È
il 1971 quando arriva nelle sale cinematografiche "Arancia Meccanica", capolavoro
del regista Stanley Kubrick.
Tratto dal romanzo “Un’arancia ad orologeria”
scritto nel 1962 da Anthony Burgess, questo film ci descrive una società votata
ad un’esasperata violenza giovanile. Il film narra dei Drughi, banda criminale
londinese capeggiata da Alex, giovane antisociale appartenente alla classe
operaia. Il gruppo in una sola notte compie una serie di crimini violenti:
riduce in fin di vita un senza tetto, affronta una rissa con una banda rivale
ed infine, nel corso di quella che
chiamano “visita a sorpresa”, entrano a casa dello scrittore Frank Alexander e
lo malmenano, stuprandone poi la moglie. Nei giorni successivi, nel corso di
un’altra “visita a sorpresa”, Alex uccide un’anziana donna. Mentre in
lontananza si sentono le sirene della polizia, gli amici lo malmenano, per
vendicarsi della dubbia spartizione del bottino delle rapine precedenti,
lasciandolo in balia degli agenti. Alex finisce in carcere condannato a 14 anni
per omicidio. Durante la detenzione, pur di ottenere la scarcerazione, accetta
di sottoporsi alla “cura Ludovico”, nuovo programma di rieducazione, voluto
fortemente dal Ministero degli Interni, che annulla il libero arbitrio del
paziente impedendogli di difendersi. Scarcerato, non trova alcun luogo dove
andare, verrà picchiato dal barbone che aveva ridotto in fin di vita, torturato
dai vecchi amici del gruppo dei Drughi diventati agenti di polizia. Si rifugia
così a casa dello scrittore Frank Alexander che lo narcotizza e al suo
risveglio gli fa ascoltare la nona Sinfonia di Beethoven. Alex, ormai
tormentato dalla sofferenza, tenta il suicidio. Il coma e le medicine
somministrategli nel periodo successivo sembrano avere fatto svanire gli
effetti del “trattamento Ludovico”. Ma, nonostante questo, Alex decide di
vivere una nuova vita fatta sempre di sesso e musica ma libera dalle angosce
della legge poiché lavora per essa, avendo accettato di scendere a patti col
Ministero degli Interni che, in cambio del suo silenzio sugli effetti negativi
del “trattamento Ludovico”, gli ha promesso un buon lavoro, una buona posizione
ed una retribuzione adeguata.
Ad interpretare Alex un grande ed indimenticabile
Malcolm McDowell.
“Arancia meccanica” è rimasto nella storia del cinema non
solo come fonte di citazioni letterarie ma anche per la sua colonna sonora che
comprende musiche classiche conosciute di Rossini e Beethoven che accentuano la
chiave visionaria ed onirica del film. Quando uscì la pellicola destò scalpore
per il ricorso eccessivo a scene di violenza e perché esponeva solo i problemi
della società londinese di allora senza accennare a soluzioni. Ma non mancarono
gli elogi da parte di grandi registi come Fellini e Kurosawa. Nonostante le critiche
feroci e la censura cui è stato sottoposto il film, "Arancia meccanica" rimane un
grande cult della cinematografia mondiale e Kubrick uno dei più grandi registi
della storia del cinema.
Serena I.
Serena I.
©DeniseInguanta
"Arancia meccanica"
regia: Stanley Kubrick
attori: Malcolm McDowell, Patrick Magee, Michael Bates
Drammatico, Usa - Regno Unito 1971
136 min.
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