"Una donna può tutto" è l'ultimo libro di Ritanna Armeni.
Ritanna Armeni
già autrice di
"Di questo amore non si deve sapere. La
storia di Inessa e Lenin"
*vincitore del Premio Comisso 2017*
Una donna può tutto
1941: volano le streghe della notte
ROMANZO
Ponte alle Grazie
pp. 230 – euro 16 euro
IL LIBRO
Inverno 1941: Stalingrado è sotto assedio e le truppe della Wehrmarcht si avvicinano al Caucaso puntando agli oleodotti, ma un misterioso corpo di aviazione colpisce l’esercito tedesco senza tregua. Sono le “Streghe delle notte”, un gruppo di ragazze sovietiche che si rivelerà fondamentale nella battaglia contro il Terzo Reich. Rifiutando ogni presenza maschile, su quelli che sembrano biplani giocattolo, mostrano l’audacia, il coraggio di una guerra che può avere anche il volto delle donne. La loro battaglia comincia ben prima di alzarsi in volo e continua dopo la vittoria. Prende avvio nei corridoi del Cremlino, prosegue nei duri mesi di addestramento, esplode nei cieli del Caucaso, si conclude con l’ostinata riproposizione di una memoria che la Storia al maschile vorrebbe cancellare. Il loro vero obiettivo è l’emancipazione, la parità a tutti i costi con gli uomini. Il loro nemico, prima ancora dei tedeschi, il pregiudizio, la diffidenza dei loro compagni, l’oblio in cui vorrebbero confinarle.
Contro questo oblio scrive Ritanna Armeni, che sfida tutti i «net» della
nomenclatura fino a trovare l’ultima strega ancora in vita e ricostruisce
insieme a lei la loro incredibile storia.
È Irina Rakobolskaja, 96 anni, la vice comandante del 588° reggimento, a raccontarci il discorso, ardito e folle, con cui l’eroina nazionale Marina Raskova convince Stalin in persona a costituire i reggimenti di sole aviatrici. È lei a descriverci il freddo e la paura, il coraggio e perfino l’amore dietro i 23.000 voli e le 1100 notti di combattimento. E a narrare la guerra come solo una donna potrebbe fare: «Ci sono i sentimenti, la sofferenza e il lutto, ma c’è anche la patria, il socialismo, la disciplina e la vittoria. C’è il patriottismo ma anche l’ironia; la rabbia insieme alla saggezza. C’è l’amicizia. E c’è – fortissima – la spinta alla conquista della parità con l’uomo, desiderata talmente tanto – e questa non è retorica – da scegliere di morire pur di ottenerla».
È Irina Rakobolskaja, 96 anni, la vice comandante del 588° reggimento, a raccontarci il discorso, ardito e folle, con cui l’eroina nazionale Marina Raskova convince Stalin in persona a costituire i reggimenti di sole aviatrici. È lei a descriverci il freddo e la paura, il coraggio e perfino l’amore dietro i 23.000 voli e le 1100 notti di combattimento. E a narrare la guerra come solo una donna potrebbe fare: «Ci sono i sentimenti, la sofferenza e il lutto, ma c’è anche la patria, il socialismo, la disciplina e la vittoria. C’è il patriottismo ma anche l’ironia; la rabbia insieme alla saggezza. C’è l’amicizia. E c’è – fortissima – la spinta alla conquista della parità con l’uomo, desiderata talmente tanto – e questa non è retorica – da scegliere di morire pur di ottenerla».
“Sono donne, quelle raccontate da Ritanna Armeni, che hanno sconfitto il
nazismo, che hanno vinto la Seconda guerra mondiale”.
Aldo Cazzullo
“L’avventura delle donne sovietiche alla
guida degli aerei militari che sganciavano bombe alla fine della Seconda guerra
mondiale. Una testimone racconta la storia appassionante delle streghe, ragazze
che volevano sfidare e superare i loro colleghi uomini, con tutte le
contraddizioni e le umiliazioni di ieri e di oggi. Si legge di corsa e si ama
fin dalle prime righe. Sono entusiasta”.
Barbara Palombelli
Barbara Palombelli
L’AUTRICE
Ritanna Armeni è giornalista e
scrittrice. È stata caporedattrice di Noi donne, ha lavorato
a Rinascita, il manifesto, l’Unità, Liberazione.
Portavoce di Fausto Bertinotti, è stata per tre anni conduttrice di «Otto e
mezzo» insieme a Giuliano Ferrara. Ha pubblicato Di questo amore non si
deve sapere, vincitore del Premio Comisso.
Comunicato stampa Ponte alle Grazie
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