“Il grido”, conosciuto anche come “L'urlo”, fa parte di una
serie di opere realizzate da Edvard Munch tra la fine dell'ottocento ed i primi
del novecento e che l'autore stesso ha idealmente raccolto in una serie
intitolata “Fregio della vita” (1893-1918), composta da numerose tele elaborate
secondo quattro temi fondamentali: Il risveglio dell’amore, L’amore che
fiorisce e passa, Paura di vivere, di cui fa parte Il Grido, e La Morte.
Lo
spunto del quadro lo troviamo descritto nel suo diario:
“Una sera passeggiavo per un sentiero, da una parte stava la
città e sotto di me il fiordo...Mi fermai e guardai al di là del fiordo, il
sole stava tramontando, le nuvole erano tinte di rosso sangue. Sentii un urlo
attraversare la natura: mi sembrò quasi di udirlo. Dipinsi questo quadro,
dipinsi le nuvole come sangue vero. I colori stavano urlando”.
Queste parole, scritte da Munch per descrivere “Il grido”,
danno solamente un'idea della forte sensazione che ha portato l'autore a
realizzare quest'opera, di enorme portata rivoluzionaria, che anticipa la
corrente dell'espressionismo e contiene in sé già tutti gli elementi che
l'espressionismo stesso svilupperà da lì a pochi anni.
Questo
è senz'altro il quadro più celebre di Munch e, in assoluto, uno dei più famosi
dell’espressionismo nordico. In esso è condensato tutto il rapporto angoscioso
che l’artista avverte nei confronti della vita.
L’artista ci offre il ricordo e lo scatto di quel momento per
lui inspiegabilmente terrificante attraverso i suoi occhi.
Lo
spunto è quindi decisamente autobiografico. L’uomo in primo piano che urla è
l’artista stesso. Tuttavia, al di là della sua relativa occasionalità, il
quadro ha una grande capacità di trasmettere sensazioni universali e ciò
soprattutto per il suo crudo stile pittorico.
Munch parla con il suo linguaggio unico e drammatico
dell’impotenza dell’uomo di fronte alla supremazia della natura, dello sgomento
della follia, di fronte alla quale siamo piccoli ed inequivocabilmente soli.
©DeniseInguanta
"L'urlo"
autore: Edvard Munch
olio, tempera, pastello su cartone
1893
ubicazione: Galleria nazionale, Oslo
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