Mario Vespasiani, presentato di recente al Macro di
Roma e con all'attivo quarantuno pubblicazioni che descrivono il suo lavoro è
uno degli artisti più autorevoli della sua generazione. Alessia Zecchini è
un'apneista che negli scorsi giorni nel mar dei Caraibi ha conquistato il suo
ennesimo record del mondo, diventando la prima e unica donna ad essersi spinta
fino a 112 metri
di profondità.
Attualmente Mario ed Alessia sono uniti da una
grande mostra in corso presso la Galleria Marcantoni nelle Marche. Un progetto
in cui gli inediti dipinti di Vespasiani riguardanti la discesa negli abissi
sono stati descritti non solo dalla curatrice Mara e dal sociologo Raffaele
Quattrone, ma anche dalla stessa Alessia che ha contribuito al catalogo con un
proprio scritto, in cui riflette nelle opere le sue particolari emozioni
vissute in prima persona.
Inaugurata il 21 luglio, giorno del cinquantesimo
anniversario dell'allunaggio, con queste nuove opere Vespasiani ha sintetizzato
il linguaggio estetico e attraverso la metafora del mondo marino, con la sua
solita raffinatezza ha saputo rendere luminosa e suadente la pittura ad olio.
Underworld è il titolo del ciclo che racchiude gli
inediti lavori su carta nei quali l'artista ha interpretato il mondo sommerso,
sia marino che interiore. Ha concepito per le due sale espositive - una
completamente bianca e l'altra dalle pareti nere - altrettanti
"fondali" che danno un senso di continuità con lo spazio, ora
ipnotico e fluttuante come un acquario. Pesci e meduse, figure fantastiche e
reperti archeologici assumono altra valenza, di sogni come di rivelazioni, difatti
Vespasiani erede di una conoscenza che attraversa i secoli, impiega la sua arte
come trasmissione dei moti dello spirito, nel portare alla luce ciò che deriva dagli
archetipi, dall'origine.
Opere di Mario Vespasiani |
La serie dei dipinti si presenta come una vera
immersione nel mondo dell'inconscio e la sua ricerca si basa sul sapere delle
grandi tradizioni, a livello sia concettuale che pratico. La sua pittura
esprime le conquiste del pensiero occidentale e la delicatezza del tratto
orientale, la decisione del segno insieme alla raffinatezza dell'uso delle
tonalità cromatiche, che lo collocano tra i più autorevoli maestri del colore
delle ultime generazioni. E al pari di un pesce Vespasiani sembra possedere una
proprietà naturale che gli fa spalancare gli occhi sul mondo, come se la sua
evoluzione lo avesse portato a fare a meno della palpebra, per non perdere un
solo istante.
L'autore ha dato sempre massima importanza ai titoli delle
mostre, funzionali nell'introdurre il progetto e anche in questo caso il
termine inglese Underworld si apre a più significati, intendendo un mondo
sommerso ma anche rischioso, che può riguardare l'aldilà e apparire infinito.
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