Sinossi
Londra, 1890. Il cadavere di un noto psichiatra, coinvolto in pratiche occulte, viene rinvenuto in una stanza d'albergo. Sui muri della camera qualcuno ha appuntato undici poesie in stile ermetico, suggerendo un marcato senso per la teatralità.
Londra, 1890. Il cadavere di un noto psichiatra, coinvolto in pratiche occulte, viene rinvenuto in una stanza d'albergo. Sui muri della camera qualcuno ha appuntato undici poesie in stile ermetico, suggerendo un marcato senso per la teatralità.
L'ispettore Alexandre Blake, sagace poliziotto dedito alle droghe e
all'alcool, viene chiamato a indagare, scoprendo, suo malgrado, quanto profonde
possano essere le radici della follia.
Passando attraverso omicidi, vortici
passionali e differenti forme d'arte, Blake verrà catapultato in un oscuro
universo gotico, in cui il viaggio nel tempo sarà più di una semplice ipotesi;
i fantasmi del passato e le proiezioni di un futuro angosciante lo condurranno
faccia a faccia col progresso scientifico e con la verità.
Un romanzo particolare in cui si fondono prosa e poesia, in simbiosi con le tematiche dell'alienazione e dell'esaltazione del sublime.
La storia di un uomo costretto a fare i conti con la tecnologia e con la sua profonda incapacità di distinguere la realtà dall'illogico.
Un viaggio inaspettato verso un imprevedibile epilogo.
L'autore: G.Celestino, scrittore e poeta, nasce nel 1981 a Casale
Monferrato (Alessandria).
Sperimenta varie forme d'arte come il cinema e la musica, per poi dedicarsi completamente alla scrittura.
Influenzato dagli autori classici della letteratura gotica e noir, affronta i temi dell'amor
perduto, dell'orrore soprannaturale e degli angosciosi abissi dell'io.
Tra le
sue opere, "Tempus Fugit" e "Magnolia".
Incipit
"Druitt mandò giù l’ennesimo bicchiere di bourbon,
quasi d’un sorso, e si riversò stordito a rallentatore sul bancone, coi reni
anestetizzati da una quantità di alcool notevolmente inusuale.
Il barista lo
osservò perplesso. Si domandava il perché di quei capelli arruffati, della
cravatta slacciata, del gilet sbottonato e dei diversi segnali poco nobili per
un cliente solitamente avvezzo ad altro stile. Aveva tutta l’aria di un
condannato al rogo, arreso al proprio destino nefasto."
Un estratto
"Con il sangue che bramava nicotina, mi affacciai fuori dall'abitacolo. Nel respirar l'umidità del Tamigi, fui distratto da un persistente cigolio; era un ragazzo in bicicletta che pedalava veloce, in direzione a noi opposta. Sul marciapiede, poi, vidi due londinesi agitati farfugliare a una signora, già predisposta a simular stupore con la mano alla bocca. Pensai che, qualunque cosa fosse accaduta in quell'albergo, la notizia non era stata arginata a dovere."
"Con il sangue che bramava nicotina, mi affacciai fuori dall'abitacolo. Nel respirar l'umidità del Tamigi, fui distratto da un persistente cigolio; era un ragazzo in bicicletta che pedalava veloce, in direzione a noi opposta. Sul marciapiede, poi, vidi due londinesi agitati farfugliare a una signora, già predisposta a simular stupore con la mano alla bocca. Pensai che, qualunque cosa fosse accaduta in quell'albergo, la notizia non era stata arginata a dovere."
©DeniseInguanta
G. Celestino
"Du Démon"
Edizioni della goccia
230 pp., 10,00 euro
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