L’arte ha sempre un messaggio importante da comunicare.
Ecco com'è nato il progetto "Not for Sale" che è legato alle “Bio Bag”, contenitori a forma e a dimensione di una borsa, all’interno dei quali sembra dormire un feto immerso in una sorta di liquido amniotico, che in realtà ovviamente è resina; le borse in questione sono rigorosamente firmate.
Nulla a che vedere con l’aspetto Neo Pop, poiché questi oggetti, creati per essere esposti e con un intento provocatorio, non sono in vendita, come nulla è in vendita inerente al progetto "Not For Sale".
L’incursione fatta a Forte dei Marmi in stile writer ha origine da una riflessione arrivata dall’esposizione delle Bio Bag a una fiera d’arte, nella quale le opere hanno decisamente fatto discutere e la maggior parte delle persone che si sono fermate, sentendosi emotivamente provocate osservando con fastidio le Bio Bag firmate, sono state proprio signore griffate che, una volta interpellate sul motivo del loro rifiuto psicologico, hanno lasciato trasparire una sorta di senso di colpa nel vedere associato un neonato in contrapposizione al desiderio di lusso.
Da qui il voler far riflettere attraverso diverse immagini create con uno stencil che poco lascia all’interpretazione, ma l’intento era proprio la provocazione in un luogo dove spesso il lusso sembra diventare “modello della mente”.
“Not for sale” significa non siamo in vendita, nel senso che non tutto si può o meglio non si dovrebbe poter comprare.
Questa azione del team di Marzia Ratti è definita non a caso “Ghost action” perché nella sua prima fase è volutamente graffiante, infatti creare dissenso significa aprire un dialogo, graffiare per lasciare un segno, come alle origini del writer, ma a differenza di quest’ultimo il termine “ghost” non è casuale, infatti, dopo aver ottenuto la riflessione cercata, si riporta tutto allo stato originario, ripristinando lo stato d’origine dei luoghi contaminati.
L’immagine icona del progetto artistico è quella di due neonati armati, spalle contro spalle, che sembra si stiano già difendendo da tutto quello che li circonda e li influenzerà nella loro vita, da qui lo slogan che è diventato il titolo del progetto: “Non in vendita”.
“Not for Sale” vuole essere, in realtà, un richiamo alla coscienza umana. “Non tutto è in vendita”, ed è su questo che bisognerebbe riflettere.
Il video arte “Not for Sale" è stato girato il 21 e 22 Dicembre a Seravezza.
©DeniseInguanta
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