mercoledì 23 novembre 2022

“Via Crucis”, Fabio Mengozzi parla del suo ultimo album: “Un tributo a tutte le persone innocenti perseguitate”

Composto da Fabio Mengozzi e pubblicato quest’anno, “Via Crucis” è un album di musica elettronica costituito da quindici tracce. 

Le ricercate sonorità raccontano la Passione di Cristo in chiave moderna. L’album, con cover realizzata da Lia Rinetti, è distribuito in tutto il mondo tramite le più note piattaforme streaming.

“Via Crucis” segue a distanza di poche settimane un’altra composizione di Mengozzi, “Romanza alla Terra”, anch’essa ascoltabile online.


Fabio Mengozzi 


Nato ad Asti nel 1980, Fabio Mengozzi è compositore, pianista e direttore d’orchestra. Allievo di Aldo Ciccolini, si è perfezionato all’Accademia di Santa Cecilia di Roma. La sua musica è stata eseguita in prestigiose sale di tutto il mondo: Algeria, Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Haiti, India, Iran, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Montenegro, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svizzera, Turchia, Ucraina.

Mengozzi ha parlato ai nostri microfoni del suo ultimo album.

Com'è nata l'idea di realizzare l'album "Via Crucis"?

Primariamente ho voluto fornire un contributo ad un genere che negli ultimi tempi era stato un po' dimenticato dai compositori. Dobbiamo infatti risalire alle “Passioni” di Osvaldo Golijov e di Arvo Pärt, forse i due lavori più conosciuti, che risalgono rispettivamente all'anno Duemila e alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso. Come queste opere la mia “Via Crucis” tratta il tema della Passione ma lo fa nella forma delle stazioni della Via Dolorosa, così come Liszt nell'Ottocento. È inoltre un brano integralmente elettronico e anche in questo si differenzia da quelli di altri autori.

Oltre alla Via Crucis in sé, c'è qualche altro evento o qualcos'altro che ti ha ispirato nella realizzazione dell'album?

Il desiderio di rendere un tributo, tramite la figura di Cristo, a tutte le persone giuste e innocenti perseguitate e vittime della barbarie dei tempi attuali che, a ben vedere, è la stessa che attraversa ininterrottamente la storia.

L’album è rivolto a un pubblico specifico?

Troppo spesso la musica viene ridotta a prodotto all'interno di una dinamica di consumo, mentre in realtà essa racchiude le potenzialità in grado di aprire gli uomini ad un processo intimo di crescita, comprensione e realizzazione personale. Per questo l'album si rivolge a tutti coloro che vedono nella musica un mezzo per elevarsi.

Il pubblico come ha accolto "Via Crucis"?

Sin dai giorni immediatamente successivi all'uscita dell'album ho riscontrato molto interesse da parte dei media, sono usciti diversi articoli e tante persone incuriosite da questo brano mi hanno contattato per chiedermi informazioni. D’altronde una delle caratteristiche dell'opera, così come strutturata, è quella di adattarsi facilmente a diversi contesti: può essere ascoltata comodamente a casa, ma anche presentata in una sala da concerto o utilizzata come commento ad un’azione scenica. Dunque non è affatto escluso che in futuro essa possa vedere la luce in svariate forme in modo da essere apprezzata da un pubblico sempre più vasto.

Per saperne di più e per ascoltare "Via Crucis": 

https://fabiomengozzi.wixsite.com/fabiomengozzi/biography

https://www.youtube.com/playlist?list=PLyhd0r5u6Z3wDuHYmeWmk3WwDMuWACPvN


©DeniseInguanta

Articolo presente anche su Il Nuovo Baracchino






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