lunedì 19 agosto 2019

L'eccellenza italiana dà un immenso respiro: il mondo fluttuante di Mario Vespasiani e Alessia Zecchini



Mario Vespasiani, presentato di recente al Macro di Roma e con all'attivo quarantuno pubblicazioni che descrivono il suo lavoro è uno degli artisti più autorevoli della sua generazione. Alessia Zecchini è un'apneista che negli scorsi giorni nel mar dei Caraibi ha conquistato il suo ennesimo record del mondo, diventando la prima e unica donna ad essersi spinta fino a 112 metri di profondità.









Attualmente Mario ed Alessia sono uniti da una grande mostra in corso presso la Galleria Marcantoni nelle Marche. Un progetto in cui gli inediti dipinti di Vespasiani riguardanti la discesa negli abissi sono stati descritti non solo dalla curatrice Mara e dal sociologo Raffaele Quattrone, ma anche dalla stessa Alessia che ha contribuito al catalogo con un proprio scritto, in cui riflette nelle opere le sue particolari emozioni vissute in prima persona.

Inaugurata il 21 luglio, giorno del cinquantesimo anniversario dell'allunaggio, con queste nuove opere Vespasiani ha sintetizzato il linguaggio estetico e attraverso la metafora del mondo marino, con la sua solita raffinatezza ha saputo rendere luminosa e suadente la pittura ad olio.

Underworld è il titolo del ciclo che racchiude gli inediti lavori su carta nei quali l'artista ha interpretato il mondo sommerso, sia marino che interiore. Ha concepito per le due sale espositive - una completamente bianca e l'altra dalle pareti nere - altrettanti "fondali" che danno un senso di continuità con lo spazio, ora ipnotico e fluttuante come un acquario. Pesci e meduse, figure fantastiche e reperti archeologici assumono altra valenza, di sogni come di rivelazioni, difatti Vespasiani erede di una conoscenza che attraversa i secoli, impiega la sua arte come trasmissione dei moti dello spirito, nel portare alla luce ciò che deriva dagli archetipi, dall'origine.




Opere di Mario Vespasiani




La serie dei dipinti si presenta come una vera immersione nel mondo dell'inconscio e la sua ricerca si basa sul sapere delle grandi tradizioni, a livello sia concettuale che pratico. La sua pittura esprime le conquiste del pensiero occidentale e la delicatezza del tratto orientale, la decisione del segno insieme alla raffinatezza dell'uso delle tonalità cromatiche, che lo collocano tra i più autorevoli maestri del colore delle ultime generazioni. E al pari di un pesce Vespasiani sembra possedere una proprietà naturale che gli fa spalancare gli occhi sul mondo, come se la sua evoluzione lo avesse portato a fare a meno della palpebra, per non perdere un solo istante. 

L'autore ha dato sempre massima importanza ai titoli delle mostre, funzionali nell'introdurre il progetto e anche in questo caso il termine inglese Underworld si apre a più significati, intendendo un mondo sommerso ma anche rischioso, che può riguardare l'aldilà e apparire infinito.

















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