lunedì 13 agosto 2018

ISABELLE ADRIANI, LA POLIEDRICA ARTISTA SI RACCONTA


La bella, brava e poliedrica Isabelle Adriani non smette di emozionare il suo pubblico.

L’attrice, scrittrice ed artista italiana ha infatti inaugurato la mostra “To movies with Love” nello yacht club di Porto Rotondo in Sardegna, prima di volare negli Stati Uniti per esporre le sue opere presso la New York Film Academy. Si tratta di realizzazioni artistiche dedicate al cinema e ai protagonisti della Hollywood dagli anni ‘30 agli anni ‘90 e sono create come collages con foto originali della sua collezione ventennale e poi vetrificati con una tecnica di sua invenzione.

Isabelle Adriani è un’artista di fama internazionale, eclettica e dinamica, ha infatti lavorato in più di 30 produzioni cinematografiche in Italia e all'Estero, ha recitato con George Clooney in 'The American', con Penelope Cruz in 'Twice Born', in 'The Young Messiah' con Sean Bean, in 'Virus' con Danny de Vito e Zac Efron, in 'Future Past Perfect' con Milla Jovovich, in 'Reclaim' con John Cusack ed in molte altre produzioni cinematografiche all'estero, mentre in Italia in: 'Che bella giornata' di Checco Zalone, 'Maschi contro Femmine', 'Immaturi', 'Il Campione e la Miss' con Luca Argentero, 'Il Commissario Manara',  'Distretto di Polizia 9', 'Baciato dalla Fortuna' con Vincenzo Salemme, 'Faccio un salto all'Havana' con Enrico Brignano, 'Il Commissario Zagaria' con Lino Banfi, 'Don Matteo 9' con Terence Hill e molti altri. È inoltre scrittrice, giornalista professionista e conduttrice televisiva. Ha pubblicato due album musicali: 'To Movies with Love' e ‘Tribute’. Queste sono solo alcune delle esperienze artistiche presenti nel suo curriculum.

L’abbiamo intervistata per scoprire qualcosa di più della sua vita personale e professionale.


Isabelle Adriani


-Sei un’artista a 360°. Come e quando ti sei avvicinata al mondo dell’arte?
I miei genitori ci hanno sempre fatto respirare aria, arte e cultura. Sin da piccola, ho vissuto con i loro amici più stretti che erano e sono scienziati ed artisti e che hanno pubblicato, tenuto concerti ed esposto in tutto il mondo, e proprio per questo, non ho mai osato neanche immaginare di potermi paragonare a loro e di essere chiamata artista oltre che attrice. Le parole sono pietre dice sempre mio padre. Ma la passione per la vecchia Hollywood ed un' infinita collezione di foto e locandine d' epoca, mi hanno convinta a creare, negli anni, dopo la laurea in Storia, tutta una serie di opere a collages e dopo la prima esposizione è scoppiata la bomba, pare che questi lavori piacciano a un enorme quantità di persone che mi considerano tale. Bontà loro.

- Parlaci della tua mostra “To movies with Love”. Quando è nato questo progetto artistico?
To Movies with Love viene dal mio cuore e dalla mia storia. Solo chi mi conosce bene sa che sono una secchiona e che dormo molto poco. Nel silenzio della notte, apro i cassetti del mio studio nel palazzo di famiglia e comincio a creare.... siccome amo il cinema come l'aria che respiro, dedico la maggioranza delle mie creazioni e del mio lavoro a lui, dunque il titolo non poteva che essere "Al Cinema con Amore". In realtà il progetto nasce come idea musicale ed artistica, poiché convinta da Vittorio (Palazzi Trivelli ndr), ho registrato e pubblicato due album di musica chiamati "Tribute" e proprio "To Movies with Love" presenti su Spotify e su molte altre piattaforme musicali, nei quali canto e fischio le colonne sonore dei classici più belli della cinematografia mondiale e ad ogni brano musicale corrisponde un lavoro artistico in collage con le fotografie e le locandine d'epoca risalenti a quando i film sono usciti. Alcune di queste opere sono destinate alla prestigiosa NEW YORK FILM ACADEMY nelle sedi sia Los Angeles che di New York, mentre l' anteprima italiana è stata presentata allo Yacht Club di Porto Rotondo, una splendida location in Costa Smeralda. Il Presidente dello Yacht Club Roberto Azzi, ha fatto giù onori di casa, mentre la giornalista e presentatrice Marella Giovannelli ha presentato me ed i lavori destinati alla NYFA davanti a tanti amici, artisti, collezionisti, esperti ed appassionati che ringrazio per aver partecipato all’anteprima e per reso ancor più speciale un momento magico dedicato al cinema e all'arte, con la loro presenza.

- Hai recitato in più di 30 produzioni cinematografiche in Italia e all’Estero. Qual è l’esperienza cinematografica che ricordi con maggiore affetto?
Mi viene in mente il set allestito a Porto Rico per 'Reclaim', con John Cusack, Jackie Weaver e Ryan Philippe, dove ho imparato moltissimo anche sul dietro le quinte, grazie al regista americano Alan White già celebre per i suoi spot internazionali e poi naturalmente non posso non citare 'The Young Messiah', diretto dal regista Cyrus Nowrasteh con Sean Bean, nel quale ho dovuto impersonare una ballerina palestinese risalente all'epoca di Gesù, un'esperienza bellissima che porto nel cuore.

- C’è un attore o un’attrice con cui ti sei trovata particolarmente bene sul set e con cui hai mantenuto un legame particolare?
Penelope Cruz, gentile, speciale, generosa sul set con gli altri attori, madre, moglie e professionista eccezionale! Le scrivo volentieri e sto creando un'opera su di lei.

- Sei anche una bravissima scrittrice. Dove trovi l’ispirazione per scrivere i tuoi libri?
Non so spiegarlo bene, perché mi accade all'improvviso come un lampo e immediatamente conosco gia tutta la storia e so persino molte delle parole che userò; davvero non riesco a spiegarlo, è solo che già so dalla prima all'ultima pagina ed ogni avvenimento della storia in un frammento di secondo. Posso scrivere un libro in 15 giorni anche se poi magari ci metto mesi per rifinirlo, ma la maggior parte delle parole che userò sono già stabilite in quel singolo unico istante. Questo naturalmente riguarda i Fantasy, sui romanzi storici come la vera storia di Cenerentola invece posso impiegare anche anni per verificare che tutte le fonti storiche che cito, siano corrette.

- Andiamo alla carriera di giornalista. Come ti sei avvicinata al mondo dell’informazione? Ti piacerebbe dirigere un giornale?
Ho sempre desiderato lavorare nel cinema come attrice, regista autore o produttore, ma esistono momenti nella vita durante i quali non puoi fare ciò che desideri, ma ciò che devi. Ho passato periodi molto difficili a causa di accadimenti, incidenti e malattie familiari, periodi lunghi e complicati e quindi ho dovuto abbandonare la mia passione per la recitazione ed il teatro, nonostante avessi già una mia piccola scuola di teatro per ragazzi che si chiamava "Cinderella, Fiabe e Teatro" a Perugia, e dedicarmi invece al giornalismo cosa che amavo comunque, grazie alla sorella più piccola di mia madre, giornalista televisiva. Divenni prima speaker del Telegiornale di Umbria Tv, e poi Caporedattore di Retesole, poi lavorai per Mediaset e per la Rai, e divenni giornalista professionista. Ebbi anche la grande occasione di fare uno stage alla BBC, ma proprio quando stavo per partire scoprimmo che mia madre era malata. Quando guarì, tempo dopo, ci sembrò un miracolo. Intanto continuai a fare la giornalista per Retesole, ideando e conducendo 20 programmi al mese, e cioè 5 alla settimana, sulle donne imprenditrici dal titolo Economia in Rosa e poi il Personaggio della Settimana, il Giorno più Bello, Tea for fashion ecc... Anche se, certamente, non era il sogno più grande della mia vita, che era invece sempre legato al cinema. In ogni caso ho sempre svolto il mio lavoro da giornalista con la serietà che metto in tutto ciò che faccio perché sono proprio una secchiona! Ad oggi curo e scrivo due rubriche: una di fiabe su La Libertà ( Le Fiabe di Isabelle), sull'origine storica delle fiabe da Gennaio 2018, e 'C'era una volta il Cinema', una rubrica settimanale sulla storia del cinema per About art online da Settembre 2018 (www.aboutartonline.com). Ma quando fu il momento di scegliere veramente fra cinema e giornalismo mi licenziai da Mediaset dove avevo un contratto d'oro chiamato articolo uno e cominciai da zero, una strada incerta ed insicura, ma non mi pento neanche un istante della scelta che feci e che mi ha portato a girare decine di film in tutto il mondo da Cuba a Buenos Aires, da Roma a Venezia, da Marsiglia a Vienna. Dirigere un giornale? Ne inventai uno dal titolo 'Helen', a 7 anni, con foto di moda, servizi di attualità e cruciverba, scrivevo tutto io, coloravo tutto a mano, incluse le cover, disegnavo i menabò e sceglievo ed incollavo le foto, preferisco fermarmi a quel ricordo da bambina.

- Hai pubblicato due album. Stai lavorando ad altri progetti nel campo della musica?
Vittorio mi spinge sempre verso la musica, io la vedo più come un hobby, al momento però in effetti sì, sto preparando un altro album destinato al mercato internazionale, in 5 lingue diverse che poi sono quelle che conosco meglio perché ho studiato in 5 paesi diversi: inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano e sempre legato a TO MOVIES WITH LOVE.

- Ha ideato, scritto e prodotto 'Open Quantum Relativity' un docu-film sulla più recente teoria dei viaggi nel tempo con gli scienziati di NASA e CERN presentato al Festival del Cinema di Venezia. Com’è nata l’idea di realizzare questo progetto? Hai già in serbo altri docu-film?
Open Quantum Relativity è il titolo dell'omonima teoria fra le più recenti sui viaggi nel tempo. La teoria è stata ideata da due scienziati italiani Giuseppe Basini e Salvatore Capozziello che hanno tentato di spiegare, partendo dalla teoria di Einstein e Rosen, che effettivamente viaggiare nel tempo sarebbe possibile, ed hanno persino accennato all'ipotesi di come poter costruire una macchina del tempo con una gabbia al plasma. Ma tutto questo viene spiegato in modo abbastanza manzoniano all'interno del nostro docufilm di 20 minuti per la regia di Carlo Fracanzani, prodotto da me e da Vittorio ed interpretato da me e dallo stesso scienziato Giuseppe Basini e presentato a Venezia con sorprendente successo. In realtà sì, abbiamo in programma molti altri documentari basati sulla scienza, l'archeologia e la storia, le nostre più grandi passioni comuni! In particolare, un lavoro imminente sulla scia di 'The Revelations of the Pyramids'.

- Sei spesso all’Estero. Quando sei fuori dall’Italia ti manca il nostro Paese? C’è una città italiana o estera in cui ti piacerebbe particolarmente vivere?
Amo moltissimo l'Italia, è certamente il paese più bello del mondo, ma per lavorare, molto onestamente, preferisco gli Stati Uniti, un paese che ho sempre amato per la forza campanilistica e meritocratica che esprime in ogni sua parte, nonostante le debolezze umane che sono presenti lì, come ovunque nel globo; perché se hai un talento l'America comunque ti dà almeno una chance, in Italia invece più talenti hai e più cercano di fermarti : Sinceramente me ne infischio! (Citazione da Via col Vento), ma è così. Per quanto riguarda le città, invece, amo profondamente Roma. Ho sempre sognato di vivere nella città eterna e di avere una casa a Trastevere, ma non ci vado tanto quanto vorrei. Nel mondo? Al Cairo per poter ammirare tutti i giorni le mie adorate piramidi.

- Come sei nella vita privata? Sei così dinamica come in quella artistica e professionale o nella vita di tutti i giorni ti piace prenderti dei momenti di libertà e di relax?
Questa domanda mi fa sorridere perché in realtà quelli che mi conoscono mi chiedono la stessa cosa. Per la verità non sto mai ferma e infatti, se non scrivo un libro o uno script per un film, comincio a creare i miei collages, altrimenti vado in studio di registrazione per preparare un altro album di musica o su un set per girare un film come regista o come attrice e in quel poco tempo che mi resta faccio la mamma, la moglie e la figlia o giro il mondo in cerca di foto e libri da collezionare; dunque in realtà non ho affatto tempo libero e ne sono felice perché mi annoierei terribilmente. Il mio relax consiste nel trovare il tempo per cominciare un nuovo progetto.


©DeniseInguanta

































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