Una docente resta disoccupata e per errore del CAF perde anche la NASPI: così un'insegnante precaria subisce un danno economico.
La situazione paradossale è accaduta ad Agrigento dove un'insegnante precaria da anni, essendo supplente, è rimasta senza contratto di lavoro a ridosso delle vacanze natalizie, quando il docente che stava sostituendo è rientrato in servizio. Pertanto la docente si è rivolta a un CAF della città per chiedere la NASPI, giustamente spettante, e potere così usufruire del supporto economico, seppure esiguo, dell'indennità di disoccupazione. Ma dopo poco tempo ha fatto un'amara scoperta: il CAF che la seguiva per la pratica, non avendo comunicato alcune importanti informazioni all'INPS, le ha fatto perdere la NASPI.
La donna, che si è rivolta all'INPS per avere chiarimenti circa la mancata erogazione del sostegno economico, ha così scoperto il danno subito a causa di un errore da parte di chi avrebbe dovuto tutelarla in un momento difficile quale può essere quello in cui si perde il lavoro.
Il CAF, tra l'altro, non si è neppure adoperato per un risarcimento nei confronti della docente malcapitata, che, costretta ad arrabattarsi tra le varie supplenze per arrivare a fine mese, si è vista privata anche dell'unico sostegno economico su cui potere contare.
Dunque, il mondo della scuola si rivela essere caratterizzato in gran parte da un precariato storico costituito da docenti sempre più vessati dal punto di vista economico, con stipendi esigui e pagati con notevole ritardo, senza talvolta neppure la certezza di potere essere seguiti con competenza, passo dopo passo, nei vari aspetti burocratici quando si tratta di avere ciò che spetta per potere vivere dignitosamente.
©DeniseInguanta Articolo presente anche su Il Nuovo Baracchino
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