Pubblichiamo di seguito "Il linguaggio di un fiore" della giovane poetessa Sofia Castiglione. I versi sono stati composti in occasione della Giornata Internazionale della Donna.
Il linguaggio di un fiore
Mi guardo allo specchio
con sguardo indagatore,
come per cogliere lo sbaglio
che incrina la mia autostima.
Mi concentro sugli occhi:
medito.
L'iride grigia, mare in tempesta.
Le ciglia lunghe, fili affusolati.
Stracci di trucco, imperfezioni.
Mi fermo, abbasso
lo sguardo.
No, ho colto una stilla.
Risplende.
Contemplo i riflessi, un raggio
di luce mi illumina il viso.
Sorrido.
Vedo la forza di un giunco: si drizza,
si piega, si raddrizza.
Vedo la bellezza della rugiada su una sterlizia:
proietta i riflessi dei fotoni profondi, silente.
Vedo l'intelligenza della regina della notte:
si mostra al crepuscolo alle intense elucubrazioni.
Vedo la resilienza del gladiolo maestoso:
fende l'aria con implacabile leggerezza.
Vedo il rispetto di un petalo di peonia:
danza nel vento a ritmo con le pieghe.
Vedo la fragilità di un pistillo di papavero:
si spezza. Ricresce.
Vedo il coraggio di una gemma di ciliegio:
candida, maestosa, animosa.
Vedo l'energia di un girasole baciato dai raggi:
li guarda senza pavento e cresce per sfiorarli.
Vedo la gentilezza di una rosa rosa:
affabile, recondita, nobile.
Vedo il mio nome con polline di mimosa:
Donna.
Risplende.
©Sofia Castiglione
Complimenti a questa giovanissima poetessa che omaggia il più bello dei doni regalato agli uomini LE DONNE
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