È ormai giunta la Settimana Santa, quella che negli anni scorsi era sinonimo di partecipazione alle processioni, di pranzi in famiglia, di vacanze o semplicemente di gite fuori porta, che quest’anno, invece, a causa del particolare periodo che stiamo vivendo per la pandemia in atto, dovrà essere vissuta necessariamente a casa.
I divieti imposti ma anche il dolore per quello che si sta vivendo in Italia e nella maggior parte del mondo non consentono di pensare a Pasqua e a Pasquetta come a giorni da dedicare al divertimento.
In provincia di Agrigento, come nel resto dell’Italia, durante questa settimana verranno intensificati i controlli sulle strade per evitare la circolazione di persone, gli assembramenti davanti ai supermercati e gli spostamenti verso le seconde case.
Dunque, non sarà possibile spostarsi, ma di sicuro ciascuno cercherà in famiglia, all’interno della propria abitazione, di rispettare, per quanto possibile, le tradizioni pasquali, come il pranzo a base di piatti tipici locali e, in particolare, di dolci, che, in questo periodo più che mai, tornano a essere preparati in casa.
Sarà anche possibile assistere alle funzioni religiose della Settimana Santa, non di presenza naturalmente, ma attraverso la tecnologia, grazie alle dirette sulle pagine social e sui canali televisivi.
Dopo la Domenica delle Palme, in cui molti fedeli hanno posto sui balconi delle abitazioni ramoscelli d’ulivo e hanno seguito in diretta la celebrazione della messa, in questo tempo particolare condizionato dalla pandemia, il Papa ha incoraggiato alla partecipazione ai riti dei prossimi giorni aiutati dai mezzi tecnologici, stringendosi spiritualmente a chi soffre e a chi presta cure.
Anche l’Arcidiocesi di Agrigento si è organizzata per consentire ai fedeli di seguire i riti della Settimana Santa, presieduti dall’Arcivescovo Cardinale Francesco Montenegro nella Basilica Cattedrale, che saranno trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi e su Radio Diocesana Concordia.
Dunque, durante la Settimana Santa tutti a casa, ma senza dimenticare le tradizioni.
©DeniseInguanta
Articolo presente su InfoAgrigento
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