Il referendum per l’unione dei due Comuni di San
Giovanni Gemini e Cammarata sarà il prossimo 28 aprile e se a vincere sarà il
“sì” si registrerà davvero una svolta importante nella storia dei due centri.
Cammarata |
Tuttavia, mentre finora è stato proprio il comitato a favore del “sì” quello a dare maggiore battaglia, è notizia recente che si è costituito fisicamente il comitato a favore del “no”.
Il comitato per il “no” si è fatto sentire anche
attraverso la creazione di diverse pagine social dove è forte la protesta contro
la formazione di un nuovo comune autonomo che dovrebbe prendere il nome di “Cammarata
Gemini”.
I due comitati, dunque, si danno battaglia adducendo ciascuno forti motivazioni.
Secondo i favorevoli al “sì”, promotori del
referendum, la fusione dei due Comuni potrebbe portare grandi vantaggi a
entrambi proprio grazie alla costituzione di un unico centro che presenterebbe un
maggior numero di abitanti e maggiori dimensioni a livello territoriale.
D’altra parte, il comitato per il “no” pone l’attenzione sulla necessità di non
cancellare tradizioni e secoli di storia che caratterizzano le due diverse
comunità.
Dunque, le iniziative organizzate nelle scorse
settimane per convincere gli indecisi non hanno sortito del tutto l’effetto
sperato da coloro che sono favorevoli alla costituzione del Comune unico.
La partita tra i due comitati resta tutta da giocare
nelle prossime settimane, tenuto conto che il referendum sarà considerato
valido, ovviamente, solo se andranno a votare la maggioranza degli aventi
diritto, cioè il 50% più uno, in ciascun Comune.
©DeniseInguanta
Articolo presente su InfoAgrigento
©DeniseInguanta
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