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venerdì 21 ottobre 2016

"TENTAZIONE" DI SALVO BARBARO

Riportiamo il racconto "Tentazione" di Salvo Barbaro.


Sono settimane che rifletto sul mio futuro con V.
Fingo.
In questo periodo sto fingendo un rapporto che ormai dura da quasi otto anni. Ho aperto gli occhi ad altre “vedute”, come fanno la maggior parte degli uomini immaturi e scontenti della loro vita sentimentale. V. con me è sempre carina, affettuosa e amorevole. Io continuo a immedesimarmi in un ruolo che non è più il mio.
-Senti amore (stronzo!), faccio tardi a lavoro oggi! Devo accompagnare il mio responsabile a Napoli per delle commissioni. Ci vediamo direttamente stasera!
-Wow amore, dai ti hanno dato un ruolo importante, sei contento? Accompagnare il responsabile non è da tutti!
–Si, si, contentissimo! A stasera allora!
– Ti amo!
La telefonata s’interrompe. Sono quasi mezzogiorno e mi sento una merda. Pur di non vederla racconto di tutto. Sono a lavoro e ho detto alla mia fidanzata una bugia, una menzogna, una stronzata. Non devo accompagnare nessuno. Mai fatto e credo che mai lo farò. Non ho le palle di lasciarla, sono un codardo.
Nell’azienda vitivinicola dove lavoro c’è una ragazza napoletana che è venuta apposta per uno stage trimestrale in laboratorio. Le mie attenzioni e i miei sguardi sono sempre rivolti ai suoi bellissimi occhi marroni e al suo sorriso accattivante. Passo la maggior parte del tempo dove c’è lei, inventandomi di tutto, pulizie, analisi, semplici caffè e quant’altro. Spalleggiato dall’ amico-collega R. le mie intenzioni si fanno sempre più reali e concrete.
–R. che bella che è S., quella nuova!
–Si, diciamo- fa spallucce.
–Che palle sei, mamma mia! Per una volta nella tua vita dammi una soddisfazione!
-Salvatò è bella ma è sveglia! È napoletana, ricordalo, occhio! Ma poi a te che te ne frega? Non sei fidanzato?
Cala il silenzio e divento paonazzo. Mi divoro le unghie. Guardo negli occhi R. e con semplicità gli dico -Hai ragione, ma mi piace!
Sono quasi le tre di pomeriggio e il mio turno è quasi finito. Faccio un ultimo giro in laboratorio e vedo per l’ennesima volta lei. Il cuore inizia a battermi forte. Sembra un martello pneumatico. Le tempie mi pulsano e ho la lingua secca, praticamente la salivazione azzerata. Lei mi vede, sorride e si avvicina.
-Ciao Sa’, per caso hai facebook?
Mi blocco. Resto fermo come un ebete aspettando un qualcosa o qualcuno che venga e mi salvi dalla figuraccia che sto’ per fare. –Per favore imbecille, non balbettare proprio ora! Respira e dille semplicemente no! Poi le dici con calma che sei fidanzato e che a te non interessa assolutamente avere contatti con lei! Non guardarla negli occhi, no, no, no, non farlo, no, no, no….
-Si, si, ho facebook! (Bravo coglione, e ora?)
–Ok, ora t’invio l’amicizia! Per te va bene?
Lei già pronta con il cellulare in mano. Il camice bianco e quei capelli castani legati indietro mi distraggono da ogni mia azione. Gli occhialini neri che porta mi incantano e stordiscono.
–Si, si, va benissimo, nessun problema!
Mi gratto la testa. Mi guardo intorno. Inizio a dare calci alla sedia della scrivania dove lei sedeva pochi minuti prima. Sono nervoso, ipocrita e tanto rapito da lei.
-Allora a domani Sa!
Quando mi chiama Sa mi fa impazzire. Annuisco e deglutisco la saliva che magicamente è riapparsa nella mia bocca.
Sorride e si gira. Mi saluta con un cenno della mano e la vedo sghignazzare insieme all’altra sua collega, brutta, nana e racchia. Vince facile accanto a lei. Vado via con il cuore che inizia a calmarsi. Vado a farmi una doccia, il turno è finito e non vedo l’ora di spaparanzarmi sul letto di casa mia.
In auto accendo il cellulare e per curiosità mi collego a facebook. Richiesta di amicizia di S., accetto e noto un messaggio in bacheca. Grazie per l’amicizia. Se ti va uno di questi giorni potremmo prendere un caffè insieme all’uscita da lavoro. che ne pensi? Senza impegno. Ciao e buona serata!
Bingo! E come tutti i coglioni soddisfatti mi guardo allo specchietto retrovisore sorridendo a trentadue denti. Le risponderò più tardi, penso. Vasco mi culla fino a casa.


Salvo  Barbaro


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