Per
narrare l’uomo e il personaggio storico, a cinquant'anni da quel 9 ottobre 1967
in cui venne assassinato in un piccolo villaggio in Bolivia, sarà allestita una
sorprendente mostra sugli avvenimenti cruciali e il mito di Ernesto Che
Guevara.
“Tu
e tutti. I tutti che pretendono l’estremo sacrificio che la mia sola ombra
oscuri il cammino! Ma, senza violar le norme dell’amore sublimato ti porto
nascosta nel mio zaino da viaggio”. I versi scritti per la moglie Aleida
cristallizzano l’intensità delle domande che il Che poneva a se stesso, la
difficile scelta fra l’impegno nella lotta contro l’ingiustizia sociale e la
dolorosa rinuncia agli affetti e a una vita sicura.
Per
narrare l’uomo e il personaggio storico, a cinquant'anni da quel 9 ottobre 1967
in cui venne assassinato in un piccolo villaggio in Bolivia, sarà allestita
negli spazi di Fabbrica del Vapore di Milano dal 6 dicembre al 1 aprile 2018
una sorprendente mostra multimediale, “Che Guevara, tu y todos”, che rivive gli
avvenimenti cruciali e il mito di Ernesto Che Guevara ma ne riscopre anche
affetti, ideali e turbamenti, grazie al ricchissimo e in parte inedito
materiale di archivio dell’omonimo centro studi cubano e ai linguaggi delle più
innovative tecnologie. Ideata e realizzata da Simmetrico cultura, la mostra è
prodotta da Alma, RTV Comercial del l’Avana e dal Centro studi Che Guevara e
coprodotta dal Comune di Milano, con il patrocinio e la collaborazione
scientifica dell’Università degli studi di Milano e dello IULM.
Il
punto di partenza della mostra sarà accettare di vedere la realtà di
ingiustizie sociali che aveva colpito così profondamente Ernesto Guevara dal
convincerlo a lasciare la realtà borghese in cui ero nato in Argentina. Una
parete di 16 metri a fasce mobili, retroilluminata, mostrerà le immagini
edulcorate proposte negli anni Cinquanta da Hollywood e dalla pubblicità che,
all'avvicinarsi degli spettatori oltre distanza di sicurezza, bruceranno per
fare posto a un mondo di povertà, disuguaglianze e sfruttamento. Superata
questa linea gialla, inizierà il viaggio nella storia del Che, che culminerà in
un’installazione artistica realizzata appositamente da un pioniere della
Perceptual Art, Michael Murphy. La mostra, con la direzione artistica di
Daniele Zambelli e la colonna sonora originale composta da Andrea Guerra, si
svilupperà filologicamente su tre livelli: geopolitico, biografico e
intimistico.
Comunicato Stampa
Comune di Milano
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