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mercoledì 6 gennaio 2016

EPIFANIA E TRADIZIONI TIPICHE, L'ERODIADE A SANT’ANGELO MUXARO

E’ giunta ormai alla 58esima edizione la tradizionale “Sagra della ricotta” di Sant’Angelo Muxaro (Ag) che coincide con i festeggiamenti dell’Epifania.

Il 6 gennaio di ogni anno, infatti, si può assistere alla “Vastasata di Nardu e Riberiu”, rappresentazione pastorale, all'Erodiade, tipica dell’Epifania, e alla “Sagra della ricotta”.
La  manifestazione registra ogni anno numerose visite non solo da parte dei santangelesi ma anche da parte degli amanti delle tradizioni tipiche siciliane.
In questo giorno rivive il mondo della pastorizia e dei lavori umili, cioè eseguiti a mano dai pastori e dai contadini, ancora molto presenti sul territorio.
Sant'Angelo Muxaro (Ag)

Alle ore 7,00 è previsto l’arrivo dei pastori e delle loro greggi che girano per le strade del paese; alle 10,30 si apre ufficialmente la Sagra con la preparazione della ricotta in piazza Umberto I proprio come si faceva una volta: su tre grossi blocchi di pietra viene appoggiata una grande pentola che bolle sopra della legna accesa sotto l’occhio vigile del pastore che mescola ininterrottamente e quando la ricotta è pronta i visitatori possono avvicinarsi per assaggiarla.

Alle 11,00 sarà possibile assistere alla tradizionale sfilata dei cavalli che fanno il loro ingresso in paese. Una seconda sfilata è prevista nel pomeriggio per le 15,30. Per la gente del posto avere un cavallo da addobbare a festa e cavalcare in questo giorno è qualcosa di cui andare fieri tutto l’anno in attesa della manifestazione successiva.

Alle 12,00 sarà possibile partecipare alla passeggiata naturalistica archeologica con visita alla Tomba del Principe e necropoli, con appuntamento davanti al Museo Archeologico “Musam”.

La rappresentazione pastorale denominata “A vastasata di Nardu e Riberiu” avrà inizio alle 16,00, quando giungono, secondo la tradizione, in paese due pastori in costume tradizionale che portando in giro il loro asino e il loro gregge, danno vita ad una farsa comica: un susseguirsi di scenette grottesche sotto gli occhi infastiditi del loro padrone, ”u camperi”. Successivamente i due pastori, finiti i mestieri della giornata, provano ad andare a letto, ma sono svegliati dall'angelo del Signore che annuncia loro che è nato il Bambino Gesù in una povera capanna, simulata su un palchetto in un angolo della piazza, dove numerose bambine, le Verginelle”, vestite in candide vesti recitano lodi al Signore.

Seguirà la rappresentazione dell'Erodiade e la visita dei Magi alla capanna, prevista per le 17,30, con il Tiranno Erode che vorrebbe uccidere il Bambino Gesù e con i Re Magi che dall'Oriente vengono in cerca del Messia seguendo la stella cometa. La rappresentazione termina con la folla che accompagna il Bambino Gesù in Chiesa. 

La manifestazione si concluderà in serata con l’assaggio di prodotti tipici e con spettacoli musicali. 
©DeniseInguanta
Articolo presente anche in 
Giornale di Sicilia





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