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venerdì 27 luglio 2018

GUENDA GORIA AL TODI FESTIVAL CON "LA PIANISTA PERFETTA": L'ATTRICE PARLA DEL SUO NUOVO SPETTACOLO


Al Todi Festival, giovedì 30 agosto alle ore 21:00 al Teatro Comunale, Guenda Goria si esibirà nello spettacolo "La pianista perfetta" con la regia di Maurizio Scaparro.



Guenda Goria
Un'altra performance artistica da affrontare, dunque, per la poliedrica Guenda che, attrice, pianista, conduttrice, non smette mai di emozionare il pubblico con le sue elevate doti artistiche.
L'artista realizzerà così il sogno di coniugare la passione per la musica classica e il teatro interpretando una donna di immenso spessore artistico e culturale con un testo di Giuseppe Manfridi. Guenda, infatti, incanterà il pubblico con la sua bellezza angelica e il suo talento innato interpretando il ruolo di Clara Schumann, una delle più grandi pianiste della storia.


L'abbiamo incontrata per parlare de "La pianista perfetta" e non solo...





- A fine agosto debutterai con "La pianista perfetta". Come stai vivendo questa attesa?
Con grande entusiasmo; è una sfida enorme e delicata. Seguo la filosofia di Nietzsche che alla domanda “quanto manca alla vetta? rispondeva “tu sali e non pensarci.”

- Cosa pensi di Clara Schumann? Quali sono le caratteristiche che l'accomunano ad una donna moderna e quali ad una donna del suo tempo?
La figura di Clara mi è estremamente e curiosamente familiare; manager, artista, diva, donna che ama con profonda intensità, madre ed intellettuale; maschile e femminile allo stesso tempo, dolce ed intransigente, ha dedicato la sua vita all'arte con enorme talento ma anche con grande perseveranza; sublime e concreta, una figura dalle mille sfaccettature e con un pizzico di follia che le rende profondamente umana.
È una donna senza tempo.

- Potrai coniugare la passione per la musica classica e l'amore per il teatro. Da quanto tempo speravi di fare ciò? È la realizzazione di un sogno, immagino...
Sì, lo desideravo da sempre e sono felice che questo sogno non sia rimasto nel cassetto ma si sia avverato.

- Interpreterai il ruolo di una pianista eccezionale. Pensi che oggi venga dato abbastanza spazio alle donne che intraprendono la carriera di musiciste nel mondo della musica classica?
Le carriere concertistiche oggi non possono che essere internazionali. L’educazione alla musica classica nelle scuole in Italia è quasi inesistente e considerando che i nostri Conservatori sono vere eccellenze e che il nostro Paese è stato patria dei maggiori talenti musicali della storia è un vero peccato. Tuttavia sono certa che l’amore per la musica classica non morirà mai.

- Sei tornata a lavorare con il Maestro Maurizio Scaparro con il quale hai fatto una delle tue prime esperienze in teatro. Ti senti artisticamente e professionalmente cambiata rispetto ad allora?
Se non fossi cambiata inizierei a preoccuparmi! Mantengo la gioia degli inizi con una maggior sicurezza e capacità di ascolto; lavorare con il Maestro è un enorme piacere e privilegio, Scaparro è un per me Maestro di teatro e di vita.

- C'è un personaggio in particolare che ti piacerebbe interpretare?
Ci sono tante donne a cui mi piacerebbe dar corpo, artiste dai percorsi insoliti e dalle fortune alterne, saranno i miei prossimi progetti.

- Tra i tanti titoli che possiedi hai anche una laurea in Filosofia Estetica. Ti viene mai voglia di avvalertene in qualche modo?
Me ne avvalgo tutti i giorni per provare a capire ciò che mi circonda mantenendo un approccio critico alla realtà.

- Sei davvero un'artista poliedrica e nonostante tu sia giovanissima hai già fatto tantissime esperienze professionali. Ci racconti com'è la tua giornata tipo? Come ti organizzi per riuscire ad ottimizzare i tempi e portare avanti i tuoi progetti?
Sono una frana nell'organizzazione delle mie giornate! Ci sono periodi in cui non faccio nulla e periodi in cui porto avanti moltissimi progetti insieme e difficilmente riesco a pianificare cosa farò; anche i biglietti del treno li faccio all'ultimo momento in stazione!
La verità è che sono curiosa ed impulsiva, imprevedibile a me stessa e attraversata da una lieve follia che è anche la chiave della mia artisticità.

©DeniseInguanta 

Foto di Guenda Goria al pianoforte di Matteo Nardone

























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