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venerdì 15 aprile 2016

"IL VELENO È DONNA" DI NOA BONETTI

"Il veleno è donna", scritto da Noa Bonetti ed edito da Iris 4 Edizioni, è un libro appartenente alla collana Intelligentia.


Considerazioni
Noa Bonetti, giornalista pliripremiata e scrittrice affermata, analizza, come già ha fatto in altre sue riuscitissime opere, le figure femminili, avvalendosi di un modo nuovo e curioso che solo un'autrice appassionata come lei poteva escogitare; si sofferma, cioè, sul ruolo che il veleno ha avuto nella storia come elemento utilizzato dalle donne.
Numerose le figure analizzate e altrettanto acuta l'analisi dei vari casi proposti. 
"Il veleno è donna" risulta essere un interessantissimo elenco di donne e veleni che non può non coinvolgere il lettore e avvincerlo pagina dopo pagina.
Un valido ed originale modo per conoscere diversi aspetti di un universo femminile vario e finora mai sufficientemente svelato, se non grazie all'opera di Noa Bonetti.

Descrizione
Raccontare il femminile attraverso il veleno, ecco un modo diverso di parlare di donne. Passando dall'aceto dei pidocchi alla stricnina, dalla bella donna alla cicuta, dallo stramonio al ricino, ingenue fanciulle e perverse vecchiette, vedove gentili ed innocenti ragazze in cerca di marito, seminano morte e terrore nei secoli. Si va infatti dal Seicento ai giorni nostri. E ancora, cibi prelibati e amori clandestini, eredità e sogni, miseria e ricchezza sfrenata, sete pregiate e pulciose gonne, per seguire il destino di rivolta e di abbandono della femmina. Sempre in punta di piedi e di penna, con ritmo secco e serrato.
"Il veleno è donna, ventotto esperte della pozione" di Noa Bonetti, attraverso la vita di ventotto assassine racconta l'evoluzione dei costumi femminili dal Milleseicento a oggi. È un modo diverso di parlare di donne e della loro collocazione nella società. Ogni storia è uno spaccato dell'epoca. Si va infatti dalla Bonanno e il fine Settecento siciliano a Marie Davailland Besnard degli inizi del Novecento in Francia. Si passa da Vera Renczi, che a Bucarest conserva in cantina ben trentacinque bare, alla belga suor Godfrida che negli anni Settanta nella cittadina fiamminga di Wetteren uccide dei vecchi ricoverati in cronicario per denaro. Si va insomma dall'Inghilterra alla Svezia, dall'Italia all'America. Una serie di morti che attraversa vari secoli. Ma va anche detto che i veleni sembrano quasi un pretesto in mano all'autrice, Noa Bonetti, per raccontare storie al femminile sempre con ritmo secco e serrato e in punta di penna. Senza mai dare giudizi ma limitandosi a narrare storie offrendo al lettore dettagli che potrà usare come meglio crede.



Autrice: Noa Bonetti è milanese ma vive a Roma. A Londra ha lavorato per il Commonwealth, poi alle Ricerche Atomiche Nucleari di Frascati, infine è passata al giornalismo. Oltre a regie teatrali ha realizzato servizi per le tre reti RAI-TV (rubriche: Ore Tredici, Ore Venti, Giovani e Lavoro, Scampoli di Ricordi, etc.). E' stata collaboratrice di vari quotidiani e rotocalchi: Il Messaggero, La Repubblica, Oggi, etc. Ha ricevuto diversi premi: nel 1980 con Donne al Governo ha vinto il "Premio Internazionale Città di Anghiari" per un Libro Politico-Storico; nel 1988 il "Fotogramma d’Oro" del Premio Cronaca ‘87 per il Giornalismo nelle Immagini, etc.

Libri pubblicati: Volti Pettegoli (1985), Veleno al Femminile (1986), Spuntino di Mezzanotte (1989), Angeli in Polvere (1990), Un’Amica di Nome Moana (1995), Nell’Arca di Noa (2006), Giù la Maschera (2007), Il Veleno è donna (2005), Io, donna Kamikaze (2005), Io, Fidel (2014).

©DeniseInguanta






Noa Bonetti
"Il veleno è donna"
Iris 4 Edizioni
144 pp., 14,50 euro

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