"La badante" è un romanzo di grande spessore, frutto della maturità narrativa di Collura che ci sorprende con una storia malinconica e da gustare pagina dopo pagina fino all'epilogo.
Il giornalista ci spinge a riflettere su uno dei temi fondamentali della società attuale: il protrarsi della vita attraverso cure sempre più sofisticate che però non servono a lenire il dolore per un'esistenza che spesso per gli anziani scorre troppo lentamente e in completa solitudine, se non fosse per la presenza sempre più diffusa delle badanti, quasi sempre straniere. E lì, spesso, entrano in gioco diversi fattori, tra i quali i sentimenti e l'attrazione sessuale che, talvolta, si pensa non esistano nelle persone anziane.
Lo scrittore fa un ritratto fedele di molte famiglie di oggi e ci regala la figura di grande intensità del suo protagonista: Italo Gorini, un uomo abituato ad avere tutto dalla vita e estremamente sensibile al fascino femminile, una persona di grande carattere che non vuole arrendersi allo scorrere del tempo.
Gorini è un insegnante in pensione, vedovo, con un figlio trentacinquenne laureato e disoccupato. Per via dell'età e di problemi di salute viene assistito da una badante rumena, affascinante nella sua semplicità, che lo accudisce con cura e attenzione. Ma un colpo di scena sconvolge i rapporti tra l'anziano professore e la badante, mettendo in crisi l'equilibrio dell'intera famiglia.
"La badante" è un romanzo di grande intensità che ci racconta il mondo visto dagli anziani, uscendo fuori dai soliti stereotipi e gettando una luce nuova sul modo di cercare la felicità anche da parte dei non più giovani.
L'autore, Matteo Collura, è nato ad Agrigento nel 1945. Dopo una giovanile esperienza come pittore ha intrapreso la professione giornalistica. Ha scritto numerosi libri, tra saggi e romanzi, molti dei quali dedicati alla Sicilia e a Leonardo Sciascia di cui è biografo.
©DeniseInguanta
Articolo presente anche in Agrigento Sette
Matteo Collura
"La badante"
Longanesi
210 pp., 17,60 euro
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