Per la Rai è ormai un’abitudine consolidata quella di riproporre periodicamente le puntate de “Il commissario Montalbano”, celebre prodotto televisivo tratto dai romanzi di Andrea Camilleri.
C’è però da dire che ogni volta il pubblico risponde positivamente
e il successo della serie televisiva è sempre confermato. Sarà per quei luoghi meravigliosi
che si trovano in Sicilia, sarà per l’intreccio avvincente delle storie raccontate,
sarà per la bravura degli attori – primo tra tutti Luca Zingaretti – ma sta di fatto
che la trasposizione televisiva dei romanzi del celebre scrittore empedoclino ha
sempre un ottimo riscontro tanto che la Rai continua a mandare in onda repliche
su repliche.
Bravo, anzi bravissimo, affascinante, arguto, altruista, ma forse,
in fondo, Salvo Montalbano un difetto ce l’ha: subisce fin troppo il fascino delle
donne e relega la povera Livia – la sua donna da tempi immemori – a una condizione
di instabilità emotiva senza fine. Insomma, bisogna dirlo chiaramente: Salvo
Montalbano è proprio un narcisista!
Basta seguire le puntate de “Il giovane Montalbano” – la serie
con Michele Riondino – per capire che il commissario non tratta proprio benissimo
la povera Livia Burlando e, a dire il vero, neppure qualche altra donna che gli
capita sotto tiro.
Eternamente attratto dal fascino femminile, si infila in storie
non proprio limpide mentre la sua povera compagna aspetta disperata e dall’altra
parte dell’Italia che la loro storia si concretizzi in un matrimonio o anche solo
in una convivenza. Certo, Livia è un po’ ingenua e per nulla capace di dare un ultimatum
al commissario, così gli anni passano e lei, bella e nel fiore della gioventù nella
versione giovanile della serie, diventa paranoica e annichilita da adulta, una donna
a volte di una pesantezza…
Tutta colpa del commissario che, per la verità, ha sempre dato
alla sua compagna un posto di minore importanza nella sua vita, le ha fatto mille
promesse mai mantenute, l’ha sempre convinta a fare ciò che lui voleva avvalendosi
della sua forte personalità e alla fine l’ha scaricata addirittura al telefono per
una donna più giovane. Insomma, anche se è vero che Livia è fin troppo remissiva,
non si può certo nascondere che Salvo è proprio un narcisista impenitente, un uomo
che gioca con la sua posizione di potere, conoscendo i sentimenti della compagna
verso di lui, per poi abbandonarla, ormai donna di mezza età, nella solitudine.
Tuttavia il commissario ha talmente tanti pregi e il pubblico
lo adora così tanto che possiamo ritenere il suo lato narcisistico solo un piccolo
e insignificante dettaglio.
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