È stata inaugurata e riaperta al pubblico domenica alle ore 18:00 al Palasport “Pippo Nicosia”, nell’area giochi “Paolo Palmisano”, La Casa del Libro.
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La struttura tornerà finalmente a svolgere la funzione per cui, tre anni addietro, i giovani dell’associazione NonSoStare l’avevano progettata, realizzata e consegnata alla città di Agrigento per far circolare la cultura attraverso il piacere della lettura.
Tanti agrigentini, nel brevissimo periodo in cui all’inizio del 2016 era stata operativa a Villa Bonfiglio, si erano subito affezionati e l’avevano eletta a punto d’incontro, non pochi erano stati coloro che generosamente l’avevano rifornita di libri di vario genere, con una prevalenza delle letture per i bambini e i ragazzi, principali destinatari del progetto.
Con lo stesso spirito e lo stesso entusiasmo di allora ne è stata decisa la riapertura, in un clima di festa e con grande partecipazione di pubblico, nella sua nuova collocazione.
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A tenere a battesimo la seconda vita de “La Casa del Libro” è stato il docente e scrittore Alberto Todaro. Al termine dell’incontro Simone Brucceri ha deliziato tutti con le sue grattatelle.
La riapertura de La Casa del Libro è stata realizzata in sinergia con il Comune di Agrigento e con la partecipazione attiva di diverse realtà culturali, sportive e sociali presenti sul territorio, tra cui la casa editrice Medinova di Antonio Liotta.
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Così ha commentato Silvio Torregrossa, dirigente della Real Basket e tra i promotori dell’iniziativa: “come Real Basket ci siamo proposti di avviare i ragazzi verso numerose iniziative sociali; questo spazio esterno al palazzetto potrà diventare il luogo ideale per la realizzazione di diverse iniziative culturali, sociali e su temi specifici. Chi ha idee positive può proporcele e saremo lieti di parlarne”.
Gioele Farruggia di NonSoStare, anche lui tra i promotori dell’iniziativa, ha così commentato: “siamo soddisfatti dell’obiettivo raggiunto perché quando due anni fa La Casa del Libro è stata vandalizzata in molti credevano che l’esperimento fosse fallito, in realtà oggi abbiamo dimostrato che si può distruggere un contenitore ma certamente non un’idea e quell’idea oggi è ritornata in una formula diversa al palazzetto, coniugandola ai concetti di sport e di comunità e mettendo insieme tutti quegli elementi che devono appartenere a chi vuole essere partecipe in un territorio. Il nostro auspicio è che questo posto possa diventare il fulcro di tutta una serie di iniziative quali presentazioni di libri, cineforum, momenti di dibattito e letture in particolare per bambini perché la cultura possa accompagnarli nella crescita; ci auguriamo che tutti gli agrigentini possano apprezzare La Casa del Libro e riconoscersi in essa”.
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