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lunedì 16 febbraio 2015

CINQUANTA SFUMATURE DI RIDICOLO

Siamo reduci dall'uscita nelle sale del film "Cinquanta sfumature di grigio", basato sull'omonimo libro di E. L. James.
Ebbene, siamo sopravvissuti a questa ridicola operazione pubblicitaria che qualcuno osa chiamare romanzo. 
Ma adesso basta! Lo chiedo umilmente a nome di tutte quelle povere persone che, come me, hanno detestato fin dall'inizio Ana e Christian; due ragazzi che, peraltro, presentano chiaramente qualche problemino psicologico.
Io sarei piuttosto favorevole a stroncare la James e a dare l'estrema unzione a tutte le "cinquanta sfumature".
Donne, ma che vi è preso? Siete sicure, dopo esservi subite questa insulsa trilogia, di volere vedere anche il film?
Davvero non vi riconosco! Abbiamo lottato per anni per diventare indipendenti e forti e ora applaudite Ana che si fa sottomettere dal tizio dallo sguardo ingravidabalconi? 
Ragazze, Mr Grey non esiste! E' decisamente troppo bello, troppo ricco e dai modi troppo garbati e quindi è più falso di un cd di bancarella.
Perciò, vi prego amiche, state serene, lasciate in pace i vostri mariti o fidanzati, non sottoponeteli ad un umiliante confronto con Mr Grey; rassegnatevi ad una tranquilla vita coniugale.
Che poi non sembra anche a voi
che Christian sia mentalmente instabile? Ok, avrà pure subito un trauma da bambino, ma, per carità, fatelo curare! Smontategli la playroom e chiudetelo in un convento di frati francescani per riabilitarlo.
E Ana? Ne vogliamo parlare? Chissà quale trauma avrà vissuto da piccola, la poveretta! Ipotizzo che soffra di sdoppiamento della personalità. 
Non vi ho ancora convinto a rinunciare al film? Datemi retta: restate a casa ad apprezzare i vostri normalissimi compagni; potranno pure essere calvi, con un po' di pancetta e squattrinati, ma almeno saranno veri e soprattutto sani di mente. 
Rifugiatevi nella vostra tranquillissima vita coniugale, magari, chissà, saprà darvi molte più emozioni di uno stupido film.
©DeniseInguanta

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