniel Norgren<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l8 level1 lfo12; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Siccità -</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> Franco Piersanti<o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior canzone originale<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l6 level1 lfo13; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Se mi vuoi</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> - Diodato (<em style="box-sizing: border-box;">Diabolik
- Ginko all'attacco!)</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l6 level1 lfo13; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Caro amore lontanissimo</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> - Marco Mengoni (<em style="box-sizing: border-box;">Il
colibrì)</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l6 level1 lfo13; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Culi culagni</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> - Stefano Bollani (<em style="box-sizing: border-box;">Il
pataffio)</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l6 level1 lfo13; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Margini</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> - Niccolò Falsetti (<em style="box-sizing: border-box;">La
palude)</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l6 level1 lfo13; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Proiettili</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> - Elodie e Joan Thiele (</span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Ti mangio il cuore)</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior scenografia<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l2 level1 lfo14; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Giada Calabria, Loredana Raffi – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La stranezza</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l2 level1 lfo14; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Andrea Castorina, Marco Martucci, Laura Casalini – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno
notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l2 level1 lfo14; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Marta Maffucci, Carolina Ferrara – <em style="box-sizing: border-box;">Il
signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l2 level1 lfo14; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Massimiliano Nocente, Marcella Galeone – <em style="box-sizing: border-box;">Le
otto montagne</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l2 level1 lfo14; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Tonino Zera, Maria Grazia Schirippa, Marco Bagnoli – <em style="box-sizing: border-box;">L’ombra
di Caravaggio</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Migliori costumi<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l14 level1 lfo15; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Maria Rita Barbera – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La stranezza</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l14 level1 lfo15; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Daria Calvelli – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l14 level1 lfo15; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Massimo Cantini Parrini – <em style="box-sizing: border-box;">Chiara</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l14 level1 lfo15; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Valentina Monticelli – <em style="box-sizing: border-box;">Il signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l14 level1 lfo15; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Carlo Poggioli – <em style="box-sizing: border-box;">L’ombra di Caravaggio</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior trucco<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l21 level1 lfo16; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Paola Gattabrusi, Lorenzo Tamburini – <em style="box-sizing: border-box;">Il
colibrì</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l21 level1 lfo16; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Enrico Iacoponi – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno notte</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l21 level1 lfo16; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Federico Laurenti, Lorenzo Tamburini – <em style="box-sizing: border-box;">Dante</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l21 level1 lfo16; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Luigi Rocchetti – <em style="box-sizing: border-box;">L’ombra di Caravaggio</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l21 level1 lfo16; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Esmé Sciaroni – <em style="box-sizing: border-box;">Il signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior acconciatura<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l7 level1 lfo17; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Desiree Corridoni – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">L’ombra di Caravaggio</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l7 level1 lfo17; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Alberta Giuliani – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l7 level1 lfo17; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Samantha Mura – <em style="box-sizing: border-box;">Il signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l7 level1 lfo17; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Rudy Sifari – <em style="box-sizing: border-box;">La stranezza</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l7 level1 lfo17; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Daniela Tartari – <em style="box-sizing: border-box;">L’immensità</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior montaggio<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l15 level1 lfo18; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Esmeralda Calabria – <em style="box-sizing: border-box;">La stranezza</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l15 level1 lfo18; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Francesca Calvelli con la collaborazione
di Claudio Misantoni – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Esterno notte</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l15 level1 lfo18; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Nico Leunen – <em style="box-sizing: border-box;">Le otto montagne</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l15 level1 lfo18; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Simona Paggi – <em style="box-sizing: border-box;">Il signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l15 level1 lfo18; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Jacopo Quadri – <em style="box-sizing: border-box;">Nostalgia</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior suono<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l9 level1 lfo19; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Gaetano Carito, Lilio Rosato, Nadia Paone – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno
notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l9 level1 lfo19; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Emanuele Cecere, Silvia Moraes, Giancarlo Rutigliano
– <em style="box-sizing: border-box;">Nostalgia</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l9 level1 lfo19; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Emanuele Cicconi, Mimmo Granata, Alberto Bernardi – <em style="box-sizing: border-box;">Il
signore delle formiche</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l9 level1 lfo19; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Carlo Missidenti, Marta Billingsley, Gianni Pallotto
– <em style="box-sizing: border-box;">La
stranezza</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l9 level1 lfo19; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Alessandro Palmerini, Alessandro Feletti,
Marco Falloni – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Le otto montagne</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Migliori effetti visivi<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l12 level1 lfo20; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Alessio Bertotti – <em style="box-sizing: border-box;">Dampyr</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l12 level1 lfo20; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Massimo Cipollina – <em style="box-sizing: border-box;">Esterno notte</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l12 level1 lfo20; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Marco Geracitano – </span></strong><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Siccità</span></b></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l12 level1 lfo20; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Rodolfo Migliari – <em style="box-sizing: border-box;">Le otto montagne</em><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l12 level1 lfo20; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Simone Silvestri, Vito Picchienna – <em style="box-sizing: border-box;">Diabolik
– Ginko all’attacco!</em><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior documentario<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l19 level1 lfo21; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><b><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Il cerchio</span></b></em><strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> di Sophie Chiarello</span></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l19 level1 lfo21; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">In viaggio</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> di Gianfranco Rosi<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l19 level1 lfo21; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Kill Me If You Can</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> di Alex Infascelli<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l19 level1 lfo21; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La timidezza delle chiome</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> di Valentina Bertani<o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l19 level1 lfo21; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Svegliami a mezzanotte</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"> di Francesco Patierno<o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">Miglior film internazionale<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l22 level1 lfo22; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Bones and All</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l22 level1 lfo22; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Elvis</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l22 level1 lfo22; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Licorice Pizza</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l22 level1 lfo22; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><i><span style="letter-spacing: 0.05pt;">The Fabelmans</span></i></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l22 level1 lfo22; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Triangle of Sadness</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<h2 style="--type-token: consumptionEditorial.subhed-break-primary; box-sizing: border-box; font-feature-settings: normal; margin-bottom: 12.0pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 30.0pt; margin: 30pt 0cm 12pt; mso-line-height-alt: 12.0pt; overflow-wrap: normal;"><span style="color: #1a1a1a; letter-spacing: -0.15pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;">David Giovani<o:p></o:p></span></span></h2>
<ul style="box-sizing: border-box; margin: 2rem;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l0 level1 lfo23; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Corro da te</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l0 level1 lfo23; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Il colibrì</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l0 level1 lfo23; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><strong style="box-sizing: border-box;"><i><span style="letter-spacing: 0.05pt;">L’ombra di Caravaggio</span></i></strong><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l0 level1 lfo23; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">La stranezza</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
<li class="MsoNormal" style="box-sizing: border-box; color: #1a1a1a; line-height: 17.7pt; margin-left: 1rem; mso-list: l0 level1 lfo23; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt;"><span style="font-family: arial; font-size: medium;"><em style="box-sizing: border-box;"><span style="letter-spacing: 0.05pt;">Le otto montagne</span></em><span style="letter-spacing: 0.05pt;"><o:p></o:p></span></span></li>
</ul>
<p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><span style="font-family: georgia; font-size: 13.2px;"><i style="line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-size: xx-small;">©DeniseInguanta</span><span style="font-size: x-small;"> </span></span></i></span><i style="font-family: georgia; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; orphans: 1; text-align: justify;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><i style="line-height: 18.48px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;">Articolo presente anche su</span><span style="font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2;"> </span><a href="https://www.ilnuovobaracchino.it/" style="color: #c81010; font-size: xx-small; font-style: normal; orphans: 2; text-decoration-line: none;">Il Nuovo Baracchino</a></span></i></span></i></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><br /></p>
<!--EndFragment-->Denise Inguantahttp://www.blogger.com/profile/04999329280904386154noreply@blogger.com0