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giovedì 17 settembre 2020

Costellazioni familiari e Biocostellazioni: ne parliamo con Gabriele Policardo, autore del libro "Io sono d’oro"


Laureato in Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo alla facoltà di Lettere e Filosofia a Roma, Gabriele Policardo ha collaborato come autore con giornali e riviste, alla scrittura di saggi universitari, a spettacoli teatrali, programmi radiofonici e format televisivi. 

Nel 2005 ha iniziato lo studio delle leggi della biologia applicate al corpo umano e alla salute. Uno studio che si è intensificato nel tempo e prosegue tutt’oggi, costituendo il fondamento scientifico e verificabile delle Biocostellazioni®. Ha conosciuto le Costellazioni familiari nel 2007 e ne ha approfondito la conoscenza a partire dal 2012, fino a giungere alla fonte, presso la scuola di formazione di Bert e Sophie Hellinger, conseguendo una seconda laurea presso l’Università Europea Jean Monnet di Bruxelles con una tesi in Costellazioni Familiari e Sistemiche dal titolo 'Il sintomo come relazione sospesa'. A completare la sua formazione ci sono lo studio sul Copione della Vita con Rüdiger Rogoll, numero uno dell’analisi transazionale in Europa, e il corso intensivo con il Dottor Brian Weiss, presso l’Omega Institute di New York, sull’ipnosi regressiva. 

Tiene attualmente seminari in tutta Italia e all’estero, aiutando migliaia di persone sui temi più ricorrenti e importanti: conflitti familiari, sintomi, problemi nella relazione di coppia, nel lavoro, malesseri e sofferenze di ogni tipo. Negli anni ha pubblicato numerosi libri. 




Gabriele Policardo 
                                              



Ti occupi di Costellazioni familiari. Che cosa sono esattamente? Potresti spiegarlo in modo semplice, se possibile, ai lettori? 

Volentieri. Le Costellazioni familiari sono un aiuto alla vita; perfezionate dallo psicologo tedesco Bert Hellinger, affondano le radici in una tradizione che oserei definire millenaria. Già i popoli primitivi erano soliti mettere in scena, attraverso dei rappresentanti, sogni, archetipi, miti e simboli; gli antichi greci rappresentavano in forma di tragedia le dinamiche inconsce dei sistemi familiari, mostrando la rete occulta d’influenze e compensazioni che ogni destino esercita sugli altri. Hellinger ha tradotto questa eredità in una via di ricerca e di esperienza, da non confondere con una terapia, in modo che qualunque disagio possa essere messo in scena attraverso dei rappresentanti che non si conoscono tra loro, all’interno di un gruppo. I “movimenti dello spirito”, così li ha definiti Hellinger, mossi come da un altrove, portano alla luce le fedeltà inconsce, i cosiddetti “irretimenti”, i disordini familiari, portando un immediato e duraturo sollievo, che spesso appare stupefacente. In alcuni paesi, le Costellazioni sono applicate secondo la legge in ambito scolastico, sanitario o, come accade in Brasile, all’interno dei tribunali. 

Qual è la differenza tra Biocostellazioni e Costellazioni familiari? 

Le Biocostellazioni sono un’evoluzione delle Costellazioni familiari e spirituali. Nascono da una mia intuizione, ovvero abbinare i movimenti creativi dello spirito, dunque la dinamica di gruppo delle Costellazioni familiari, a delle conoscenze biologiche e scientifiche che ho appreso da altri studi. In questo modo, abbiamo la possibilità di osservare i sintomi fisici (e psichici) non più come un “errore” di una natura malvagia, bensì come una “relazione sospesa”, una separazione, un amore che non è andato a buon fine. Quando questa relazione si sana, come “effetto collaterale” riscontriamo spesso la scomparsa completa del sintomo. Benché non si tratti di un approccio terapeutico, bensì di un aiuto spirituale, i risultati sono notevoli. 

Ti occupi anche di ipnosi regressiva. Qual è lo scopo di questa tecnica? 

Ho appreso la tecnica della “regressione alle vite precedenti” (da non confondere con l’ipnosi clinica) da Brain Weiss, un grande maestro, noto in tutto il mondo. Ho seguito Weiss e, per la profonda stima che nutro nei suoi confronti e per il suo approccio scientifico, l’ho raggiunto all’Omega Institute di NewYork, per seguire il suo corso di formazione. Si tratta di una tecnica che ci permette di recuperare memorie molto antiche, talvolta persino di altre esistenze che potremmo per comodità definire “vite precedenti”. Che esistano o no, conta un fatto fondamentale: questa esperienza produce notevole benessere e consente, in molti casi, di superare difficoltà, malesseri, problemi di ogni tipo, persino sintomi. 

Tieni costantemente seminari di Biocostellazioni e Costellazioni familiari. Che tipo di riscontro noti da parte del pubblico di partecipanti? 

Generalmente, incontro molte persone per una o due volte. Alcuni scelgono di seguire i miei seminari per un percorso personale, ad esempio, attraverso la formazione in Biocostellazioni che porto avanti dal 2016. Ciò che noto, dal mio punto di osservazione, è che il lavoro svolto insieme trasforma le persone in profondità. Toglie loro la paura, principalmente quella della “brutta malattia” o del destino avverso. Restituisce loro il bene più prezioso: l’amore per i propri genitori e la connessione al loro fiume d’amore. Consente alle persone di radicarsi nella vita e lasciarsi alle spalle conflitti, vendette, sofferenze e preoccupazioni. Ciò mi rende molto felice e mi consente di mantenere un ritmo sempre serrato, talvolta pesante, poiché è una missione, un servizio divino, ricevere la fiducia degli altri ma anche essere sempre il punto di riferimento in caso di problemi o sofferenze. Hellinger diceva “ciò che è fatto con amore non costa sacrificio”. Così la penso anch'io. 

Quando, secondo te, sarebbe opportuno rivolgersi a un conduttore di Costellazioni familiari? 

Ci si può rivolgere a un conduttore di Costellazioni familiari, che possibilmente abbia imparato presso la fonte (cioè Bert Hellinger), quando si vuole chiudere con il dolore, cambiare profondamente, trasformare uno o più aspetti della propria vita. Quando si è stanchi di soffrire e si vuole abbracciare la felicità pienamente. 

Hai scritto diversi libri, tra i quali “Io sono d’oro”. Ce ne vuoi parlare in modo dettagliato? 

“Io sono d’oro” è un libro nato quasi per urgenza; raccoglie testimonianze e riflessioni sul vasto lavoro che ho svolto con migliaia di donne sul tema delle loro relazioni, sui principali ostacoli a una vita sentimentale realizzata sulle trappole, i falsi miti, i condizionamenti, le identificazioni che tendono a sabotare la riuscita del legame di coppia. È un libro sul valore della donna nella relazione ma è anche un’occasione per mettere ordine nella propria vita, poiché un amore felice è solo uno degli aspetti di una vita di successo. È un libro che ha avuto grande fortuna: siamo già alla quarta ristampa

Esiste una strada certa da percorrere per potere risolvere i propri conflitti interiori e cercare di raggiungere il successo nella vita sentimentale e professionale? 

Ritengo che la strada per raggiungere il successo pieno e la felicità completa sia diversa per ognuno. Credo che ciascuno debba trarre il meglio da tutti i percorsi e gli incontri in cui si imbatte, scegliendo di privilegiare gli specialisti e le guide che maggiormente percepisce con risonanza ed empatia. Uno dei falsi miti che affliggono molti ricercatori è: si evolve solo nel dolore. Non è vero! Cesare Boni, uno dei miei maestri, ripeteva spesso che si può evolvere anche nella gioia, ad esempio, attraverso lo yoga. Certamente un percorso spirituale è fondamentale per stare bene, ma lo è anche affrontare i propri temi cruciali con chi sa aiutarci a trasformarli in valore, in energia, in spinta evolutiva, in gioia e in bellezza. In una frase: in relazioni di successo. 

©DeniseInguanta












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