mercoledì 30 settembre 2015

"L'ALLUNGO DEL MEZZOFONDISTA" DI GIORGIO BONA

Considerazioni: “L’allungo del mezzofondista” di Giorgio Bona è un romanzo che getta luce su uno dei fenomeni più discussi nel mondo dello sport: il doping.
Il protagonista è Emil, un atleta, un mezzofondista. Un uomo che con sudore e fatica cerca di vincere, di emergere in un mondo difficile, fatto anche di persone che ricorrono a mezzi illeciti pur di farcela.
Emil deve affrontare numerosi problemi, che nascono dal suo rapporto con la moglie, il figlio, l’amante, i genitori e non ultimo il suo spregiudicato allenatore che non esita a dopare l’atleta pur di soddisfare i suoi sporchi interessi.
La vita di Emil è dunque molto complicata e la sua voglia di farcela deve scontrarsi con un mondo per nulla semplice. Ed ecco che l’atleta è indotto all'errore, fidandosi del suo allenatore senza scrupoli. Il tutto è reso più difficile dalla sua situazione sentimentale divisa tra la moglie e l’amante. Una storia, quella di Emil, raccontata con un ritmo incalzante, che pare quasi seguire i ritmi di gara, proposta da Giorgio Bona, narratore capace e attento alla descrizione dell’ambiente e alla traduzione di pensieri ed emozioni.
Il finale amaro della storia è l’esatto epilogo di una vita difficile, quella di un mezzofondista, la cui corsa rappresenta la metafora della vita.


Incipit
Mi chiamano Emil, come Emil Puttemans, il Giardiniere di Lovanio, record del mondo sui cinquemila 13’ 13”, irresistibile come il vento. E io come Emil il Giardiniere.


Quarta di copertina: Emil corre, si allena, vince. Bravura o doping? Emil pensa a sé, alla sua vita, ai suoi affetti. Quale la linea di confine che separa l’atleta dall’uomo? Allenamenti estenuanti, lacrime e sangue da versare, ritmi gara da sostenere che si alternano incalzanti alle vicissitudini del privato. Moglie, amante, allenatore, genitori…Un universo da cui sarebbe forse meglio scappare? Correre lontano e dare a tutti lo stacco come con gli avversari in gara? In entrambi i casi sente il fiato pressante sul collo, digrigna i denti Emil. Riuscirà ad appropriarsi della vita come gli riesce con la pista? La grinta in pista lascia spazio alla fragilità nella vita? Narrazione o romanzo-verità?


Autore: Giorgio Bona risiede a Frascaro, un paesino del Monferrato tra Alessandria e Acqui Terme. Ha tradotto dall'inglese Lee e Hamburger e dal russo Fiabe dai Balcani a Vladivostock. Con Omaggio il Tempo è stato finalista al Premio Lorenzo Montano.

Libri pubblicati: Newton (1992), Omaggio il Tempo (2002), Ciao, Trotzkij (2003), Erano voci (2006), La lingua dimenticata della cometa (2007), Chiedi alle nuvole chi sono (2008), L’allungo del mezzofondista (2011).
©DeniseInguanta




Giorgio Bona
"L'allungo del mezzofondista"
Iris 4 Edizioni
110 pp., 13,50 euro

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