domenica 12 ottobre 2025

La cultura della Pace nell'esempio della rassegna "Indipendenti, Ribelli e Mistici"

La cultura della Pace: Mario Vespasiani e l'esempio di "Indipendenti, Ribelli e Mistici"

In momenti come questi in cui la parola "pace" risuona spesso vuota nei discorsi ufficiali, logorata dalla retorica e smentita dai fatti, esiste un luogo in Italia dove la voglia di fratellanza non viene semplicemente invocata, ma attivamente costruita, opera su opera, incontro dopo incontro. Questo luogo è lo Studio d'Arte di Mario Vespasiani a Ripatransone nelle Marche e il progetto concreto è la rassegna "Indipendenti, Ribelli e Mistici” ideata da Mara e Mario

Per comprenderne il valore è necessario viverla dal vero, verificare di persona ciò che trasmette realmente: un laboratorio del pensiero, un centro di crescita interiore, un laboratorio di pace, dove si impara a immaginarla e in cui si elabora l'intenzione di perseguirla.

La prima, fondamentale azione di questo cantiere è la costruzione della pace nella mente. La violenza, suo opposto, prima di essere un atto fisico è un prodotto del pensiero: nasce dalla prepotenza, dall'estremismo, dalla narrazione semplificata che divide il mondo in amici e nemici, alleati e ostili. "Indipendenti, Ribelli e Mistici" è un piccolo ma prezioso antidoto a queste logiche: è una "palestra per la mente" che coltiva l'indipendenza dal pensiero unico e la ribellione alla banalità. Il suo format, basato sul dialogo aperto, sugli "scambi, interruzioni, ripartenze, dubbi e risposte", insegna che la grammatica della pace è fatta di complessità, ascolto, rispetto per il punto di vista altrui. In questo "opificio culturale" non si ricevono certezze, ma si impara a fronteggiare le onde che allontanerebbero dal porto, allenando il muscolo del pensiero critico che è la prima e più importante difesa contro ogni forma di fanatismo.

L’altro fondamentale approccio della rassegna sta nella costruzione della pace nel cuore, nello spazio delle relazioni. La concordia non può esistere dove c'è isolamento e paura dell’altro e la scelta di "abitare" lo studio dell'artista, anziché utilizzare una location anonima, è un atto d'accoglienza in sé. Ciò trasforma l'evento in un'esperienza di intimità e di sacralità, creando un'energia che predispone all'apertura e all’emancipazione, così in questo "spazio protetto" e carico di bellezza i partecipanti, che giungono da ogni parte d'Italia, non sono più un pubblico frammentato, ma diventano una comunità temporanea, un microcosmo di quella "società più coesa" che la rassegna si prefigge di generare. Si sente di "essere a casa” e in questa familiarità cade la diffidenza e nasce la possibilità dell'incontro autentico, da cui scaturiscono amicizie e collaborazioni future.

Infine, il cantiere costruisce la pace nello spirito, manifestando l'intenzione di perseguirla come fine ultimo dell'agire umano. 

La sensibilità mistica coltivata dalla rassegna non è una fuga dal mondo, ma la capacità di percepirne la dimensione spirituale e l'interconnessione profonda tra tutti gli esseri. La finalità esplicita di Mara e Mario Vespasiani, quella di contribuire a "generare una società più generosa e gioiosa di vivere", è una dichiarazione politica nel senso più alto del termine. È l'affermazione che la cultura, quando è autentica e coraggiosa, non è un lusso o un intrattenimento, ma il più potente strumento di trasformazione sociale. L'investimento filantropico di Mara e Mario, non a caso una delle coppie più rispettate e ammirate nel panorama culturale, non è solo un atto di mecenatismo, ma un'azione concreta di costruzione di pace e armonia, un investimento sul "capitale umano e spirituale" della propria comunità.

Mario Vespasiani ad oggi è l’unico artista italiano ad essersi mosso in questa direzione attiva e "Indipendenti, Ribelli e Mistici" ne è a tutti gli effetti espressione vivente; un'utopia concreta che dimostra come la pace non sia tanto un trattato da firmare, ma un'arte da praticare. È un processo che richiede menti libere, cuori aperti e spiriti consapevoli, fornendo un luogo e un metodo per coltivare queste tre qualità, la rassegna non si limita a parlare di fratellanza universale: la incarna, la rende un'esperienza tangibile e soprattutto ispira ogni partecipante a diventare nel quotidiano un piccolo ma tenace costruttore del mondo luminoso che in quei momenti ha potuto abitare.






Mario Vespasiani




"Indipendenti Ribelli e Mistici" è una rassegna d’avanguardia totalmente gratuita, promossa e sostenuta da Mara e Mario Vespasiani per favorire la coesione sociale, la crescita culturale e la valorizzazione del proprio territorio. 








"Indipendenti, Ribelli e Mistici": i campi di indagine, le tematiche e i protagonisti della rassegna nelle varie edizioni

FILOSOFIA
Diego Fusaro - Gianluca Magi - Andrea Nannini 

TEOLOGIA
padre François-Marie Dermine - S. E. Andrea Andreozzi

MEDICINA
dott. Vincenzo Valentini - dott. Maurizio Pinkerle - dott. Michel Mallard

ECUMENISMO
Brunilde Neroni

SPIRITUALITA’
Massimo Bianchi - Ilaria Lahoz - Giorgio Cerquetti

MEDITAZIONE E DISCIPLINE ORIENTALI
Paola Paolini - Marco Monaldi

POESIA
Paola Mancinelli 

MUSICA
Lorenzo Della Fonte - Arturo Stàlteri - Duccio Limberti e Lali Burduli

ANTROPOLOGIA
Mario Polia - Martino Nicoletti - Valentina Ferranti 

SOCIOLOGIA
Roberto Siconolfi - Antonello Cresti

LETTERATURA
Daniela Musini - Viola Di Grado - Mirko Zilahy 

ARCHITETTURA
Ludovico Romagni e Grazia Maria Traini

SCIAMANESIMO
Roberta Tomassini

FIABE
Paolo Battistel

MUSE (Musica e Letteratura)
Patrizia Citeroni

STORIA CONTEMPORANEA
Raffaella Nova Santagostino

LETTERATURA e MUSICA
Maurizio Serafini 

ATTIVISMO e ARTE
Loredana Finicelli

ECONOMIA
Antonino Galloni

PSICOLOGIA
Antonella Baiocchi

MUSICA e MISTICISMO 

Domenico Romano



Mario e Mara Vespasiani



STUDIO D’ARTE MARIO VESPASIANI Corso Vittorio Emanuele II 34 - 63065 - Ripatransone AP








Per approfondire:





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