giovedì 19 marzo 2020

Coronavirus: flash mob e arcobaleni, l’Italia non si arrende


C’è una Italia che non si arrende, un Paese che proprio non ci sta a vedere decimata la sua popolazione e che, nonostante tutto, nonostante il dolore e il senso di morte che si aggira in questi giorni nei quartieri cittadini, lotta strenuamente e con ogni mezzo per superare le difficoltà dovute al dilagare della “bestia”, di quel terribile Covid- 19 che sta mettendo a dura prova la quotidianità degli Italiani.








Come reagisce il nostro Paese a tutto questo? Come si pone la gente di fronte ai continui appelli a restare a casa per fermare il contagio o almeno per limitare al massimo la diffusione del virus? Gli Italiani cercano di mostrarsi positivi e ripetono ogni giorno come un mantra “Andrà tutto bene”. Nonostante tutto, nonostante si uscirà a pezzi da questa situazione e si dovranno raccogliere le macerie, andrà tutto bene, ce la faremo.

L’Italia reagisce e lo fa con i flash mob sui balconi delle case, dove si canta e si balla, dove l’Inno di Mameli e le canzoni più rappresentative delle nostre regioni diventano il modo più immediato per manifestare la determinazione a non mollare, la solidarietà che da Nord a Sud sta unendo tutti.

In televisione, sui giornali e sul web si parla costantemente delle tante iniziative che da Milano ad Agrigento accomunano le diverse realtà geografiche italiane al fine di restare uniti, seppure a distanza, in un momento così difficile.

Così, mentre le campane delle chiese vuote risuonano cercando di infondere un senso di normalità, i bambini, chiusi nelle loro case, disegnano allegri arcobaleni da appendere fuori dalle abitazioni come un atto terapeutico, di buon auspicio, perché tutto dovrà passare prima o poi.

E di certo non ci si dimentica di chi, in questo momento così delicato, si impegna a salvare tante vite: i medici che sono al fronte contro un nemico invisibile ma che al pari di una guerra miete vittime in continuazione. Sono dunque tanti gli applausi di ringraziamento rivolti al personale sanitario dai balconi degli Italiani.

E non si può non soffermarsi sulle molteplici iniziative che circolano sul web, come i concerti online di tanti artisti e le feste in casa, ma virtuali, con Houseparty. Tutto questo perché, in tempi così difficili, l’allegria deve restare contagiosa e la pandemia della musica diffondersi il più possibile.

Così, mentre parte dell’Europa ci critica, deride e ostacola, nel nostro Paese si reagisce con grande orgoglio patriottico e tanta solidarietà perché se è vero che “l’Italia chiamò” gli Italiani a essere pronti alla morte non ci pensano minimamente e a testa alta lottano per tornare, nel bene o nel male, alla normalità.


©DeniseInguanta
Articolo presente su InfoAgrigento 



















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