Continuiamo con la rubrica dedicata al grande Luigi Pirandello. Sei articoli, frutto di studi approfonditi, su sei tra le opere più conosciute del grande scrittore e drammaturgo agrigentino.
Oggi è la volta di "Così è (se vi pare)".
"Così
è (se vi pare)" è un dramma in tre atti, che Pirandello trasse da una sua novella
intitolata La signora Frola e il signor
Ponza suo genero. Pirandello è stato l’indagatore e l’interprete
più acuto della crisi dell’uomo contemporaneo, privo di certezze e incapace di
integrarsi in una società che lo opprime e lo aliena. Uno dei motivi che più
frequentemente tornano nella sua vastissima produzione, ancora oggi ampiamente
rappresentata e che diede all’autore il successo internazionale, e quindi anche
in "Così
è (se vi pare)", è il tema dell’impossibilità dell’uomo di conoscere sia
gli altri sia se stesso. Ciò dipende dal fatto che non esiste, secondo Pirandello, una realtà oggettiva valida
per tutti; esistono, invece, tante verità soggettive quanti sono gli uomini. Il
dramma fu anche inserito nel volume Maschere
Nude.
Luigi Pirandello |
L’impossibilità di raggiungere la verità è il tema di
fondo di "Così è (se vi pare)", dramma che si configura come un’inchiesta
nella quale si svolge una duplice rappresentazione teatrale. Un’intera città di
provincia si unisce a condurre un’inchiesta su due personaggi assai grigi ma
colpevoli di essere diversi perché ciascuno di loro ha una convinzione opposta
circa l’identità di una stessa persona. Il signor Ponza sostiene che la donna
che vive con lui è la sua seconda moglie: la prima moglie, figlia della signora
Frola, a suo dire, sarebbe morta da tempo. La signora Frola è invece di parere
opposto: dichiara infatti cha la moglie del signor Ponza è davvero sua figlia.
L’inchiesta assume toni inquisitori e crudeli da parte dei benpensanti
provinciali, che esercitano una sorta di linciaggio morale nei riguardi dei due
personaggi. La comparsa della misteriosa donna dovrebbe chiarire la verità. Lei
però si presenta con il volto coperto da un velo e afferma di essere sia la
seconda moglie del signor Ponza sia la figlia della signora Frola. Per quanto
riguarda se stessa afferma: «per me, io sono colei che mi si crede». Tale frase
ha un significato e una risonanza che vanno molto al di là dello spazio circoscritto
di un’opera teatrale e del palcoscenico su cui due infelici, forse due folli
solidali nella loro follia, sono stati sottoposti ad una vera e propria tortura
psicologica. Quell’apparizione si può interpretare come l’atto di morte di ciò
che l’Ottocento positivistico aveva significato.
In "Così è (se vi pare)", emerge dall’azione
scenica la «doppia verità» di cui sono portavoce i due protagonisti, il signor
Ponza e la signora Frola. Apparentemente in antitesi tra loro, di fatto essi
sono legati da un profondo sentimento di pietà reciproca che li induce a
proteggere e a rispettare ciascuno l’illusione dell’altro, anche a costo di
recitare la parte della follia. Profondamente conflittuale è, invece, il
rapporto che li oppone alla società borghese, il cui falso desiderio di
chiarezza e di moralità nasconde una meschina e crudele curiosità.
Accade pertanto che all’interno della prima
rappresentazione si svolga un secondo dramma, quello della follia, che i due
personaggi rappresentano dinanzi al sano mondo borghese, che va alla ricerca
della verità altrui ignorando l’inconsistenza della propria verità e del
proprio essere.
Diversa è la posizione di Laudisi, il personaggio
ragionatore e portavoce di Pirandello,
che si limita a osservare i fatti, comprendendoli sino in fondo, senza poterli
modificare.
I veri pazzi dunque non sono il signor Ponza e la
signora Frola, che anzi rispettano ciascuno la verità dell’altro, bensì i
borghesi benpensanti, chiusi nelle loro false certezze che li rendono crudeli e
intolleranti.
Se in "Così è (se vi pare)" osserviamo i
personaggi dal punto di vista della loro condizione sociale, ci accorgiamo che
esiste uno stacco tra la posizione dirigenziale del Consigliere Agazzi e del mondo
che lo circonda e la posizione subalterna del signor Ponza, semplice impiegato.
Una contrapposizione ribadita e che giustifica quella sorta di processo a cui i
due personaggi, diversi e subalterni, vengono sottoposti.
In "Così è (se vi pare)" il salotto
borghese si trasforma in uno spazio ambiguo che sta tra l’aula del tribunale e
la camera della tortura. All’idea del processo rinviano sia alcuni termini
ricorrenti sia le meccaniche entrate e uscite dei due personaggi, che
richiamano il movimento tipico di un tribunale dove imputati e testi sono
introdotti in successione immediata.
Alla fine, però, le due vittime, pur sottoposte a una
crudele tortura, riusciranno a dare scacco matto ai loro carnefici, la cui
curiosità resterà inappagata, sicché la superiorità sociale del mondo borghese
si capovolge in una sconfitta intellettuale.
Il dramma moderno "Così è (se vi pare)" fu rappresentato
per la prima volta al Teatro Olimpia di Milano il 18 giugno 1917 dalla
compagnia di Virginio Talli, con un successo straordinario, secondo quanto scrisse lo stesso autore al
figlio Stefano.
Con "Così è (se vi pare)" Pirandello presenta una sorta di
apologo dei temi principali del suo teatro, che assume toni e valori didattici
che hanno lo scopo di mettere gli uomini difronte alla realtà vera, ma
inconoscibile, strapparli alle loro menzogne e convinzioni convenzionali.
L’opera ha un intreccio apparentemente da commedia, in
realtà drammatico e simbolico. L’autore si fa portavoce della critica del
sistema borghese, infatti si mette in luce come su questa singolare vicenda si
accaniscono i piccoli borghesi curiosi e scandalizzati della città, tutti in
fondo preoccupati per il turbamento che un comportamento diverso, misterioso e
incomprensibile, può arrecare al conformismo delle loro abitudini e del loro
modo di pensare. Non resta che costringere la moglie del signor Ponza a svelare
chi essa veramente sia. Per tutta la durata dell’azione un solo personaggio,
portavoce dell’autore, ha cercato di frenare l’aggressività inquisitoria
dell’ambiente bene che si accanisce contro i due, dichiarando inutile la loro
ricerca della verità.
I personaggi di "Così è (se vi pare)" "sono: Lamberto Laudisi, la signora Frola, il signor Ponza suo genero, la signora Ponza, il Consigliere Agazzi, la signora Amalia, Dina, i signori Sirelli, il signor Prefetto, il Commissario Centuri, la signora Cini, la signora Nenni, un cameriere, altre persone.
©DeniseInguanta
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