giovedì 21 ottobre 2021

"Così è (se vi pare)", il dramma moderno di Luigi Pirandello


Continuiamo con la rubrica dedicata al grande Luigi Pirandello. Sei articoli, frutto di studi approfonditi, su sei tra le opere più conosciute del grande scrittore e drammaturgo agrigentino. 

Oggi è la volta di "Così è (se vi pare)"


"Così è (se vi pare)" è un dramma in tre atti, che Pirandello trasse da una sua novella intitolata La signora Frola e il signor Ponza suo genero. Pirandello è stato l’indagatore e l’interprete più acuto della crisi dell’uomo contemporaneo, privo di certezze e incapace di integrarsi in una società che lo opprime e lo aliena. Uno dei motivi che più frequentemente tornano nella sua vastissima produzione, ancora oggi ampiamente rappresentata e che diede all’autore il successo internazionale, e quindi anche in "Così è (se vi pare)", è il tema dell’impossibilità dell’uomo di conoscere sia gli altri sia se stesso. Ciò dipende dal fatto che non esiste, secondo Pirandello, una realtà oggettiva valida per tutti; esistono, invece, tante verità soggettive quanti sono gli uomini. Il dramma fu anche inserito nel volume Maschere Nude.



Luigi Pirandello 



L’impossibilità di raggiungere la verità è il tema di fondo di "Così è (se vi pare)", dramma che si configura come un’inchiesta nella quale si svolge una duplice rappresentazione teatrale. Un’intera città di provincia si unisce a condurre un’inchiesta su due personaggi assai grigi ma colpevoli di essere diversi perché ciascuno di loro ha una convinzione opposta circa l’identità di una stessa persona. Il signor Ponza sostiene che la donna che vive con lui è la sua seconda moglie: la prima moglie, figlia della signora Frola, a suo dire, sarebbe morta da tempo. La signora Frola è invece di parere opposto: dichiara infatti cha la moglie del signor Ponza è davvero sua figlia. L’inchiesta assume toni inquisitori e crudeli da parte dei benpensanti provinciali, che esercitano una sorta di linciaggio morale nei riguardi dei due personaggi. La comparsa della misteriosa donna dovrebbe chiarire la verità. Lei però si presenta con il volto coperto da un velo e afferma di essere sia la seconda moglie del signor Ponza sia la figlia della signora Frola. Per quanto riguarda se stessa afferma: «per me, io sono colei che mi si crede». Tale frase ha un significato e una risonanza che vanno molto al di là dello spazio circoscritto di un’opera teatrale e del palcoscenico su cui due infelici, forse due folli solidali nella loro follia, sono stati sottoposti ad una vera e propria tortura psicologica. Quell’apparizione si può interpretare come l’atto di morte di ciò che l’Ottocento positivistico aveva significato.

In "Così è (se vi pare)", emerge dall’azione scenica la «doppia verità» di cui sono portavoce i due protagonisti, il signor Ponza e la signora Frola. Apparentemente in antitesi tra loro, di fatto essi sono legati da un profondo sentimento di pietà reciproca che li induce a proteggere e a rispettare ciascuno l’illusione dell’altro, anche a costo di recitare la parte della follia. Profondamente conflittuale è, invece, il rapporto che li oppone alla società borghese, il cui falso desiderio di chiarezza e di moralità nasconde una meschina e crudele curiosità.

Accade pertanto che all’interno della prima rappresentazione si svolga un secondo dramma, quello della follia, che i due personaggi rappresentano dinanzi al sano mondo borghese, che va alla ricerca della verità altrui ignorando l’inconsistenza della propria verità e del proprio essere.

Diversa è la posizione di Laudisi, il personaggio ragionatore e portavoce di Pirandello, che si limita a osservare i fatti, comprendendoli sino in fondo, senza poterli modificare.

I veri pazzi dunque non sono il signor Ponza e la signora Frola, che anzi rispettano ciascuno la verità dell’altro, bensì i borghesi benpensanti, chiusi nelle loro false certezze che li rendono crudeli e intolleranti.

Se in "Così è (se vi pare)" osserviamo i personaggi dal punto di vista della loro condizione sociale, ci accorgiamo che esiste uno stacco tra la posizione dirigenziale del Consigliere Agazzi e del mondo che lo circonda e la posizione subalterna del signor Ponza, semplice impiegato. Una contrapposizione ribadita e che giustifica quella sorta di processo a cui i due personaggi, diversi e subalterni, vengono sottoposti.

In "Così è (se vi pare)" il salotto borghese si trasforma in uno spazio ambiguo che sta tra l’aula del tribunale e la camera della tortura. All’idea del processo rinviano sia alcuni termini ricorrenti sia le meccaniche entrate e uscite dei due personaggi, che richiamano il movimento tipico di un tribunale dove imputati e testi sono introdotti in successione immediata.

Alla fine, però, le due vittime, pur sottoposte a una crudele tortura, riusciranno a dare scacco matto ai loro carnefici, la cui curiosità resterà inappagata, sicché la superiorità sociale del mondo borghese si capovolge in una sconfitta intellettuale.

Il dramma moderno "Così è (se vi pare)" fu rappresentato per la prima volta al Teatro Olimpia di Milano il 18 giugno 1917 dalla compagnia di Virginio Talli, con un successo straordinario, secondo quanto scrisse lo stesso autore al figlio Stefano.

Con "Così è (se vi pare)" Pirandello presenta una sorta di apologo dei temi principali del suo teatro, che assume toni e valori didattici che hanno lo scopo di mettere gli uomini difronte alla realtà vera, ma inconoscibile, strapparli alle loro menzogne e convinzioni convenzionali.

L’opera ha un intreccio apparentemente da commedia, in realtà drammatico e simbolico. L’autore si fa portavoce della critica del sistema borghese, infatti si mette in luce come su questa singolare vicenda si accaniscono i piccoli borghesi curiosi e scandalizzati della città, tutti in fondo preoccupati per il turbamento che un comportamento diverso, misterioso e incomprensibile, può arrecare al conformismo delle loro abitudini e del loro modo di pensare. Non resta che costringere la moglie del signor Ponza a svelare chi essa veramente sia. Per tutta la durata dell’azione un solo personaggio, portavoce dell’autore, ha cercato di frenare l’aggressività inquisitoria dell’ambiente bene che si accanisce contro i due, dichiarando inutile la loro ricerca della verità.

I personaggi di "Così è (se vi pare)" "sono: Lamberto Laudisi, la signora Frola, il signor Ponza suo genero, la signora Ponza, il Consigliere Agazzi, la signora Amalia, Dina, i signori Sirelli, il signor Prefetto, il Commissario Centuri, la signora Cini, la signora Nenni, un cameriere, altre persone.

©DeniseInguanta








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