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giovedì 30 novembre 2017

“CHE GUEVARA, TU Y TODOS”, UNA MOSTRA PER SCOPRIRE LA STORIA E L’UOMO A 50 ANNI DALLA SUA MORTE


Per narrare l’uomo e il personaggio storico, a cinquant'anni da quel 9 ottobre 1967 in cui venne assassinato in un piccolo villaggio in Bolivia, sarà allestita una sorprendente mostra sugli avvenimenti cruciali e il mito di Ernesto Che Guevara.



“Tu e tutti. I tutti che pretendono l’estremo sacrificio che la mia sola ombra oscuri il cammino! Ma, senza violar le norme dell’amore sublimato ti porto nascosta nel mio zaino da viaggio”. I versi scritti per la moglie Aleida cristallizzano l’intensità delle domande che il Che poneva a se stesso, la difficile scelta fra l’impegno nella lotta contro l’ingiustizia sociale e la dolorosa rinuncia agli affetti e a una vita sicura.


Per narrare l’uomo e il personaggio storico, a cinquant'anni da quel 9 ottobre 1967 in cui venne assassinato in un piccolo villaggio in Bolivia, sarà allestita negli spazi di Fabbrica del Vapore di Milano dal 6 dicembre al 1 aprile 2018 una sorprendente mostra multimediale, “Che Guevara, tu y todos”, che rivive gli avvenimenti cruciali e il mito di Ernesto Che Guevara ma ne riscopre anche affetti, ideali e turbamenti, grazie al ricchissimo e in parte inedito materiale di archivio dell’omonimo centro studi cubano e ai linguaggi delle più innovative tecnologie. Ideata e realizzata da Simmetrico cultura, la mostra è prodotta da Alma, RTV Comercial del l’Avana e dal Centro studi Che Guevara e coprodotta dal Comune di Milano, con il patrocinio e la collaborazione scientifica dell’Università degli studi di Milano e dello IULM.


Il punto di partenza della mostra sarà accettare di vedere la realtà di ingiustizie sociali che aveva colpito così profondamente Ernesto Guevara dal convincerlo a lasciare la realtà borghese in cui ero nato in Argentina. Una parete di 16 metri a fasce mobili, retroilluminata, mostrerà le immagini edulcorate proposte negli anni Cinquanta da Hollywood e dalla pubblicità che, all'avvicinarsi degli spettatori oltre distanza di sicurezza, bruceranno per fare posto a un mondo di povertà, disuguaglianze e sfruttamento. Superata questa linea gialla, inizierà il viaggio nella storia del Che, che culminerà in un’installazione artistica realizzata appositamente da un pioniere della Perceptual Art, Michael Murphy. La mostra, con la direzione artistica di Daniele Zambelli e la colonna sonora originale composta da Andrea Guerra, si svilupperà filologicamente su tre livelli: geopolitico, biografico e intimistico.
Comunicato Stampa 
Comune di Milano


























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