venerdì 16 ottobre 2015

"ARANCIA MECCANICA", UN CULT DI STANLEY KUBRICK

È il 1971 quando arriva nelle sale cinematografiche "Arancia Meccanica", capolavoro del regista Stanley Kubrick. 
Tratto dal romanzo “Un’arancia ad orologeria” scritto nel 1962 da Anthony Burgess, questo film ci descrive una società votata ad un’esasperata violenza giovanile. Il film narra dei Drughi, banda criminale londinese capeggiata da Alex, giovane antisociale appartenente alla classe operaia. Il gruppo in una sola notte compie una serie di crimini violenti: riduce in fin di vita un senza tetto, affronta una rissa con una banda rivale ed  infine, nel corso di quella che chiamano “visita a sorpresa”, entrano a casa dello scrittore Frank Alexander e lo malmenano, stuprandone poi la moglie. Nei giorni successivi, nel corso di un’altra “visita a sorpresa”, Alex uccide un’anziana donna. Mentre in lontananza si sentono le sirene della polizia, gli amici lo malmenano, per vendicarsi della dubbia spartizione del bottino delle rapine precedenti, lasciandolo in balia degli agenti. Alex finisce in carcere condannato a 14 anni per omicidio. Durante la detenzione, pur di ottenere la scarcerazione, accetta di sottoporsi alla “cura Ludovico”, nuovo programma di rieducazione, voluto fortemente dal Ministero degli Interni, che annulla il libero arbitrio del paziente impedendogli di difendersi. Scarcerato, non trova alcun luogo dove andare, verrà picchiato dal barbone che aveva ridotto in fin di vita, torturato dai vecchi amici del gruppo dei Drughi diventati agenti di polizia. Si rifugia così a casa dello scrittore Frank Alexander che lo narcotizza e al suo risveglio gli fa ascoltare la nona Sinfonia di Beethoven. Alex, ormai tormentato dalla sofferenza, tenta il suicidio. Il coma e le medicine somministrategli nel periodo successivo sembrano avere fatto svanire gli effetti del “trattamento Ludovico”. Ma, nonostante questo, Alex decide di vivere una nuova vita fatta sempre di sesso e musica ma libera dalle angosce della legge poiché lavora per essa, avendo accettato di scendere a patti col Ministero degli Interni che, in cambio del suo silenzio sugli effetti negativi del “trattamento Ludovico”, gli ha promesso un buon lavoro, una buona posizione ed una retribuzione adeguata. 
Ad interpretare Alex un grande ed indimenticabile Malcolm McDowell. 
“Arancia meccanica” è rimasto nella storia del cinema non solo come fonte di citazioni letterarie ma anche per la sua colonna sonora che comprende musiche classiche conosciute di Rossini e Beethoven che accentuano la chiave visionaria ed onirica del film. Quando uscì la pellicola destò scalpore per il ricorso eccessivo a scene di violenza e perché esponeva solo i problemi della società londinese di allora senza accennare a soluzioni. Ma non mancarono gli elogi da parte di grandi registi come Fellini e Kurosawa. Nonostante le critiche feroci e la censura cui è stato sottoposto il film, "Arancia meccanica" rimane un grande cult della cinematografia mondiale e Kubrick uno dei più grandi registi della storia del cinema. 
Serena I.
©DeniseInguanta




"Arancia meccanica"
regia: Stanley Kubrick
attori: Malcolm McDowell, Patrick Magee, Michael Bates
Drammatico, Usa - Regno Unito 1971 
136 min.

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