Donne a caccia de “L’uomo perfetto”. Se non esiste, bisognerà inventarlo...
Milena
Miconi, Nadia Rinaldi e… l’uomo perfetto. Un trio imperdibile all'inseguimento
di un mito, che rischia però di essere sfatato. La ricerca esasperata del
compagno ideale, a ogni mezzo e con ogni mezzo. Ma sarà davvero ideale? Non è tutto oro ciò che luccica… In
scena dal 30 gennaio al 16 febbraio.
Non basta più il miraggio del Principe Azzurro. Nella ricerca dell’anima gemella le donne si sono fatte più esigenti e, se possibile, più complicate. Il compagno ideale deve averle proprio tutte: deve essere bello, ricco, prestante, affettuoso, sensibile, comprensivo, passionale, romantico, disponibile, discreto, accondiscendente, intraprendente ma non troppo, collaborativo, forte ma anche vulnerabile quando serve… Ma esisterà davvero? Uno che aiuta in casa di buon grado, non ti ammorba con il Campionato di calcio, ti ascolta per ore, capisce i tuoi contorsionismi mentali, approva le tue amiche, ti mette sempre al primo posto ma ti lascia libera? Forse –sempre che i pezzi siano tutti disponibili- converrebbe montarlo ad hoc, come un robot impeccabile, che risponde ai comandi. Probabilmente la domanda vera non è se esista l’uomo perfetto o se sia possibile fabbricarlo a nostro piacimento ma se, alla fine, ci piacerebbe davvero…
L’UOMO PERFETTO
di Mauro Graiani e Riccardo Irrea, diretto da Diego Ruiz. Con Milana Miconi (Velia), Nadia Rinaldi (Maria Eugenia), Gianclaudio Caretta (Robbi). Produzione La Bilancia.
Scene Mauro Paradiso, Costumi Davide Nisi, Foto Chiara Calabrò, Luci Stefano Valentini.
Ci ripetono che prima o poi l’uomo perfetto solcherà la soglia di casa, che dobbiamo solo continuare a cercare. A un certo punto, però, trovare l’anima gemella sembra un lontano miraggio, una leggenda metropolitana. E intanto l’orologio biologico fa tic-tac. Le donne sono diventate molto esigenti: al concubino non deve mancare proprio nulla. Diciamoci la verità: l’uomo perfetto non esiste! Dovremmo costruircelo personalmente, essere degli ingegneri genetici per mettere in un unico uomo tutte queste qualità e dare vita a un essere sempre allegro, che sa ascoltare, che non parla mai di calcio, che non dimentica i compleanni e non si scoraggia mai, pronto a prendervi in braccio al vostro ritorno a casa... E voi, quanto sareste disposte a pagare per un campione del genere?
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