È stata inaugurata ad Agrigento, in via Atenea, "La casa gatta", l'atelier d'arte di Mario Passarello, pittore innovativo che ha esposto le sue opere in Italia e all'estero nel corso della sua lunga carriera artistica.
L'artista ha raccontato il suo progetto artistico ai nostri microfoni.
Mario Passarello e il suo atelier d'arte |
Lei è un artista
innovativo, con numerose esperienze vissute nella sua lunga carriera fatta di colori
e forme suggestive. Se dovesse descrivere le caratteristiche principali della
sua arte pittorica quali parole userebbe?
Le mie
parole trovano sempre voce nei colori, che sono per me la forma più
sintetica e immediata per esprimere un’emozione o qualsiasi altro sentimento.
Se ci pensiamo un po’, il colore ci arriva come onda e vibrazione, quindi quello che io sento è un movimento continuo e inarrestabile che mi abbraccia,
coinvolge e che sulla tela si traduce in forme, spazio e dimensioni.
Di recente
è stato inaugurato il suo atelier sito in via Atenea, nel cuore di Agrigento. Che
cosa rappresenta per lei l’apertura di questo suo centro artistico?
Rappresenta un momento importante di incontro e confronto tra quello che io dico con i colori e chi osserva i miei
lavori. Funzione primaria di un quadro è per me quella di essere fruito.
Quali
opere è possibile trovare al momento presso l’atelier?
I lavori
esposti in questo momento rispecchiano soprattutto la mia vita e le mie
ricerche in campo olistico. È il periodo del blu. Il coinvolgimento dell’anima
in tutte le mie espressioni pittoriche e non. Capire che ogni forma di vita, anche materica, è "energia" e ciò che le distingue è solo la vibrazione, mi
affascina e allo stesso tempo mi dà pace dentro perché trovo riscontro al mio
sentire.
Opera di Mario Passarello |
Da che
cosa si lascia ispirare quando dipinge?
Non è
facile spiegare tutto quello che anticipa la realizzazione di un quadro. Posso
semplicemente dire che, per me, è la traduzione di una raccolta di immagini, emozioni, visioni, sogni, rapporti e tutto quanto può influire sul mio animo davanti
alla vita. Faccio un esempio per chiarire. Nel fare un viaggio ci sono diversi
momenti di gioia, stupore e altri
sentimenti che non sto qui ad elencare. Per non parlare di ciò che succede al
nostro corpo, immerso in una realtà (energia) diversa dalla solita in cui si
vive. Tutto quello che succede e che si vive nel viaggio si conserva dentro e
si somma al patrimonio già esistente nel
nostro scrigno magico di emozioni custodito gelosamente. Ecco, quando tutto si
mescola e si sente il bisogno di fare uscire fuori l’esperienza di quel viaggio, nasce un quadro
come summa.
Cosa vorrebbe
suscitare in coloro che hanno la possibilità di ammirare le sue opere?
La
riflessione che ogni essere è unico e si esprime in maniera unica.
Manifesto del Metadimensionismo |
Lei è uno
dei promotori del Manifesto del Metadimensionismo. Quale concetto chiave esprime
questo movimento artistico innovativo?
Sì! Pensato ed elaborato e poi condiviso e accettato come pensiero da altri quattordici artisti. Esprime il concetto di sintesi tra spazio, tempo e dimensione. Dal mio
punto di vista, nello stesso spazio possono coesistere diverse dimensioni
legate alle emozioni e rese visibili dai colori.
Secondo
lei, l’arte che ruolo ha nel momento storico che stiamo vivendo?
A mio
avviso è l’ultima ancora a cui aggrapparsi con forza perché i valori umani che
ci distinguono dalle “bestie” sono stati abbondantemente calpestati e resi vani
da potenti osannati e senza scrupoli.
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