venerdì 9 ottobre 2015

"IL GRAFFIO DELLA REGINA" DI ENZO NATTA

Considerazioni: “Il graffio della regina” di Enzo Natta, edito dalla Iris 4 Edizioni, è un romanzo noir singolare, nella sua accezione positiva, per sviluppo e impostazione stilistica.
L’autore, infatti, non si limita soltanto a raccontare la storia di un omicidio, utilizzando un costrutto scorrevole e coerente e soffermandosi sulle figure del commissario Pollini e del giornalista Rosaspina, ma arricchisce il libro con pensieri critici e dati storici, trasformando il suo noir in un manuale di grande respiro che ha molto da insegnare.
A questo occorre aggiungere che Natta si sofferma, con risultati sorprendenti, sulla descrizione di ambienti e paesaggi, in particolare su Rivamare, località immaginaria della riviera ligure in cui è ambientata la storia.
Il commissario Pollini e il giornalista Rosaspina, due amici accomunati dall'amore per la verità e la lealtà, rappresentano l’esatto opposto delle bugie e delle falsità che caratterizzano l’omicidio in questione. 
I due indagano sull'apparente suicidio di Adele Paolucci, moglie di un noto industriale. Accanto a loro, nelle indagini, anche due donne, il sostituto procuratore Maria Elisa Germisano e il nuovo vicecommissario Elena Cerquetti.
L’autore descrive e lascia spazio a tutti e quattro i personaggi, integrandoli perfettamente con Rivamare, suggestiva località.
“Il graffio della regina” trova il suo termine di riferimento in Luigi Pirandello, giallista dei misteri dell’io; infatti ogni personaggio indossa maschere diverse a seconda della situazione e viene descritto anche dal punto di vista psicologico e introspettivo.
Il libro è un noir che richiama i maestri di questo genere con citazioni e riferimenti degni di nota.
Non un semplice giallo, dunque, il romanzo di Natta, ma un libro che con i suoi numerosi richiami, compresi quelli riguardanti il cinema e la storia, si rivela essere completo e in grado di attirare l’attenzione del lettore fin dalla prima pagina.



Incipit
“Pronto, chi è?”
“Sono Giusti, dottoressa, c’è un caso di suicidio, una questione delicata…si tratta di una persona molto in vista.”


Quarta di copertina: Un introverso commissario, un estroverso giornalista, un affidabile cartomante, un avvenente sostituto procuratore in crisi matrimoniale, una coppia di sposi in apparenza felice e unita... il ritrovamento di un cadavere in una ridente e tranquilla cittadina ai confini con la Francia. Ma anche un labirinto di menzogne. Omicidio o suicidio? Sarà l'intuito femminile a fornire la soluzione? Un caleidoscopio di personaggi a caccia dell'artiglio che accompagna il lettore sino all'ultima pagina. Un noir in cui nulla è davvero come sembra.


Autore: Enzo Natta, giornalista e critico cinematografico. Ligure di nascita, vive e lavora a Roma.

Libri pubblicati: Guida al cinema, UCIIM 1962; Pane, cioccolata e un po’ di cinema, Cartia  1977; Filmcronache, LDC 1980; Uno sguardo nel buio – Cinema, critica e psicoanalisi, Effatà 2005; Una poltrona per due – Cinecittà fra pubblico e privato, Effatà 2007; etc.
©DeniseInguanta




Enzo Natta
"Il graffio della regina"
Iris 4 Edizioni
148 pp., 15,50 euro

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