Sinossi
La Palermo dei primi anni novanta, dove, accanto
alla decadente magnificenza delle ville gattopardesche brulica l'infima miseria
dei ghetti, tra il degrado e l'oppressione, la prostituzione e l'incesto. Poi
l'approdo alla terra promessa della ricca Milano del nuovo millennio, che
diventa speranza di rinascita, fede nel riscatto, ma anche il luogo dove i
fantasmi del passato riaffiorano intatti, ancora più subdoli e minacciosi. La
lettera d'amore di Gaspare Traina al proprio figlio Salvatore apre un baratro sulla
storia italiana degli ultimi venti anni, sugli intrecci tra mafia e politica,
sul rapporto fra il riciclaggio del denaro e gli affari nella sanità. Una
lettera che diventa il racconto di una saga familiare intrisa di passione e
paura, di disperazione e gioia di vivere, dove la primitiva semplicità del
gioco del calcio si fa metafora di un'utopia possibile, di uno slancio vitale
attraverso cui tentare di sfuggire a un sistema tentacolare.
Un romanzo dalla narrazione avvincete, in cui,
nella trama come nello stile, l’alto e il basso si mescolano fino a
confondersi, non più distinguibili e fra loro complementari. Come nella vita.
Autore: Fabio Giallombardo, nato a Padova nel 1973, ha
vissuto a Palermo negli anni dell’infanzia e della prima giovinezza, durante i
quali si è innamorato della città e ha svolto come volontario attività di
recupero sociale attraverso il gioco, lavorando presso i quartieri del Capo,
della Kalsa e di Ballarò.
Da otto anni insegna lettere al Liceo Classico di San
Benedetto del Tronto, dove vive con la moglie e i figli.
"La bicicletta volante" è il suo primo romanzo.
©DeniseInguanta
Fabio Giallombardo
"La bicicletta volante"
Autodafé
180 pp., 15 euro
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