A breve uscirà "La scelta giusta", l'ultimo libro di Salvatore Buccafusca, scrittore, attore e drammaturgo. Ne abbiamo parlato con l'autore, che ci ha raccontato i retroscena di questa sua ultima fatica letteraria e ha anticipato alcune novità riguardanti la sua attività artistica.
Salvatore Buccafusca |
Questo è un momento molto importante per te a livello artistico e professionale perché a breve verrà pubblicata la tua ultima fatica letteraria intitolata “La scelta giusta”. Di cosa tratta nello specifico questo libro?
Prima di parlare del libro nello specifico, consentimi di fare una riflessione: mi sorprende ogni giorno sempre di più il fatto che in un periodo come il nostro, messo a dura prova dal punto di vista culturale, ci siano ancora tanti appassionati di scrittura che continuano imperterriti a riempire pagine bianche. Sappiamo benissimo che i lettori di libri sono sempre di meno e basta fare un giro per le bancarelle o andare negli autogrill per vedere libri di grandi autori che dopo appena tre mesi dall'uscita sono venduti a prezzi stracciati.
A tal proposito voglio raccontare anche un episodio che mi è accaduto di recente. Questa estate me ne stavo disteso sotto un ombrellone a leggere un libro di Valerio Massimo Manfredi, tutto assorto e preso dalla storia, d'un tratto si è fermata davanti a me una signora che con fare gentile mi invitava a guardarmi attorno e mi faceva notare che ero l'unico in tutta la spiaggia a non avere un cellulare in mano. Si è presentata come una docente universitaria e da lì abbiamo iniziato a parlare di libri.
Veniamo alla tua domanda: mi chiedi di cosa parla nello specifico questo mio ultimo libro "La scelta giusta". Credo che questa storia possa appartenere a tanti di noi, nel senso che tutti abbiamo fatto le nostre scelte nella vita, in amore, nel lavoro, nel sapere scegliere gli amici e via dicendo, ma chissà se le scelte fatte erano e sono davvero quelle giuste, a volte basta conoscere una persona sbagliata per stravolgere una vita intera o al contrario conoscere quella giusta per migliorarla.
Qual è stata la spinta iniziale che ti ha portato a scriverlo?
Questo libro nasce da un incontro casuale nei giardini di Villa Borghese a Roma, dove sono solito andare a correre. A fine corsa ero solito fermarmi vicino una fontanella e lì c'è una panchina dove si sedeva sempre un signore molto distinto con il quale scambiavo qualche parola. Ogni domenica lo trovavo sempre al solito posto, quasi mi aspettasse, e in uno di questi incontri iniziò a raccontarsi, da lì ho preso spunto per scrivere questa storia d'amore e di avventura. Non ho mai saputo chi fosse ma, cosa strana, quando ebbi finito di gettare le basi del libro, raccolti tutti gli appunti riguardanti i suoi racconti, non l'ho mai più incontrato. Sono tornato più volte a Villa Borghese, ho girato in lungo e in largo il parco, ma niente.
Tu hai origini siciliane. Che cosa della Sicilia è presente in questo tuo ultimo libro e nella tua scrittura in generale?
Sì, è vero che vivo a Roma da tantissimi anni ma le mie origini sono siciliane, per cui cerco di mettere qualcosa della mia terra in ognuno dei miei libri: i colori, gli odori, i sapori, i profumi di questa terra meravigliosa che è la Sicilia.
Quali altri progetti artistici stai portando avanti?
Prossimi progetti? Tanti direi, anche se bisogna vedere e capire se questo terribile virus ci lascerà ricominciare a vivere. Giusto in questi giorni sto preparando due spettacoli teatrali con un cast molto importante, per cui non ci facciamo mancare niente. Com'è noto, sono un attore professionista di teatro e non riesco a stare lontano dal palcoscenico.
©DeniseInguanta
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