giovedì 10 giugno 2021

SCRITTURA: DIECI CONSIGLI DA RICORDARE


Il mondo della scrittura affascina un po' tutti. Ecco, allora, dieci consigli da ricordare per chi si accinge a scrivere il best seller del secolo; dieci regole d'oro tratte dal libro "Come non scrivere",  edito da Utet e scritto da Claudio Giunta, docente di Letteratura Italiana all'Università di Trento. 












Dieci consigli da ricordare

1. Breve è bello. La vita è breve, le giornate sono piene di impegni, nessuno vuole passare le ore a leggervi, se non siete Proust: siate concisi.
2. Scrivilo facile. Chi scrive difficile in genere è un incapace che cerca di nascondere la sua incapacità: scrivete chiaro.
3. Poche citazioni. Non inzeppate gli scritti con dotte citazioni, se non sono necessarie (e spesso non lo sono): più che colti, sembrerete insicuri.
4. Poche virgolette. Evitate di mettere virgolette dappertutto e di dire "tra virgolette". Se possibile, evitate anche il gesto con le dita.
5. Esclamativi a chi? Valanghe di puntini sospensivi e punti esclamativi vanno bene in un sms agli amici o ai fidanzati, in ogni altra occasione no.
6. Ripetizioni, si può. Se in una riga avete scritto il nome "Sarri", non c'è bisogno che alla riga successiva scriviate "l'allenatore partenopeo".
7. Chiamalo col suo nome. Non usate perifrasi assurde. Non "proiettiamo delle immagini fotografiche" ma "proiettiamo delle fotografie".
8. Meglio attivi. Usate i verbi alla forma attiva: piuttosto che "Fabio Volo è uno scrittore da me amato", meglio "Amo molto Volo come scrittore".
9. Rileggete (dopo). Dopo avere finito, lasciate riposare il testo. Rileggetelo dopo qualche ora e togliete aggettivi e avverbi superflui: ce ne saranno di sicuro.
10. Elementare, Orwell. "Piuttosto che scrivere qualcosa di barbaro, violate tutte le regole precedenti". È la regola di George Orwell.
























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