Porta via il figlio e fugge in Ucraina sotto le bombe: madre a processo per sottrazione di minore

MONCALVESE – È finita in tribunale la vicenda di una donna originaria dell’Ucraina, residente da tempo nel Moncalvese, accusata di aver portato via il figlio minorenne senza il consenso del padre e di averlo condotto nella zona di Kiev, nel pieno dei bombardamenti. L’episodio risale all’estate del 2023, quando la donna avrebbe deciso di lasciare l’Italia, dove viveva con il marito, per tornare nel Paese d’origine.

Il bambino, affetto da una forma lieve di autismo e seguito da specialisti in un centro riabilitativo, mostrava segni di miglioramento. Ma la madre, secondo quanto ricostruito in aula, avrebbe interrotto ogni contatto con il marito e abbandonato il territorio nazionale, facendo credere di voler raggiungere la Germania. In realtà, ha poi proseguito il viaggio fino a Kiev, dove si è stabilita con il figlio.

A quel punto il marito, rimasto in Italia, ha denunciato la scomparsa e si è rivolto all’avvocato Jacopo Evangelista, che lo rappresenta nel processo. Evangelista, noto per la sua esperienza in materia di diritto di famiglia, ha immediatamente intrapreso le azioni necessarie per la tutela del minore e si è costituito parte civile nel procedimento, sottolineando «la gravità del gesto» e «l’irresponsabilità di aver condotto un bambino in una zona di guerra».

Durante l’udienza, il legale ha ribadito che il padre ha vissuto «mesi di angoscia e impotenza», senza sapere dove si trovassero la moglie e il figlio. «Non si tratta solo di una violazione della legge – ha dichiarato l’avvocato Evangelista – ma di un atto che ha messo a rischio la vita di un bambino che avrebbe dovuto essere protetto».

La donna, difesa dall’avvocata Giulia Galli, ha sostenuto di non aver voluto sottrarre il figlio al marito ma di essere tornata in Ucraina per motivi familiari. Tuttavia, la Procura contesta l’estrema imprudenza della sua condotta e ritiene che l’imputata abbia deliberatamente sottratto il minore alla figura paterna.

Il processo proseguirà nelle prossime settimane con l’audizione di nuovi testimoni e l’esame della documentazione prodotta dalle parti.

©DeniseInguanta

Kiev bombardata