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venerdì 20 novembre 2015

"MELA AMARA", IL ROMANZO-VERITÀ DI URSULA VANIGLIA ORELLI

Considerazioni: "Mela amara" è il romanzo-verità scritto da Ursula Vaniglia Orelli ed edito da Iris 4 Edizioni.
L'autrice, fondatrice di un'associazione per la cura dei disturbi alimentari, mostra nelle sue pagine una sensibilità spiccata verso l'anoressia. Ma il suo racconto non si sviluppa secondo la retorica tradizionale tipica di chi affronta questo problema, ma va ben oltre parlando dell'argomento in modo mai banale attraverso una lucida quanto coinvolgente analisi che spinge il lettore verso un'attenta sensibilizzazione nei confronti di chi, suo malgrado, è vittima di questa moderna quanto diffusa malattia.
La "mela amara" è l'unico cibo che mangia chi piano piano decide di abbandonare la vita, di lasciarsi morire partendo dalla rinuncia all'elemento vitale più importante. Così insorge una patologia troppo spesso sottovalutata e non adeguatamente monitorata dalla società moderna.
"Mela amara" vuol essere un grido di aiuto in difesa di chi soffre e dimostra il suo dolore privandosi del cibo; vuol essere la pacata denuncia di un modo errato di concepire l'anoressia e gli altri disturbi alimentari, troppo spesso, a torto, visti come una moda da seguire per chi vive nell'abbagliante società moderna. Ma l'anoressia e la bulimia non sorgono perché si vuole diventare magri a tutti i costi per esibirsi, bensì nascono da problemi reconditi legati a una sofferenza interiore che si manifesta nel non volere più esistere, nel volere lasciarsi morire e nel cercare, forse, in qualche modo di lanciare un grido d'aiuto ben visibile in un corpo martoriato dall'inedia.
Il romanzo di Ursula Vaniglia Orelli ha già riscosso notevole interesse nell'opinione pubblica ed è destinato a far parlare ancora di sé per l'importante valore sociale che riveste.



Presentazione della casa editrice: Un bicchiere di latte parzialmente scremato e mezza mela al giorno. Centoventicinque calorie. Ecco la dieta giornaliera di Chiara, giovane donna affetta da anoressia nervosa. Tema spinoso, attuale, effetto e simbolo della società ossessionata dall'apparenza. Il romanzo-verità presentato da Ursula Vaniglia Orelli non gioca però col sensazionalismo, tanto meno è alla ricerca del facile effetto pietistico, ma s’insinua sottopelle, dalla bocca ai nervi, dalla pancia all'anima, per scovare la verità, il senso recondito del male mentale più contiguo al nichilismo, la volontà del nulla. "Mela amara" racconta infatti sviluppo e conseguenze del disturbo alimentare, insegue le cause più profonde rievocando spettri e traumi pregressi per risolvere l’angoscia alla radice. Psicologia, indagine sociale e riflessione esistenziale che s’intrecciano in un commovente cammino terapeutico tramite il quale la protagonista ricostruisce la storia della propria vita. Affetti negati, delusioni, tradimenti, violenza sessuale e losche vicende di corruzione ambientate nell'Africa martoriata dagli eserciti della morte e dai mercanti di diamanti insanguinati. Dietro la buccia splendente ecco il succo amaro della vita.



Incipit
"Giovedì prossimo abbiamo appuntamento col professor Aselli", precisò mamma rientrata a casa.
La voce curvò su note inquiete, deboli, quasi insicure, come accadeva ogni volta che era preoccupata. La sentii picchiettare i tacchi sino in cucina, appoggiare rumorosamente borsa e busta della spesa sul tavolo.


Quarta di copertina: Ecco il romanzo-verità di Ursula Vaniglia Orelli indagare negli abissi più cupi del vuoto, raccontare disagi e follie di un’autopunizione travestita da narcisismo, nevrosi, paura. Un viaggio struggente tra turbamenti, violenze, psicofarmaci, spettri, segreti e tradimenti. Dalla Roma decadente della tarda Prima Repubblica all'Angola dilaniata da guerre civili e diamanti insanguinati. Dagli eccessi della Milano da bere alla morigerata vita da reparto in ospedale. Amore deviato intrecciato alla cronistoria di una terapia salvifica. Senza appetito è il significato letterale del disturbo esistenziale, sociale e alimentare detto anoressia. Astinenzavolontaria da cibo, calorie, sentimenti, ricordi, coscienza. È forse il nulla il fine ultimo di tale ascesi fisica e morale? Peccato e redenzione, hybris e catarsi, nel seme di un frutto rosso come la passione dal sapore amaro come fiele.


Autrice: Ursula Vaniglia Orelli nasce a Roma ma vive a Cerveteri. Da sempre attiva nel sociale e nella lotta contro le discriminazioni, con Mario Mazzetti e Vito Salvemini è socio fondatore della PRADAP, associazione no profit per studio e cura dei disturbi alimentari psicogeni. È al suo esordio editoriale.
©DeniseInguanta



Ursula Vaniglia Orelli
"Mela amara"
prefazione di Noa Bonetti
Iris 4 Edizioni
128 pp., 15,50 euro

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