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martedì 8 settembre 2015

"VAL DI KAM", L'ESPERIENZA DEL TURISMO RELAZIONALE IN SICILIA

"Val di Kam è un concetto nuovo di far accoglienza, appunto accoglienza e non turismo: viaggiatori e non turisti."
Queste parole, che possiamo leggere sul sito di "Val di Kam", sono il chiaro segnale che siamo in presenza di un'esperienza innovativa per ciò che riguarda l'affluenza di visitatori sul territorio che comprende Sant'Angelo Muxaro (AG) e numerosi altri territori vicini.
"Val di Kam" è anche e soprattutto il primo albergo diffuso di Sicilia, dove un intero paese si presta a condurre alla scoperta di sapori tipici e bellezze naturali ospiti provenienti dai luoghi più diversi. 
Pierfilippo Spoto
L'idea di sviluppare questa nuova forma di turismo, definita come "relazionale", è nata nel 2002 dalla passione per la storia, l'archeologia e la natura di Pierfilippo Spoto, responsabile del progetto "Val di Kam", che, in sinergia con altri operatori del settore insieme alla gente comune, ha dato vita a questa importante esperienza.
Sant'Angelo Muxaro (AG)
"Ospitiamo circa 2000 persone all'anno, che solitamente dormono ad Agrigento ma che fanno escursioni anche a Sant'Angelo. Si tratta di turisti in gran parte tedeschi, olandesi, spagnoli e americani. Con il tempo per supportare questa iniziativa sono nati agriturismi e alberghi diffusi sul territorio. Quello che bisogna far capire è che Agrigento non è soltanto la Valle dei Templi ma ci sono anche altri luoghi tipici e suggestivi da esplorare e noi stiamo lavorando per diffondere sempre di più questa nuova forma di turismo." - spiega Spoto.
Così tutta la comunità santangelese viene coinvolta perché i turisti o "viaggiatori" sono catapultati in luoghi dove il tempo sembra essersi fermato e dopo l'escursione tra le bellezze naturali e i luoghi di grandissima importanza archeologica vengono ospitati dalla gente del posto mangiando, seduti a tavolate apparecchiate lungo le viuzze del paese, cibi sani come ricotta, pani cunsatu, biscotti di mandorle e cannoli. 
L'esperienza di turismo relazionale prosegue visitando un presepe artigianale che permane per gran parte dell'anno in uno dei quartieri più antichi o facendo trekking con i pastori lungo i sentieri impervi dove storia e mitologia si incontrano.
Questa forma di organizzazione turistica ha coinvolto circa trentadue comuni, dove sindaci e operatori culturali collaborano per la rinascita dei loro territori. 
Da qui è nato anche il progetto "Sicania outdoor" che ha lo scopo di portare sempre più visitatori in luoghi che sono sconosciuti al turismo di massa. A questo proposito sono state organizzate escursioni da Punta Bianca fino al Castello di Palma di Montechiaro, che offrono la possibilità di vedere panorami mozzafiato.
Pierfilippo Spoto è stato invitato all'Expo di Milano come relatore per raccontare la sua esperienza di guida relazionale nei Monti Sicani e nell'agrigentino al workshop "Le proposte dei borghi più belli d'Italia e dei borghi rurali ai tour operators internazionali", organizzato dall'Assessorato Regionale al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Sicilia.
"Ci sono i margini per vivere di turismo, bisogna però che ciascuno faccia la propria parte impegnandosi per diffondere la conoscenza del territorio e i valori dell'accoglienza e dell'ospitalità" sottolinea Pierfilippo Spoto. 
In effetti il turismo relazionale, sviluppato grazie a "Val di Kam", ne è la più palese dimostrazione.
©DeniseInguanta  







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